EAKOS: “Luce e fango” è la fotografia di uno dei periodi storici che ci ricorderemo per sempre.

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EAKOS è stato uno dei protagonisti della puntata della Hit Chart Top 20 nella quale ci ha presentato il nuovo singolo “Luce e fango”.

Oltre a parlarci del brano, EAKOS ha raccontato di come sia nato il videoclip che accompagna il brano, le sue influenze musicali e di tutti i suoi prossimi progetti futuri.

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Ecco la cover ufficiale del brano “Luce e fango” di EAKOS

Ecco quello che ci ha raccontato EAKOS:

“Siamo in compagnia di EAKOS per parlare del suo nuovo singolo “Luce e fango”, uscito il 23 aprile su tutte le piattaforme digitali e rotazione radiofonica. Ti va di raccontarci come è nato il brano?”

“Luce e fango”, come tutti gli altri brani che spero usciranno presto, nasce l’anno scorso, nel 2020, durante un periodo storico che ci ricorderemo per sempre. Il brano è banalmente una fotografia di quel momento: l’ho scritto alla fine del primo periodo tosto che abbiamo vissuto tutti quanti all’inizio dell’estate. Un viaggio stralunatissimo che mi sono fatto dove parlo dei rapporti umani che vanno e vengono; questo è il fulcro centrale del pezzo. Non è veramente importante se un rapporto tra due individui finisce, ma la cosa più importante che cosa ci lascia questa cosa nella nostra storia, nella nostra vita poi successivamente. Questo è il significato più profondo e insito del brano.

“Del brano tu dici: “Luce e Fango” può sembrare un brano cupo, ma racchiude una nuova energia consapevole. Consapevole, in particolare, di ciò che abbiamo affrontato e del desiderio di andare oltre ogni difficoltà. Qual è la difficoltà più grande nella vita che hai dovuto affrontare?”

Credo che la difficoltà più grande che abbia avuto in generale sia stata quella di smettere di mentire a me stesso e dirmi una volta per tutte che quello che volevo fare nella mia vita era proprio la musica. A me piacerebbe tantissimo salire su un palco, performare i miei pezzi ed essere in contatto con un pubblico ipotetico che un giorno, spero, si possa creare. E’ sicuramente la cosa più difficile, ma anche la più bella da realizzare.  

“Il videoclip ufficiale del brano, diretto da Letizia Mazzoleni e ambientato nel quartiere Isola di Milano, ti vede come protagonista ed è girato in un’unica sequenza: ti segue nella lunga notte, mentre attraversi un ponte, metafora per la fase di passaggio. Tutto in bianco e nero che ha sempre il suo perché. Come è nata l’idea?”

All’inizio volevamo fare cose diverse: ce lo immaginavamo all’interno di una festa in cui me la vivevo un po’ male questa situazione di socialità. Poi sono arrivato al succo del discorso e del pezzo; al significato profondo che volevo dare, eliminando tutti i ghirigori di questa idea, scegliendo quella location dove ci puoi passeggiare solo per quattro minuti lentamente: era perfetta.

Ho voluto fare questo video perché mi piaceva l’idea di iniziare da un punto A, in cui sono veramente malinconico, e arrivare ad un punto B in cui trovo conforto negli amici di sempre. Idealmente abbiamo inserito una sorta di conversazione, raccontando queste sensazioni, come se il brano fosse proprio un flusso di coscienza. Idea semplice, ma anche quella più efficace.   

“Sei giovanissimo, classe 1995. Come nasce la passione per la musica e il tuo nome d’arte EAKOS? Quali sono state le tue influenze musicali, visto che non hai un genere preciso (elementi che arrivano dalla musica rap, R&B, funk, uk garage, electronic dance ed altro)?”

Il nome d’arte è un nome che mi sono un po’ inventato prendendo spunto da Eaco che era un semidio della mitologia greca; uno di quei personaggi non molto famosi. Esiste, è nei libri di storia, però è rimasto sempre un po’ dietro le quinte: è un figlio non legittimo di Zeus. La storia più assurda che ha questo personaggio che mi ha colpito tantissimo e che mi ha fatto scegliere poi questo nome d’arte, è che nella sua vita lui è sempre stato considerato un uomo profondamente giusto nel complesso, tant’è che quando è morto è stato affidato alle porte dell’Ade per giudicare le anime.

C’è una metafora presa alla larghissima ovviamente: nella mia vita mi piacerebbe riuscire ad essere quasi sempre una persona giusta, che fa delle cose giuste, anche se poi effettivamente non è possibile perché siamo degli esseri umani e sbagliamo. L’obiettivo è quello di tentare di perfezionarsi per arrivare a una consapevolezza di se stessi e del mondo totale e riuscire a dare dei consigli spassionati alle persone care. Le mie influenze artistiche sono varie: dance, rap, punk rock, di tutti i tipi.  

2Per il futuro, ahimè così incerto ancora, come lo stai affrontando a livello musicale? Stai già lavorando ad un album vero e proprio? Quanto dovremmo aspettare?”

C’è un progetto che è già pronto, sta aspettando solo il momento per uscire: un EP, un mini album di 5 pezzi. Iniziare così per poi sviluppare il resto in un album vero e proprio. Costruire un po’ in background e sperare di riuscire a fare qualche live successivamente. 

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

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