Lorenza: “Etilene” è l’ardente sentimento ambivalente provato nella mia nuova casa, Milano.

Una puntata densa di ospiti quella di lunedì 8 marzo della Hit Chart Top 20 che ha avuto tra i suoi ospiti la giovanissima Lorenza che ci ha presentato il suo nuovo singolo “Etilene”.

Lorenza ci ha raccontato del perché ha intitolato il suo ultimo brano “Etilene”, la sua nuova casa e i sentimenti provati arrivando a Milano, oltre a tutti i suoi sogni che spera nel futuro.

La cover ufficiale del nuovo singolo di Lorenza “Etilene”, dedicato alla sua nuova casa, Milano.

Ecco quello che Lorenza ci ha raccontato:

“Siamo in compagnia di Lorenza, per parlare del suo nuovo singolo “Etilene”, dedicato a Milano, la tua nuova casa. Come è nato questo brano e come mai l’hai chiamato proprio “Etilene”?”

Questo brano è nato quando ho deciso di trasferirmi a Milano, dopo il diploma, per inseguire e cercare di realizzare il mio sogno che è quello di vivere di musica. “Etilene” parla di Milano che è un po’ la metropoli italiana per antonomasia, dove tutto è frenetico, importante, imponente e ognuno vive la sua vita indipendentemente da ciò che gli accade intorno. “Etilene” è proprio come Milano che riesce ad accoglierti e a toglierti quella sensazione di disagio o di essere inappropriato, caratteristiche che persone come me che vengono da un piccolo paese hanno all’inizio.

Ti trovi in una grande città che ti accoglie indipendentemente dalla tua razza, provenienza, estrazione sociale e questo può essere sia una cosa stressante, pressante e che fa anche paura inizialmente, ma allo stesso tempo dà anche la voglia di fare, di realizzare i propri sogni e i propri obiettivi. Il brano è nato grazie al sentimento che ho provato appena sono arrivata, alla scelta di entrare da sola, senza paura, in questa bellissima realtà. L’etilene brucia il sentimento negativo e positivo che avevo in quel momento.    

“Per dieci anni hai studiato anche Hip-Hop e sei appassionata di musical. Quindi ti piacerebbe fare anche un musical? E in quale di quelli più famosi ti sarebbe piaciuto essere o interpretare un ruolo?”

Mi piacerebbe molto lavorare in un musical e uno dei miei preferiti, che tra l’altro ho visto parecchie volte dal vivo perché sono una grande appassionata, è “Notre Dame de Paris”. Un grande classico. 

“Hai studiato al liceo linguistico. Nel tuo album ci saranno quindi pure brani in lingua oltre che in italiano? Con quali artisti ti piacerebbe lavorare?”

In lingua ci sto pensando, soprattutto in inglese. Però non mi dispiacerebbe sinceramente anche lo spagnolo perché è una bellissima lingua. Io ho studiato inglese e spagnolo, non tedesco. Amo il mondo internazionale, r&b e soul in particolare e mi piacerebbe collaborare con artisti  come Sam Smith o Beyoncé. Per quanto riguardo in Italia io adoro follemente Mahmood

“Il palco dell’Ariston in realtà hai già avuto modo di calcarlo nella finale di Sanremo Junior. Che ricordi hai di quell’esperienza? Ti piacerebbe un giorno essere in gara al Festival? Cosa rappresenterebbe per te?”

Essere in gara a Sanremo è un po’ il mio sogno. Sanremo Junior è stato bellissimo: ero piccola, avevo sui 12 anni, ed è stata una bella esperienza sia a livello personale che a livello professionale, ma soprattutto bella a livello umano dove ho conosciuto tante persone belle, comprese anche culture diverse perché la finale dei bambini è internazionale e c’erano persone da tutto il mondo provenienti dall’America, Malta e tanti altri paesi. L’emozione è l’Ariston, “l’emozione della scalinata” come dico io. (sorride) 

“Ti vedresti invece come partecipante di un talent show musicale?”

Perché no? Mi piacerebbe in realtà. Non ci ho mai pensato seriamente, ma mi piacerebbe molto perché sarebbe sicuramente una bella esperienza.

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