Liba: “‘Sola’ è il mio debutto musicale attraverso il mio alter ego, dove emerge il mio me diverso, quello un po’ più spacciato e spavaldo.”

Liba

Nostro ospite nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stato Liba che ci ha presentato il suo brano “Sola”.

Con Liba abbiamo parlato non solo del suo singolo d’esordio, ma anche di come nasce la sua passione per la musica, le sue influenze musicali e tutti i prossimi progetti.

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Ecco la cover ufficiale di debutto di Liba dal titolo “Sola”

Ecco quello che ci ha raccontato Liba durante l’intervista:

“Siamo in compagnia di Liba per parlare di “Sola”, il tuo debutto musicale uscito il 7 marzo. Pur essendo molto timido in questo brano racconti la forza di conquistare una ragazza che ti piace. Com’è nato questo brano?”

Tendenzialmente i miei brani nascono in doccia: è proprio una costante di tutti i miei brani. In questo caso qui ero con il microfono mentre sentivo un po’ di beat e appena ho sentito “quello” che poi è diventato definitivo, la prima frase che ho detto è stata: “Non ti lascio sola”. Intorno poi al take del ritornello, ho costruito tutta la canzone e così è nata “Sola”. Praticamente è un film mentale che mi sono fatto in cui approccio questa ragazza francese e mi vedo un po’ spacciato e spavaldo, quello che in realtà non sono nella vita reale. Sono molto timido e con le ragazze non ci so fare. 

“Ritmo funk pop per questo brano, un po’ retrò forse, grazie anche alle influenze musicali di tuo papà libanese e mamma palestinese. Quali sono gli artisti di riferimento che hanno segnato la tua carriera? E quali sono le differenze musicali tra le varie culture secondo te?”

Mio padre mi ha più influenzato sulla musica araba mentre mia madre ascoltava tanta musica americana R&B e anni ’90. Essendo degli anni ’80, una volta arrivata in Italia nel 2000, aveva 20 anni le canzoni che ascoltavano erano quelle delle Spice Girls, Justin Timberlake e anche canzoni italiane come quelle di Luca Dirisio, Giorgia ed Elisa.

Io, personalmente, sono una spugna e vado a periodi. Magari in un periodo ascolto un po’ più funk dance, in un altro un po’ più rock; influenza molto il periodo in cui sto facendo musica. Quelli che ritengo siano gli artisti per eccellenza e che ogni tanto torno ad ascoltare sono Rihanna, Justin Timberlake, Bruno Mars. Piano piano spero di arrivare a un livello come quello di Bruno Mars che per me è come Dio sceso in terra. 

“Da cosa deriva il tuo nome d’arte e come l’hai scelto per la tua carriera?”

Io ho sempre fatto fatica con i nomi. Sono passati anche due mesi per capire che nomi mi volessi dare. Il mio primo nome è stato Libanese perché prima facevo solamente il produttore. Il giorno dopo la scelta del mio nome doveva uscire una canzone prodotta da me ed ho scelto quello. Quando ho deciso di iniziare a cantare, Libanese non mi convinceva più molto, quindi ho deciso di tagliarlo in Liba, con il fine di poter essere anche qualcosa di internazionale. Un nome sempre attaccato alle mie radici, ma un po’ più fresco. 

“Sei giovanissimo ed ormai la musica viaggia anche per i canali dei social. Per una persona timida, come ti descrivi, quanto è difficile confrontarsi anche con questo aspetto?”

Ho un rapporto di amore e odio perché riconosco che sono una vetrina, soprattutto di qualsiasi persona che abbia a che fare con il pubblico. Essendo io timido, non mi trovo molto a mio agio. Ho iniziato da poco ad usare Tik Tok ed è la piattaforma su quale c’è più engagement da parte del pubblico. Sono solo due mesi che pubblico tutti i giorni e sono già a 5000 followers quindi è una piattaforma dove si può crescere molto velocemente.

Ovviamente devi trovare la giusta chiave; piano piano, però, ci si fa un po’ l’abitudine.  Mi sto allenando a parlare davanti alle telecamere. Tendenzialmente resto nella mia zona di confort, pubblicando video dove canto, però sto iniziando anche a parlare..

“Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai preparando dei live ed un album vero e proprio?”

Sto lavorando a delle prossime canzoni. Già quattro sono pronte e conto di farle uscire singolarmente, quindi ogni mese e mezzo più o meno. Intanto mi sto allenando anche sui live: ho fatto il mio primo live due settimane fa davanti a 2000 persone. Era la prima volta che cantavo in pubblico ed è andata bene. E’ stata una bella botta di adrenalina. Non è ancora sicuro, ma ci potrebbero essere prossimi live con dei numeri abbastanza elevati nelle prossime settimane. 

 

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