Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, che dà l’avvio al nuovo anno 2022, è stato nostro ospite Hermes, che ci ha raccontato di come è nata “Come serpenti”.
Tra morsi di serpente e un sound innovativo, Hermes ci ha raccontato di come è nato il brano, di quali siano state le sue ispirazioni fin da piccolo, da cosa derivi il suo nome d’arte e di come proseguirà la sua carriera musicale nei prossimi mesi.
Ecco quello che ci ha raccontato Hermes durante l’intervista:
“Abbiamo il piacere di avere con noi Hermes che ci presenta il suo nuovo singolo “Come serpenti”, uscito proprio qualche giorno fa, il 5 gennaio, e che racconta proprio la fine di un rapporto. Ci racconti meglio come è nato e come mai hai scelto questo titolo?”
“Come serpenti” è nato in modo molto spontaneo, come se stessi raccontando una situazione che stavo vivendo. E’ partito tutto da un type beat preso da YouTube e con la melodia che stavo creando è venuto tutto in automatico, senza lavorarci troppo e naturalmente è venuto fuori il brano. Il titolo l’ho scelto perché il serpente per me è un animale affascinante, ma che può mentire: per il video teaser della promo del singolo avevo intenzione di giocare con un serpente.
Ero in un negozio di animali, mi avevano detto che questo pitone qua non mordeva mai ma quando è arrivato vicino a me, nonostante fosse molto calmo e buono mi ha morso. Così ho deciso di cambiare idea del video e rinunciare all’idea che avevo di replicare una cosa alla “I’m a slave 4 U” di Britney Spears… non so come Britney ci sia riuscita poi…
“Un brano che mischia il pop, l’indie, l’r’n’b e una spruzzatina di funky che è assolutamente trascinante. Quindi si può anche scegliere di affrontare un momento negativo, con un po’ di spensieratezza?”
Certo! E’ stato proprio fatto per questo anche a livello di scrittura: volevo rendere un po’ più leggero questo dramma seguendo un po’ lo stile di Stromae per intenderci; canzoni molto tristi però con un ritmo dance. Devo ringraziare per questo anche Alessandro, il ragazzo che ha prodotto “Come serpenti”, perché è stato bravissimo a renderlo molto più ballabile e leggero il type beat iniziale che era molto più r’n’b.
“Quali sono i tuoi artisti preferiti? Chi ti ha ispirato nella tua carriera e soprattutto con chi ti piacerebbe collaborare per un brano?”
Come avrete immaginato dalla mia reference su Britney Spears, io a nove anni sognavo di diventare come i grandi artisti e performer internazionali, che spaziavano tra Mtv Awards e Grammy e che per noi italiani in realtà sono molto lontani come stile. Crescendo però mi sono appassionato anche alla musica italiana, perché in realtà ne so poco di lingua inglese e ho trovato molto più legame con i brani di artisti italiani rispetto a quelli internazionali.
Se ci pensiamo la maggior parte dei brani internazionali hanno un testo quasi nonsense, incentrato tutto sul ritmo per farti ballare. Mi sono legato, quindi, molto a Venerus, che secondo me è il re italiano dell’R’n’B e del New Soul in generale e poi anche a Mahmood, che mi ha colpito tantissimo nello stile della sua scrittura che mi ha influenzato molto.
La mia passione per la musica nasce dal momento zero perché mia madre mi piazzava sempre davanti allo Zecchino D’Oro di cui io imparavo tutte le canzoni e in loop vedevo lo Zecchino e dormivo, mi alzavo e vedevo lo Zecchino, mangiavo e vedevo lo Zecchino, passando intere ore davanti alla tv fin da piccolo. Fino a 16 anni avevo paura del pregiudizio e quindi non mi ero mai esposto, ma dopo il Covid mi sono detto “Oh la va, o la spacca!”
“Il tuo nome all’anagrafe è Christian e quindi volevamo chiederti da cosa nascesse il nome d’arte Hermes. Come lo hai scelto?”
Mi ha sempre affascinato la mitologia greca e ammetto di essere anche un po’ egocentrico; sai il capello riccio, il lineamento definito… così mi sono messo a fare delle ricerche sui vari miti. Narciso, non mi piaceva molto come suonava, nonostante io sia molto narcisista; poi ho visto che Hermes era anche un messaggero, e dato che chi fa musica porta in qualche modo un messaggio, mi sono avvicinato a questo nome. Inoltre lui ha le ali e se vedete sulla copertina su Spotify ci sono disegnate delle orecchie alate, foto fatta proprio da me, e che rappresenta anche quello che vorrà essere il mio essere artista in futuro, quasi una personalità semidivina.
“Cosa ci puoi anticipare sul proseguimento della tua carriera? C’è già una data per l’uscita del primo EP?”
Il futuro prevede tante cose, perché non sono mai uguale. Sono molto istintivo, mi vengono in mente alcune idee sulle quali mi fisso e che ascolto fino all’esaurimento praticamente, tanto che una volta uscite io non voglio più sentirla. La stessa “Come serpenti” non la sopporto più, mentre i miei amici o parenti continuano a mandarmi messaggi o a scrivermi ‘ma che bello questo brano!’ e robe varie ma non riesco a sentire più quella magia… peggio dell’ascolto compulsivo di “MI FA IMPAZZIRE” di BLANCO!
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