Nell’ultima puntata del lunedì di Pasquetta sono stati nostri ospiti i Moscova che ci hanno presentato il brano “Meduse”.
Oltre a raccontarci del brano i Moscova ci hanno spiegato come è nata la loro band, il loro nome d’arte, quali sono le loro influenze musicali, il rapporto tra SIAE e Meta nei social e di tutto quello che succederà nella loro carriera nei prossimi mesi.
Ecco quello che ci ha raccontato Stefano dei Moscova durante l’intervista.
“Diamo il benvenuto a Stefano dei Moscova che ci presentano “Meduse” dove paragonate una relazione tossica ad una medusa. Raccontaci un po’ com’è nato questo brano?”
Solitamente i nostri brani nascono tutti allo stesso modo: o Jordan, il chitarrista, o io, scriviamo una parte musicale sulla quale Giuliano si lascia ispirare, scrivendoci sopra una parte testuale. Questo schema accade il 99% di volte tranne che per “Meduse”, che è nato da un’idea di Giuliano proprio. Aveva letto in un articolo che c’è un particolare tipo di medusa che è velenosissimo e provoca la morte in pochi minuti, senza accorgetene, se ti punge. Giuliano ci ha visto un parallelismo con le relazioni tossiche, dove in effetti non ti accorgi realmente di quanto possano essere pericolose queste persone e rimani cullato, come nel mare, da questa relazione.
“Come è nata la vostra band? E da cosa avete preso spunto per il nome d’arte?”
Ho conosciuto Giuliano parecchi anni fa, perché doveva registrare delle voci, ed avendo io uno studio di registrazione è venuto da me. Mi è piaciuto molto quello che scriveva e gli ho proposto di fare un progetto insieme. Nel mentre è arrivato anche Domenico, tramite un altro cliente, per registrare delle chitarre e il caso ha voluto che loro due si conoscessero già per altre vie. E’ stata una sorta di Carrambata, essendo loro due messinesi e ritrovati qui a Milano.
All’inizio ci chiamavamo Cento, ma Le Stanze Dischi, la nostra etichetta che ora ci segue, ci disse che il nome non era molto catchy e sopratttutto era complicato anche a livello social, così abbiamo deciso di utilizzare Moscova, per omaggiare Milano, la città che ci ha riuniti. E la fermata di Moscova, del quartiere Isola, negli anni ’70 era dedicato agli artisti che si ritrovavano e componevano musica e poesie e abbiamo voluto omaggiare anche quell’aspetto.
“Quali sono le vostre influenze musicali? Siete sempre tutti concordi sulla scelta o ognuno porta il suo per arrivare un equilibrio?”
Noi tre abbiamo tre gusti musicali completamente diverse, anche se chiaramente poi si uniscono in qualcosa. Io sono un grande amante della musica elettronica anni ’70/’80 tra cui Giorgio Moroder; Domenico è un rockettaro serio di quelli che amano l’hard rock dei Led Zeppelin e Guns ‘N Roses; mentre Giuliano ama il cantautorato italiano di Battisti e Dalla. La nostra idea è quella di mediare tra noi tre, senza però snaturare nessuno: le chitarre avranno le distorsioni, i suoni di tastiera e batteria avranno il sound elettronico e il testo risentirà dei riflessi del cantautorato; e il punto di incontro si trova sempre, perché se ti piace fare musica, una soluzione si trova sempre.
“Come state vivendo la mancanza di accordo tra SIAE e Meta per utilizzare la musica sui social? Cambierà qualcosa?”
Quando cominci a fare musica la prima cosa che devi imparare a fare è “risolvere problemi”. Scrivere una canzone non è tutto, è la parte bella, ma poi da lì iniziano tutta una serie di problemi per riuscire a farla nascere effettivamente. Noi al momento l’abbiamo risolta, aggirando il problema: facciamo un video, con un altro software aggiungiamo il brano e poi lo pubblichiamo con il link. Non so cosa succederà e se si troverà un accordo, ma la cosa principale sempre è quella di superare sempre l’ostacolo, altrimenti non riesci a fare musica.
“Quali sono i vostri prossimi progetti? Cosa ci potete raccontare in anteprima su cosa farete quest’estate?”
Faremo diverse date a partire da venerdì che saremo a Sesto Sangiovanni insieme ad un dj set e un’altra band. Poi il 21 dovremmo uscire con Limoni, un artista che abbiamo conosciuto proprio attraverso i social e che ha capito profondamente lo spirito dei Moscova, ma non posso svelarvi di più. Presto ci sarà poi anche un calendario bello intenso sui nostri social per una bellissima estate in musica live. Vorremmo poi concretizzare in forma più completa anche il nostro percorso e dopo i sette singoli usciti vorremmo lavorare per far uscire un album che li comprenda insieme ad altri brani nuovi, che non siano per forza singoli.
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