Sangiovanni debutta al Festival di Sanremo 2022 con il brano “Farfalle”, che sarà contenuto nel nuovo album “Cadere volare” in uscita il prossimo 8 aprile.
Dopo il successo incredibile dei singoli “Malibù” e “Lady”, Sangiovanni arriva sul prestigioso palco di Sanremo 2022 con un brano elettropop dai richiami anni ’90 che ha avuto l’onore anche di aprire la seconda serata del Festival di Sanremo 2022.
“Sono contentissimo di poter aprire il Festival di Sanremo 2022, nella seconda serata, e spero di poterlo fare nel modo migliore possibile. Spero di farvi divertire.” ha raccontato Sangiovanni durante la conferenza stampa. “Il brano che porto in gara, “Farfalle”, parla di un momento in cui ero vittima di tanti dispiaceri, dove mi sentivo soppresso e non riuscivo quasi a respirare. Dovevo trovare la necessità di tornare a respirare e grazie alle persone che mi stavano vicine ci sono riuscito.”
“E’ una sfida per buttare via tutto quello che ho di tossico in me c’è stato in questo periodo nel quale ho cambiato vita a soli 18 anni; non è una cosa molto semplice e vieni investito di un grande peso addosso, che rischia di schiacciarti. Sono a Sanremo 2022 quindi per dimostrare chi è Sangiovanni e per divertirmi.”
Non ci sarà nessuno scontro, con l’ex rivale di Amici di Maria de Filippi, Aka 7even: “Non vedo nessun derby tra noi due. Non lo siamo mai stati nemmeno in passato in realtà, ma anzi siamo contenti dei successi l’uno dell’altro e ci diamo sempre forza.” La musica per Sangiovanni è arrivata così, un po’ di sorpresa: “Volevo trovare un modo per comunicare al meglio quello che avevo dentro, la musica mi ha scelto ed ho trovato in lei la migliore espressione per dire quello che ho dentro. Essere qui a Sanremo è una soddisfazione enorme; vorrei uscire da questo Festival per risolvere alcune mie cose artistiche ma soprattutto umane e personali.”
Questa sera invece, per la serata delle cover di Sanremo 2022, Sangiovanni ha scelto “A muso duro” in duetto con Fiorella Mannoia per omaggiare lo straordinario cantautore Pierangelo Bertoli facendolo con una grande artista. “Il giudizio di Madame è forse quello che mi interessa di più come artista, ma anche quello della mia famiglia è importantissimo perché possono darmi un giudizio meno focalizzato e di parte e più puro, da ascoltatori semplici e non tecnici.”
Nell’album “Cadere volare” Sangiovanni riserverà anche le cose più belle della sua musica: “Ci saranno tante altre cose di me che ho già fatto vedere in passato, ma forse sono state coperte dalle grandi hit. Nel disco sarò anche più introspettivo, come per esempio un brano che sarà piano e voce in un brano molto intimo e che credo sia il brano più bello che ho mai scritto. Spero non ci sia pregiudizio nell’ascoltarmi e che possa piacere.”
Il titolo dell’album poi sarà più esplicito con l’uscita della copertina; Sangiovanni ha voluto anticipare però che rappresenta la vita, con i suoi alti e bassi. “Il momento prima non sai se stai per cadere o volare; fino alla fine non sai in che direzione può andare il brano. Parlerò in “Cadere volare” di questa doppia personalità con temi anche più sociali.”
Negli ultimi tempi sta sorgendo una grande produzione musicale da Vicenza, un piccolo comune italiano, da cui vengono Madame, gIANMARIA, Bais e vicino a quelle terre anche Francesca Michielin: “Forse questa esplosione viene dal fatto che beviamo più vino” ha scherzato Sangiovanni “Forse c’è tanta voglia tra noi giovani di cultura; ci sono tante realtà che fanno musica inizialmente come hobby e quindi ci conosciamo un po’ tutti; poi man mano può diventare un movimento importante e per questo ottenere un grande successo.”
Tra tutti brani in gara Sangiovanni ha apprezzato molto Mahmood e Blanco che hanno portato un’emozione incredibile; mentre tra gli artisti con cui vorrebbe collaborare sono Angèle, artista francese che ammira moltissimo e James Smith, che oltre a fare musica porta un concetto artistico; “l’arte non è solo musica ed infatti mi appassiona molto anche l’arte come la Pop Art e cose uscite più di recente” ha detto Sangiovanni.
Sangiovanni torna poi in conclusione a parlare dei tanti messaggi di odio che gli giungono anche sui social: “E’ molto brutto purtroppo e fanno molto male, anche se io tendo a non sentirli e non leggerli molto. Supero tutto questo cantando di fronte a tutti gli altri. Se non avessi fatto musica forse avrei fatto il pittore, perché mi piacciono molto i paesaggi… o forse avrei fatto medicina per cercare di salvare le persone; ancora non so bene.”
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