Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, Cannella ci ha presentato “Stadio”, il suo nuovo singolo che anticipa il nuovo album.
Tornato per presentarci il nuovo singolo “Stadio”, con Cannella abbiamo ricordato anche i momenti del suo Sanremo Giovani e di cosa ne pensa degli ultimi ragazzi in gara, del nuovo album di prossima uscita e di cosa ne pensa di chi usa il calcio come scusa per creare problemi, disagi e scompiglio.
Ecco cosa ci ha raccontato Cannella durante la sua intervista:
“Torna a trovarci Cannella per presentarci il suo nuovo singolo “Stadio” uscito questo venerdì 13 gennaio. In questo brano racconti ricordi di una relazione conclusa che si sommano uno sull’altro con la speranza di trovare finalmente quel volto che possa essere per sempre al nostro fianco. Ci racconti meglio questo brano?”
Questo brano è nato subito dopo l’uscita dell’album “Ore piccole”, uscito a maggio del 2021. Mi sono preso qualche mese di pausa dopo l’uscita del vecchio progetto perché è anche utile ogni tanto fermarsi e ricaricarsi. Poi “Stadio” è stato il primo brano che ho scritto subito dopo questa pausa anche se non riguarda me in prima persona, ma un mio caro amico che ha avuto un lungo periodo di tira e molla durante una sua relazione che poi quando è giunta alla fine l’ha fatto molto soffrire.
Essendo io molto legato a questo mio amico e dato che caratterialmente sono una spugna, assorbendo le influenze anche delle persone che mi circondano, ho deciso di scriverla in prima persona come se l’avessi vissuta io, anche perché in parte ho sofferto anche io vedendo il mio amico molto giù. E’ la prima volta che scrivo di una storia non mia, un esperimento non voluto ma molto spontaneo.
“Il titolo non ci può non far parlare anche del calcio, lo sport numero uno, che purtroppo in queste settimane è tornato sulle pagine dei giornali per degli episodi davvero deprecabili a causa di scontri tra ultras di Roma e Napoli. Come è possibile che secondo te ancora nel 2023 ci siano questi episodi?”
Sarà nella natura dell’uomo fare ‘cazzate’. Sono persone che hanno sicuramente dei problemi anche nella vita personale di tutti i giorni, ed usano il calcio come scusa per sfogare la loro repressione. Il calcio è uno sport di tutto rispetto che seguo molto volentieri, anche se molto di rado vado allo stadio; seguo la Roma da tifoso, ma questi atteggiamenti li condanno e non li comprendo affatto. Credo sia più una scusa che usano, quella di tifare una squadra piuttosto che un’altra per il gusto, incomprensibile, di sfogarsi in questo barbaro modo. Ci sarà qualcosa di marcio nell’essere umano, dato che purtroppo ci sono questi episodi, così come la guerra e come tanti altri aspetti negativi.
“Il tuo singolo “Stadio” però anticipa il nuovo album. Cosa ci puoi svelare in anteprima riguardo il nuovo lavoro?”
E’ un lavoro che, seguendo “Ore piccole”, è stato lavorato e prodotto sotto l’attento sguardo di Marta Venturini. Posso svelare che ci sarà più di una collaborazione all’interno del disco: fino a “Ore piccole” dove ho duettato con Matteo e Thomas degli Zero Assoluto, non ero molto propenso a fare collaborazioni, ma poi da lì ho capito che la collaborazione può aprire e ampliare la narrativa di un brano o un disco. Ce ne saranno diverse, con nomi importanti, ma non vi posso dire ancora con chi.
“Ci eravamo conosciuti nel lontano ormai 2018 durante Sanremo Giovani. Cosa ne pensi della rivoluzione Amadeus all’interno del Festival? Hai ascoltato i giovani in gara? Che ne pensi?”
Avendo il mio brano in uscita devo confessare che non ho visto bene la puntata di Sanremo Giovani quest’anno, ma ho ascoltato qua e là alcuni brani come quelli di gIANMARIA e Giuse The Lizia, ma ce n’erano di molto interessanti. Negli ultimi anni Sanremo Giovani si è molto aperto ai generi, soprattutto all’urban all’underground, più verso le tendenze giovanili senza troppi pregiudizi. Apprezzo molto il lavoro che sta facendo Amadeus e sicuramente seguirò Sanremo 2023 perché quello è un appuntamento fisso. L’aspetto poi che la gara sia unica senza divisioni secondo me è anche una grande occasione per i giovani che ci partecipano, avendo la stessa visibilità dei super Big.
“Qual è un sogno non ancora realizzato per la tua carriera che speri che si realizzi il prima possibile?”
Il mio sogno per la mia carriera sarebbe quello di fare un featuring con Cesare Cremonini. E’ il mio mentore e mi accontenterei anche di farglielo solo ascoltare chiedendogli poi, magari davanti ad un tortellino bolognese, se potesse scrivermi il ritornello (sorride)…
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