Abbiamo intervistato i Coma_Cose in gara a Sanremo 2021 con il loro brano “Fiamme negli occhi”, qui di seguito la video intervista completa a Fausto e Francesca.
I Coma_Cose hanno portato la loro tenerezza nel loro brano “Fiamme negli occhi”, che esprime tutto il loro amore e la loro forza artistica.
Ecco quello che ci hanno raccontato i Coma_Cose prima della loro performance nella prima serata:
Sanremo 2021 siamo in compagnia dei Coma_Cose! Benvenuti ragazzi!
Ciao ragazzi, grazie mille
“Questo è il vostro primo Sanremo, il debutto sul palco dell’Ariston per voi in un anno così particolare, così difficile, anche proprio per il Festival. Per voi cosa rappresenta appunto il Festival di Sanremo?”
Fausto: Vuoi rispondere tu alla prima e io rispondo alla seconda?
Francesca: E’ ovviamente un sogno che si avvera essere qua. Da bambini guardavamo il festival a casa con i nostri genitori quindi è un ricordo d’infanzia. Se vuoi fare il cantante comunque pensi ‘un giorno vorrei andare anche io su quel palco a cantare’ quindi è un’emozione fortissima e siamo davvero davvero contenti di essere qua. La situazione è un p0′ strana perché comunque ci sembra di essere in vacanza per ora, perché noi siamo arrivati, siamo entrati in hotel con questa bella vista sul mare…
Fausto: meglio di così
Francesca: pranzi e colazioni in camera, relax e quindi stasera appena comincerà ci renderemo conto del fatto ‘Oddio manca poco! Oddio oddio!’ sarà un crescendo di ansia da prestazione però siamo pronti e siamo qui per questo per vivere una sana emozione forte.
“E quale è stata la vostra prima reazione quando Amadeus vi ha detto “Si, ci siete”?”
Fausto: Allora praticamente da Amadeus mi arriva un messaggio. Io stavo andando in studio, e mi arriva la telefonata di uno sconosciuto e io non rispondo ovviamente perché pensi ‘magari è per Sanremo?’ poi dici ‘ah chissà invece no i call center’. Poi mi arriva un messaggio dallo stesso numero, ‘Ciao sono Amadeus, mi puoi richiamare?’ A quel punto, io insomma ho detto però stavo guidando e non potevo; sono arrivato a destinazione l’ho chiamato e non mi rispondeva e quindi ci siamo rimbalzati per tipo tre, quattro ore e alla fine siamo riusciti a sentirci e quando ci ha detto sì, ho sentito subito Francesca ed eravamo felicissimi.
Francesca: Si, lui (Fausto ndr) di base credeva che ti dicesse che non eravamo stati presi, non è che pensava a ‘quanto è bello siamo a Sanremo’
Fausto: Sia mai essere ottimisti! No, è che ho detto guarda che carino Amadeus che ci chiama per dirci che non siamo nella rosa e invece no eravamo dentro!
“Allora diciamo una grandissima telefonata, una grandissima sorpresa e telefonata. Il brano che portate a Sanremo si chiama “Fiamme negli occhi” ma come nasce questo brano. L’avete definito ideale per un viaggio in macchina: nel momento in cui si potrà finalmente tornare a viaggiare liberamente quale sarà la vostra prossima meta?”
Francesca: Guarda ne parlavamo giusto stamattina e vorremmo andare in Russia. Fare un tour in Russia. Ci piacerebbe visitare Minsk, Mosca… Dobbiamo ancora capire come, se fare un viaggio in macchina che comunque ha sempre il suo fascino perché ti fermi dove vuoi, guardi il panorama con calma dal finestrino, oppure magari non lo so andare in aereo che è più semplice
Fausto: si, avremmo questo sogno nel cassetto di visitare la Russia perché deve essere bellissima e tra l’altro è gigante. Uno pensa a Mosca e al Cremlino ma c’è un sacco di roba
Francesca: arriva fino all’Alaska
Fausto: Tra l’altro confina quasi con l’America, con l’Alaska, noi non lo sapevamo, ma senza fare geografia, lì c’è una grande tradizione sanremese. Cioè se lì dici sono italiano, ah Celentano, Albano, Cutugno… sarebbe bello andare là e dire ‘ciao noi abbiamo fatto Sanremo quest’anno’ e vedere l’effetto che fa. Probabilmente diranno ‘ma voi chi siete?’ o invece magari ‘voi siete le rockstar!’; è una scommessa che ci piacerebbe provare e vedere cosa succede
Francesca: è un esperimento
“Assolutamente, ve lo auguriamo e speriamo tutti di poter tornare a viaggiare. A proposito di cover, di grandi brani classici della tradizione della musica italiana voi nella serata appunto delle cover portate “Il mio canto libero” di Lucio Battisti. Volevamo chiedervi come mai avete scelto questo brano e cosa rappresenta per voi.”
Francesca: Abbiamo scelto Battisti perché comunque ci ha accompagnato lungo il nostro percorso musicale. Il primo EP che abbiamo fatto uscire contiene un brano omaggio a Battisti che si chiama Anima lattina e quindi ci sembrava bello chiudere un cerchio visto che comunque stiamo salendo sul palco più importante d’Italia e rendere omaggio un’altra volta a Battisti, ecco è una canzone che insomma ci emoziona molto.
Fausto: Si, è una canzone che ci emoziona molto e che ci rappresenta a suo modo. Parte da una sorta di amore di un sentimento piccolo, di un sentimento intimo, che poi in qualche modo anche la canzone ha un climax che diventa corale diventa compartecipativo che è insomma un po’ una sorta di onomatopea a quello che vogliamo che arrivi della nostra espressione musicale ma poi è anche un augurio che facciamo all’Italia.
“In questo momento così delicato per i lavoratori dello spettacolo, se voi poteste scegliere una frase della vostra canzone di Sanremo quale dedichereste proprio ai lavoratori dello spettacolo?”
Fausto: Eh è una domanda tosta… No, sai cos’è? Ci sono un sacco di cose da dire ai lavoratori dello spettacolo. Lo siamo anche noi e viviamo quest’anno di crisi che è già stato ahimè affrontato in tanti contenitori ed è una situazione drammatica perché se qui non si muove qualcosa non si fa più niente. E’ stato anche un po’ criticato Sanremo; ‘come? allora loro si e noi no?’. Io credo che comunque Sanremo, anch’esso essendo una manifestazione dello spettacolo muove economia per delle famiglie e delle persone che comunque sono coinvolte in questo show televisivo.
E’ uno show televisivo e quindi non è un concerto in piazza, è comunque una cosa diversa, in tv già ci sono cose di musica. Ovviamente è una manifestazione di costume e muove anche le opinioni pubbliche quindi ci sta, però dico che bisogna essere un po’ coesi in questo momento e non essere gelosi l’un l’altro. Guardiamola come una puntata zero, guardiamola come qualcosa che può mettere un precedente sulla mappa e siccome si è fatto Sanremo adesso mi fai fare anche il concerto in Puglia, in Toscana.
Io, noi, penso di parlare anche a nome di Francesca vogliamo essere propositivi e credere che possa essere una sorta di restarter. Detto ciò insomma gli dedichiamo tutta la canzone, tutta insieme visto che è una canzone d’amore è un amore anche quello poi noi condividiamo il palco, la vita con i nostri collaboratori.