Il mese di Novembre per la Hit Chart Top 20 si apre con una puntata densa di appuntamenti ed ospiti a partire dal giovanissimo Damio che ha presentato ai nostri microfoni della sua “Giorni”.
Durante l’ospitata telefonica con Matolas & Claudia, Damio ha raccontato come si è avvicinato alla musica e quello che rappresenta il suo primo singolo in attesa dell’uscita di un EP vero e proprio.
Ecco quello che ci ha raccontato:
“Lo scorso 16 ottobre è uscito il tuo primo singolo “Giorni”, un brano molto personale, che racconta di un disagio interiore e un rapporto con la società e il mondo tra alti e bassi. Ti va di raccontarcelo meglio?”
Il brano è nato da tanta rabbia che sono riuscito a buttare sul foglio. Il pezzo di carta è stato un punto di sfogo che ho trovato che mi ha reso più felice dopo averlo messo nero su bianco. E’ risultato più facile scrivere per esprimere il mio disagio: le parole sembrano meno forti; invece di “sbroccare” ad un mio amico, a mia mamma, alla mia famiglia, non lo faccio di persona ma su un foglio di carta.
La canzone è molto personale, è uno sfogo di rabbia che racconta ciò che mi piace e ciò che non mi piace di quello che mi sta attorno. Ciò che mi sta bene e ciò che vorrei cambiare.
“Oggi mi sento spento, domani illuminato” canti nella canzone. Tu sei stato un anno ad Amsterdam a 16 anni e poi tornato a Roma, hai deciso di scrivere rap. Che cosa ti ha “illuminato”?”
Io sono cresciuto con la musica. Sono cresciuto suonando la batteria per dieci anni; suono il pianoforte, la chitarra. Ringrazio i miei genitori che non mi facevano vedere i cartoni animati ma mi facevano ascoltare i Metallica e i Nirvana quando ero piccolo. Lo scrivere testi è arrivato dopo: prima volevo e dovevo diventare un calciatore però ero molto chiuso con i miei amici, la mia famiglia e con il mondo in generale.
Ho iniziato a scrivere ad Amsterdam per divertimento, poi ho capito, piano piano, che potevo essere padrone di quello che scrivevo; non erano le parole che arrivavano sul foglio di carta, ma ero io che riuscivo ad incastrarle bene; il ché cominciava a piacere. Oggi per me è essenziale scrivere: mi sveglio la mattina e scrivo, vado a dormire e scrivo, piango e scrivo, sorrido e scrivo.
“Accennavi quindi all’ascolto dei Metallica e Nirvana. Per l’appunto quali sono i tuoi artisti di riferimento? C’è qualcuno anche nella scena rap attuale, italiana e non, a cui ti ispiri?”
Io ascolto di tutto perché sono cresciuto con la musica di un’altra epoca che molti della mia età nemmeno conoscono. Della scena rap di oggi io mi ispiro a quelli nuovi, perché secondo me molti non sanno più che cosa dire e quindi vedo che c’è un’esigenza maggiore nel dire qualcosa in chi ha iniziato da meno tempo, come per esempio Anastasio o Massimo Pericolo.
“Stai cercando di farti strada da solo nel mondo della musica, ma qual è il tuo giudizio sui talent show? Hai mai pensato di parteciparci?”
Non sono un ragazzo per niente social, per niente “talent”, sono molto chiuso e riesco ad aprirmi solo, come dicevo, su un foglio di carta. Per me quindi sarebbe molto difficile partecipare ad un talent anche se ci ho pensato sinceramente; principalmente penserei ad X Factor che forse potrebbe essere più nelle mie corde.
“Stai lavorando ad un album vero e proprio? Hai già una data di uscita prevista?”
Entro il prossimo mese, mese e mezzo, farò uscire due nuovi singoli che anticiperanno un progetto discografico di un EP composto da 8 tracce. Ho tanto tanto materiale e non vedo l’ora di farlo uscire.
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