E’ tornato a trovarci un amico della Hit Chart Top 20 nell’ultima puntata, ovvero Artù che ci ha spiegato di come è nato l’ultimo brano “Astronave”.
Artù ci ha raccontato di come è nato il suo ultimo brano, delle nuove consapevolezze, delle sue influenze musicali e di quello che lo aspetta per il futuro artistico.
Ecco quello che ci ha raccontato Artù durante l’intervista:
“E’ tornato a trovarci Artù per parlarci del suo ultimo singolo “Astronave” uscito in radio il 27 gennaio. Un brano che è capace di descrivere con autenticità la piccola rivoluzione che può nascere dall’incontro con qualcuno di inaspettato. Ti va di raccontarci come è nato il brano?”
Questo pezzo è nato ovviamente nel periodo del lockdown; stavo dentro casa e ho scritto questa canzone. Stavo con la chitarra, fissavo il cielo; stavo facendo un po’ i conti con me stesso e sui miei cambiamenti nell’ultimo periodo. Sono tutti cambiamenti un po’ secondari. A un certo punto mi sono però fatto una domanda: ‘Ma se io dovessi vedere un’astronave vera adesso, che cosa cambierebbe in me?’ Cambia completamente tutto: chi sei, da dove vieni, dove andrai. L’Astronave può essere un un figlio, un nuovo amore, molte cose.
“Un grande cambiamento è avvenuto da poco nella tua vita: sei diventato papà e a proposito di cambiamenti tu dici “I cambiamenti, quelli veri, arrivano e basta e ti cambiano dentro. Ti accorgi allora che se cambi dentro, cambia il mondo che sta fuori”. Ma quanto e soprattutto cosa hai portato dell’ Artu’ “vecchio” nel “nuovo”?”
Sono sempre io. Sono cambiate delle convinzioni, il posizionamento nel mondo, però credo che sono sempre io quello che scrive. Ma chi sono io? Quello di adesso o quello di prima?
“Sei molto legato al grande cantautorato italiano: nel 2018 ti viene affidato da Anna Gaetano “Ti Voglio”, pezzo incompiuto del fratello Rino e ne completi il testo il testo e nel 2019 reinterpreti e “Cantico dei Drogati” e partecipi all’album tributo a Fabrizio De André “Faber Nostrum” che vede la presenza dei maggiori esponenti della scena Indie italiana. Che canzone avresti voluto scrivere tu e su cosa vorresti scrivere che ancora non hai scritto?”
Un pezzo che avrei voluto scrivere è “Sally” di Vasco Rossi. Credo che sia uno dei pezzi più belli della musica italiana. Un pezzo su cui vorrei mettere mano invece è “Il cielo è sempre più blu”: mi piacerebbe continuarlo ancora alla lunga; è un pezzo che secondo me dovrebbe durare un’ora e mezza.
“Domani partirà il Festival di Sanremo numero 72. Ti piacerebbe parteciparvi? Lo seguirai? Ti piace il cast?”
Se mi chiamano molto volentieri. Ormai sono fuori dal range giovanissimo e non sono più tanto un nuovo emergente. Sanremo lo guardo come si guarda un programma televisivo che ti interessa. Faccio un grosso in bocca a lupo a Yuman, che è un amico. Farà molto bene perché lui è molto bravo.
“Cosa ci puoi anticipare sui progetti futuri? Album in uscita?”
Sto lavorando a un nuovo album e spero di fare un tour. Ci stiamo provando in ogni modo possibile. Il problema è che non si sa ancora come saremo questa estate. Nuove canzoni e spero una collaborazione che poi vi dirò.
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