Sanremo 2023: nella serata delle cover Giorgia insieme ad Elisa incantano con la loro perfezione, ma vince Marco Mengoni.

Sanremo 2023

Amadeus insieme ad un Gianni Morandi in tenuta ginnica da corsa apre la quarta serata di Sanremo 2023 che sarà quella dedicata alle cover.

Ognuno dei 28 artisti riproporrà un brano uscito tra il 1960 e il 2009, accompagnato da almeno un ospite, per una gara nella gara. Infatti il punteggio di questa classifica concorrerà comunque anche sulla classifica in gara di Sanremo 2023, ma ci sarà lo stesso un vincitore assoluto di questa serata.

Sulla carta la vittoria potrebbe andare nelle mani di Giorgia ed Elisa o Ultimo ed Eros Ramazzotti, che faranno sicuramente emozionare tutti con i cavalli di battaglia più importanti degli artisti, e che potrebbe essere una sorta di premio consolatorio dato che la vittoria generale è ormai scontata nelle mani di Marco Mengoni.

La prima ad esibirsi è Ariete insieme a Sangiovanni, già visto ieri, vestiti uguali in total black e cravattino fucsia. Franco, perdonali perché non sanno quello che fanno; vestiti come i due ladri di Mamma ho perso l’aereo e cravattino fucsia avessero preso una nota. Voto: 4/5.

Will e Michele Zarrillo cantano “Cinque giorni”, grande successo di Michele, e sembrano figlio e papà in un mash up di The Voice Senior e Kids. Voto: 6–. Se avessero svisato un attimo meno, sarebbe stato meglio. Elodie insieme a Big Mama portano il primo show della serata, con una performance rock, aggressive e potente. In più i punti Piero Pelù per aver rubato la borsetta al Fantasanremo fanno di Elodie la più ‘bastarda’ di tutte. Voto 8.
Peppino Di Capri
Peppino Di Capri ha ricevuto il premio alla carriera, cantando “Champagne”.
Arriva poi, rimandato di un giorno, il premio alla carriera a Peppino Di Capri che al pianoforte festeggia i suoi 70 anni di carriera e 83 anni di vita con “Champagne”, ringraziando “questo premio che aspettavo da tempo, meglio tardi che mai”. Poi è il momento di Chiara Francini, la quarta co-conduttrice di Sanremo 2023 che parte dalla platea volendo salire le scale dell’Ariston e non scendendole.

“La notte vola” versione 2.0 è essenziale, quasi rarefatta con una Lorella Cuccarini in super spolvero. Bravo e umile Olly, educatissima e professionale Lorella hanno protato sul palco una performance assolutamente funzionale, anche se forse mi aspettavo qualcosa in più. Voto 7. Eros Ramazzotti prova a boicottare dall’interno Ultimo, dimenticandosi il testo della sue canzoni, in un medley dei grandi successi del ‘ragazzo di oggi’. La sintonia tra i due c’è e Ultimo mi sembrava per la prima volta felice. Voto 7/8.

L’inizio è partito un po’ in sordina, ma poi “La fine” nella versione di Lazza è migliorata e nel ritornello con Emma arriva al suo punto più alto. Bravo Lazza perfettamente intonato e grande pianista. Voto 7. Tananai porta “Vorrei cantare come Biagio”, di Simone Cristicchi, con Biagio Antonacci e Don Joe, un metaverso incredibile che però sottolinea ancora una volta la piacevole trasformazione di Tananai che in questo Festival di Sanremo non ha sbagliato una scelta. Voto 8-
Gianluca Grignani
Gianluca Grignani e Arisa duettano su “Destinazione paradiso” sforando anche sul timing e coinvolgendo tutta la platea.
Shari canta la prima parte del duetto su Zucchero su frequenze aliene per poi lasciare praticamente tutto “Diavolo in me” a Salmo e rimanendo solo per qualche gorgheggio. Una cover senza anima, con questo finto blues iniziale realizzato non alla perfezione. Voto: 6. Un’infinita versione di “Destinazione paradiso” Gianluca Grignani, accompagnato da Arisa, si esibisce per oltre 4.00 minuti, in un loop continuo, che coinvolge pubblico in sala, Stefano Coletta, Beppe Vesssichio improvvisamente direttore d’orchestra, il gatto che passava di là, in una caciara interminabile che chiede pietà anche. Voto: 5/6
Grazie a questo sforo che ci fa ritardare di almeno quindi minuti, dopo la pubblicità è già il momento del Suzuki Stage con La Rappresentante di Lista in una performance per metà in playback con “Diva” in versione “Barbie Girl” e in metà live con il successo “Ciao ciao”. Si ritorna all’Ariston con Leo Gassmann ed Edoardo Bennato in un medley dell’ospite del figlio di Alessandro Gassmann, molto semplice e basico, che gioca sicuramente con i successi del cantautore ma che non rimane memorabile. Voto: 6+.
Finalmente con questo medley vediamo gli Articolo 31 e non quella strana robetta portata in gara; la festa anni ’90, punk-pop che tocca i sentimenti di tutti noi 30enni/40enni è servita e il contributo di Fedez funziona. Voto: 8,5. Giorgia ed Elisa, insuperabili, impeccabili, perfette. Che je devi dì? Se non Voto: 10Paraculissimi invece Colapesce Dimartino, che con un’affascinantissima Carla Bruni, regalano una versione in stile ’80 di “Azzurro” davvero bella. Voto: 8/9
Colapesce Dimartino
L’ex première dame Carla Bruni duetta con Colapesce e Dimartino con la cover del brano di Adriano Celentano “Azzurro”
Anche se aspettavo la versione di “Sanremo Sanremo”, più che “Anima mia” originale, Cugini di Campagna e Paolo Vallesi viaggiano bene insieme ma senza guizzi. Voto: 6Tutto molto bello e senza sbavature, ma non il migliore duetto (anche sulla carta risultava qualcosa di già visto). Ma tanto Marco Mengoni deve andare a vincere domani, oggi può lasciare un po’ di spazio agli altri. Voto: 7.

