Prima puntata del mese di Marzo, con il Festival di Sanremo più complicato di sempre, è stata piena di musica anche per la Hit Chart Top 20 che ha ospitato Love.
Love ha raccontato di come è nato il suo ultimo singolo “Sottozero”, tutt’altro che freddo, ma abbiamo anche scoperto il perché ama fare musica, l’importanza di una morale nei suoi brani e tutti i progetti futuri.
Ecco quello che ha raccontato Love ai nostri microfoni:
“Siamo in compagnia di Love per parlare del suo nuovo singolo uscito in radio il 12 febbraio e in digital store già dal 5 febbraio che si intitola “Sottozero”. Ti va di raccontarci come è nato il brano?”
Il brano effettivamente ha il titolo freddo, però poi parla di un contrasto tra un calore climatico esterno e un freddo che in realtà è un qualcosa di emotivo. Due persone che si sono rese conto che probabilmente tra di loro è finito il sentimento, ma non hanno ancora la forza di lasciarsi. Mi sono ispirato ad una mia relazione passata, ad una storia realmente accaduta e devo dire che è stato molto semplice scrivere questo brano.
E’ stato uno dei brani che ho scritto in modo più spontaneo. Mi sono messo al pianoforte qui in cameretta un pomeriggio e penso in poche ore ho scritto melodia e parole di pari passo. E’ venuto tutto molto fluido e sono molto soddisfatto del lavoro.
“Il brano è una metafora continua, come tu dici. Simbolo dell’ambivalenza dei sentimenti affiancato anche da un ambivalenza musicale. Il passato per colmare il presente, ma non si rischia di accontentarsi?”
Dietro al brano c’è una morale, ma in generale dietro a tutto quello che scrivo. Io voglio sempre comunicare qualcosa con la musica, la vedo come una cosa molto introspettiva. Non lascio nulla al caso. Sicuramente è stata un’ammissione di colpe da parte mia, ma penso che molte persone si possono ritrovare in questo contesto. A quante persone capita che la storia va avanti per inerzia, non si ha il coraggio e la forza di capire quando la relazione è finita, continuando a farsi del male. Bisogna avere la forza per dire basta per il bene comune.
“Il videoclip, diretto da Lorenzo Lecci alla regia e da Diego Buonanno per la direzione della fotografia, cerca di creare e dare l’emotività fredda del brano. Come nasce l’idea?”
Il videoclip è girato a Roma al Gianicolo, uno dei simboli di Roma dove si vede tutta la città. Molto suggestivo anche dal punto di vista grafico. Abbiamo utilizzato anche delle color diverse in post produzione. Ci sono i flashback che hanno un colore un po’ più opaco, a ricordare il passato e le immagini contemporanee con colori un po’ più nitidi. In generale, tutto il video ha immagini suggestive. C’è un’immagine in cui io sollevo il mondo tutto buio, tutto scuro e devo dire che mi sono divertito molto a girare tutto il video.
“Ti appassioni alla musica sin da giovanissimo, inizi e stai ancora continuando a studiare canto e a 19 anni inizi a concretizzare i tuoi primi brani, ma c’è un momento preciso in cui hai deciso fare della musica il tuo mestiere?”
Credo di poter identificare molto bene questo momento: avevo appena finito di prendere lezioni private di pianoforte e andai a trascorrere un semestre a Miami per scambio culturale. Avevo 16 anni e mi ricordo che in quel periodo ho dovuto far fronte anche alla solitudine perché mi trovavo in un ambiente totalmente nuovo, in una metropoli enorme e incredibile.
Lì ho ascoltato tantissima musica e soprattutto lì mi sono reso conto di quanto io senza musica stessi male. Ho avvertito proprio la mancanza di un pianoforte per suonare. Tornato a Roma, parlai con mia madre per ricominciare a prendere lezioni, ma non solo di pianoforte anche di canto. E da lì ho capito che avevo bisogno di fare musica e di esprimermi.
“Come raccontavi di questa mancanza della musica mentre eri a Miami, quanto ti mancano i live? Come ti stai organizzando per i prossimi mesi?”
La mancanza dei live, di suonare e di cantare è abbastanza straziante e frustrante per tutti noi artisti. Pochi giorni fa ho fatto un live streaming, ospite da Red&Blue. Mi hanno fatto cantare due pezzi miei live con un chitarrista molto bravo, io ero al piano. Un live acustico molto carino. Appena sarà possibile, voglio organizzare una serie di esibizioni non solo per promuovere le canzoni che sono uscite in tutto il periodo di lockdown, ma anche dei nuovi lavori perché io sto già lavorando al prossimo singolo, che uscirà a breve.
Io sono in continua evoluzione e voglio assolutamente tornare a calcare il palco spero già quest’estate. Se non fosse possibili, nei prossimi due, tre mesi organizzerò altri live streaming tramite le piattaforme digitali.
Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.