Addio a Maurizio Costanzo: il grande giornalista e presentatore televisivo ci lascia a 84 anni.

Maurizio Costanzo

Nel giorno del 20° anniversario della scomparsa di Alberto Sordi, il grande Maurizio Costanzo, giornalista e conduttore televisivo, è morto all’età di 84 anni.

Una notizia ferale ed improvvisa, che arriva nella giornata anche dell’anniversario del primo anno di guerra tra la Russia e l’Ucraina, che segna la fine di un’epoca. Maurizio Costanzo, sposato in quarte nozze dal 1995 con Maria De Filippi, è stato giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore.

La carriera di Maurizio Costanzo è sicuramente legata al suo show numero uno, il “Maurizio Costanzo Show”, in onda dal 1982 dal Teatro Parioli, che lo ha reso iconico, con oltre 4.400 puntate e più di 12.000 ospiti intervenuti durante le dirette, che proprio nelle ultime due edizioni, l’ultima delle quali registrata proprio a fine ottobre dello scorso anno. Tanti sono gli artisti e personaggi pubblici scoperti da Maurizio Costanzo da Vittorio Sgarbi a Fiorello, da Ricky Memphis a Giorgio Tirabassi a Paola Barale.

Ma tra i suoi programmi più importanti ci sono anche “Bontà loro”, il primo talk show in onda su Rai1 nel 1976 e le domeniche pomeriggio di Canale 5, degli ultimi anni ’90 e primi anni 2000, ovvero l’immancabile “Buona domenica”.

Ma Maurizio Costanzo non è stato solo un giornalista e conduttore televisivo, ma anche autore di brani pop indimenticabili e storici come la straordinaria “Se telefonando” interpretata da Mina e riportata in auge nuovamente con la cover cantata da Nek durante il Festival di Sanremo 2015, e sceneggiatore del film “Una giornata particolare” di Ettore Scola nel 1977.

Giornalista senza filtri, Maurizio Costanzo ha saputo dare spazio ad una comunicazione diretta, semplice, a volte aspra e dura ma sicuramente sincera. Dal palco del Teatro Parioli bruciò, durante una serata dedicata alla lotta contro la mafia, una maglietta simbolo, con la scritta “Mafia made in Italy”, che poi lo portò a subire, nel maggio del 1993 un attentato da Cosa Nostra, proprio in una delle vie vicine al Teatro Parioli, al quale scampò miracolosamente insieme a quella che da lì a due anni sarebbe diventata sua moglie, Maria De Filippi.

Ha scritto anche numerosi libri, tra i quali “Chi mi credo di essere” (2004, in collab. con G. Dotto), “E che sarà mai?” (2006), “La strategia della tartaruga” (2009), “Sipario! 50 anni di teatro. Storia e testi” (2015), “Vi racconto l’Isis” (2016), fino all’ultimo “Smemorabilia. Catalogo sentimentale degli oggetti perduti” (2022).

Con la scomparsa di Maurizio Costanzo, scompare uno degli ultimi giornalisti e conduttori televisivi della vecchia generazione, che hanno creato e formato la televisione italiana. L’altro grande della televisione italiana Pippo Baudo, che proprio qualche giorno fa aveva fatto preoccupare per le sue condizioni di salute preoccupanti, poi rivelatesi non fondate, ha dichiarato Sono senza parole, è una notizia dolorosissima. È stato importantissimo. Ha inventato un nuovo modo di fare televisione, ha scoperto tanti personaggi, è stato un uomo tuttofare”.

E quindi per l’ultima volta Maurizio Costanzo, ora nuovamente insieme con il maestro Pregadio, potrà annunciare l’immancabile ‘sigla’, che però oggi suona, almeno qui da noi sulla terra come un ‘sipario!’.

 

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Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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