gIANMARIA duetta con Manuel Agnelli in “Quello che non c’è”, che pare una puntata di X Factor, più che un’interpretazione personale del brano, che poi con quasi mezz’ora di ritardo sulla scaletta è pura crudeltà. Voto: 5“Qualcosa di grande” in versione emo pop, post 2010, di Mr. Rain non mi dispiace; anche se poi arrivati alla seconda strofa, non ha avuto più un’evoluzione. Voto: 7,5. Anche quest’anno, come nel 2021, Madame organizza una performance impeccabile per la serata delle cover per scelta musicale e messa in scena. Voto: 9.

I Coma_Cose con i Baustelle ricreano la formazione completa dei Ricchi e Poveri, divertenti, ironici e colorati, (tranne i Baustelle, ci mancherebbe!). Il brio e l’allegria del brano sono stati confermati, per una performance bella e godibile. Voto: 7Rosa Chemical non ha capito che fare l’Achille Lauro da discount non lo porterà molto lontano, ma meno male che si affianca a Rose Villain (che all’inizio, con l’annuncio dei Big, ero sicuro sarebbe stata lei a partecipare) che sa cantare, ma questa versione punkrock di “America” si trasforma in un insieme di caciara senza alcuna distinzione. Voto: 5.
Chiara Francini
Chiara Francini è stata la co-conduttrice della serata delle cover di Sanremo 2023
Chi mi avrebbe detto che avrei dato un voto alto a due delle band che meno mi piacciono del panorama musicale? Eppure Modà e Le Vibrazioni hanno spaccato, merito forse anche del grande successo “Vieni da me” (e non “Vieni con me”, Ama… che st’anno mi stai diventando un po’ Alfonso Signorini). Voto: 7+
Su “Vivere” Levante si fa accompagnare da Renzo Rubino, che suona solo al pianoforte e lascia cantare tutto il brano di Vasco alla cantautrice siciliana. L’inizio è troppo fiacco, ma poi si riprende e apre anche con l’orchestra. Voto 6/7.
Anna Oxa non parla forse ormai più con nessuno, per citare “Il diavolo veste Prada” e quindi si fa accompagnare dal violoncellista Iljard Shaba per una nuova versione di “Un’emozione da poco” incredibilmente pazzesca vocalmente come al tempo. Voto 7. Sethu insieme ai BNKRR44 portano “Charlie fa il surf” e risvegliano un po’ la serata che inizia a farsi sentire per la lunghezza, regalando anche un omaggio sanremese ad Amadeus ed aumentando i suoi punti al Fantasanremo. Voto: 6,5. LDA si avventura portando “Oggi sono io” dello straordinario Alex Britti e il confronto con l’autore del brano è un po’ una decisione kamikazee, ma nella strofa riscritta per l’occasione Luca recupera terreno. Voto: 6++.
La cover più interessante di questa sera è Mara Sattei con Noemi e questa versione bomba de “L’amour toujours”. Change my mind? Forza, energia e grinta da vendere per due romane d’hoc. Voto: 9. Anche Paola & Chiara con il loro medley di grandissimi successi trasformano l’Ariston in una pista da ballo incredibile, anche se a Chiara de rifà tutta sta roba, proprio non va. Voto: 9,5. E chiudiamo con i Colla Zio e Ditonellapiaga che omaggiano Daniele Silvestri con “Salirò” in una performance costruita anche qui come una grande festa. Peccato tutto sia stato relegato a così tarda serata. Voto: 8/9.
La Top 5 della serata delle cover di #Sanremo2023:
5. Mr. Rain & Fasma “Qualcosa di grande”
4. Giorgia & Elisa “Luce” / “Di sole e d’azzurro”
3. Lazza & Emma “La fine”
2. Ultimo & Eros Ramazzotti “Medley”
1. Marco Mengoni & Kindom Choir “Let it be”
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Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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