D’Art: “Sono consapevole che sarò giudicato e mi verrà detto di tutto, ma sono convinto e continuerò per la mia strada.”

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Nell’ultima puntata di ottobre, prima di una piccola pausa per il 1° Novembre, D’Art ci ha fatto conoscere il suo debutto musicale con il singolo “Stupenda”.

Oltre a raccontarci del singolo che lo ha lanciato nel panorama musicale, con D’Art abbiamo parlato anche della sua passione per la musica e delle sue influenze musicali, compresi i consigli di papà Raf.

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Ecco la cover del singolo di debutto di D’Art dal titolo “Stupenda”.

Ecco quello che ci ha raccontato D’Art:

“Siamo in compagnia di D’Art perché il 24 settembre è uscito il tuo primo singolo “Stupenda” dove racconti di una relazione tossica nella quale una delle due parti ‘gioca scorrettamente con i sentimenti’. Ci racconti meglio di cosa volevi parlare?”

Si, quella è la sintesi del pezzo. Parla di una relazione dove uno dei due partner non si comporta in modo corretto; la cosiddetta “ Toxic relationship”. Ho avuto questa idea di utilizzare questi due aggettivi completamente diversi: “Stupenda” e “rrenda” nel ritornello perché mi piaceva l’idea di descrivere la ragazza in questo modo. 

“Da cosa deriva il tuo nome d’arte? Come lo hai scelto? E visto che nel brano ci sono molte influenze anni ‘80 legate comunque ad un fraseggio rap, quali sono le tue influenze musicali? I tuoi artisti preferiti?”

In realtà io ascolto davvero tutto. Fa abbastanza ridere perché il genere che ascolto meno è il cantautorato italiano. Ascolto dall’americano, al vintage anni ‘70-’80 e ‘90; mi piacciono tantissimo i Nirvana, ma ascolto anche musica moderna e quindi ho cercato di fare un mix tra le due cose usando un sound che ricorda una sonorità anni ‘80. Son felicissimo di questo anche perché secondo me è venuto benissimo. Il mio nome d’arte è nato più o meno quando avevo tredici anni, quando i miei amici mi chiamavano così perché somigliavo a D’Artagnan. Ho deciso di tenerlo ma abbreviandolo perché suona meglio.  

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“Sarebbe bellissimo riuscire a fare delle canzoni che rimanessero per moltissimo tempo, diventando degli evergreen” ha raccontato D’Art

“Sei figlio d’arte, ed hai già collaborato con tuo padre, il grande Raf, per il brano “Samurai”. Credi che questo in Italia possa essere un problema o un valore aggiunto per la tua carriera? Che consigli ti ha dato tuo padre per la carriera musicale e cosa ‘ruberesti’ a lui?”

Da quando ho espresso un minimo di passione per la musica, papà è stato felicissimo sin da subito. Crescere in una casa piena di artisti sicuramente mi ha influenzato perché mio papà canta, mia mamma faceva la ballerina e mia sorella fa i dipinti. La mia passione per la musica credo sia a prescindere da mio padre. Da quando mi sono buttato in questo mondo, tutti mi hanno detto che verrò giudicato e che mi sarà detto di tutto. Io sono prontissimo e andrò avanti per la mia strada senza pensare ai giudizi degli altri. Sarebbe bellissimo riuscire a fare delle canzoni che durano così tanto nel tempo. 

“Qual è invece il tuo rapporto con i social essendo molto giovane? Pensi possano essere uno strumento importante per la tua musica o rischiano di diventare un problema?”

Ci sono sia i pro che i contro: è un modo buonissimo per promuovere la tua musica, anche per quelli che negli anni ‘80 e ‘90 non potevo farsi sentire da nessuno; grazie ai social possono farsi conoscere da tutto il mondo. Allo stesso tempo però non esiste più il vinile, non esistono più i dischi, si fa tutto in digitale… e questo mi dispiace molto anche perché mio padre mi dice spesso che era una delle cose più belle andare al negozio e comprare i vinili, cosa che io non ho potuto mai provare. 

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“Sanremo l’ho considerato, ma al momento non posso dire altro se non incrociare le dita.” ha svelato D’Art durante la nostra intervista

   

“Cosa stai preparando per il futuro? Album, live? Stai pensando anche a partecipare in futuro a Sanremo?”

Ho già altri brani pronti. “Stupenda” è solo la prima che abbiamo deciso di far uscire e che ci sembrava adatta. Verso inizio dicembre, sicuramente ci sarà nuova roba. Riguardo Sanremo l’ho considerato, ma è tutto da vedere. 

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