Nuova puntata della Hit Chart Top 20 nella quale abbiamo avuto il piacere di ospitare Cassio, che ci ha parlato del suo ultimo singolo “Marti”.
Con Cassio abbiamo parlato anche di come è stato scelto il suo nome, quali sono le su influenze musicali, dei progetti futuri e di quanto la musica e l’arte in generale possano essere di aiuto in momenti difficili per cercare di reagire.
Ecco quello che ci ha raccontato Cassio durante l’intervista:
“Abbiamo il piacere di conoscere Cassio che ci presenta il suo ultimo singolo “Marti”, uscito il 21 settembre e che racconta una storia tanto fragile e difficile legata alla fine della tossicodipendenza che per alcuni è la fine di un incubo, per altri è solo l’inizio. Ci racconti meglio questo brano?”
In realtà “Marti” parla di una storia vera, legata ad una mia amica che ha sofferto di tossicodipendenza. Nella concezione generale c’è che i tossicodipendenti siano tutte persone brutte e cattive, che rubano, invece non sono tutte così. Molto spesso sono persone con molte fragilità e problematiche e di storie da raccontare. Volevo spezzare una lancia a favore di queste persone, perché conoscendo questa mia cara amica è tutt’altro rispetto a quello che il luogo comune dipinge e far comprende maggiormente il disagio.
Per esempio parlando con lei sembra che il momento migliore della sua vita sia stato quando era dipendente dalla droga, che è paradossale e brutto da dire, ma quando uno riesce ad uscirne realmente deve iniziare a vivere veramente, senza tutte le maschere e ‘gli aiuti’ effimeri e falsi che la droga illudeva di dare, e sola con le sole sue gambe.
“Un brano che ricorda lo stile un po’ di XXXTentacion. Quali sono gli artisti che ispirano da sempre la tua vena artistica? Con chi vorresti poter collaborare in futuro?”
In realtà ascolto quasi sempre musica estera; di italiano conosco molto poco. Sicuramente XXXTentacion è stato molto importante nella mia vita, anche se gli ascolti di sempre spaziano fino ai Velvet Underground con l’album “Loaded” che mi ha cambiato la vita. Nel complesso comunque cerco di ascoltare di tutto e sono sempre curioso di recuperare brani più vecchi insieme a quelli più moderni.
“Come è nato il nome d’arte di Cassio? Qual è il suo significato?”
E’ una storia un po’ divertente: io ho altri due fratelli maschi e da sempre mio papà è stato appassionato di storia romana. Già con il primo genito aveva proposto di chiamarlo Cassio, ma mia madre lo bocciò; poi ci riprovò con me e stessa cosa, fino all’arrivo di Luca, dove anche lì il nome di Cassio fu bocciato da mia madre. Ho deciso quindi di usarlo come nome d’arte per far felice anche mio padre, anche se ti dico se mi fossi chiamato proprio Cassio non mi sarebbe dispiaciuto, anzi!
“Nei tuoi brani affronti spesso la depressione e il nulla che colma le giornate tutte uguali delle dipendenze. Credi che la musica e l’arte possa essere un aiuto per chi si trova in queste condizioni? Sia farla che ascoltarla?”
Chiaramente sì. La musica sicuramente non può far uscire una persona dalla droga; secondo me molto spesso la avvicina, ma sicuramente fa parte di te. In base a quello che ascolti sicuramente influisce sull’umore della tua giornata in positivo o in negativo, restituendo il colore di quel momento. Quindi è sicuramente molto potente la musica e come noi ci rapportiamo a lei, in base a quello che ci restituisce.
“Quali sono i tuoi prossimi progetti? Cosa ci puoi anticipare?”
Sto continuando a scrivere ancora; siamo giusto rientrando a Lucca da Roma, dove siamo andati a registrare con tutta la banda un brano che era nato giusto la settimana scorsa e penso che a breve uscirà il brano. A breve suoneremo anche live: a Milano all’Ostello bello e poi a Novembre a Torino a Lo sPAZIO 911, le date non le ricordo bene, ma potete trovarle sui miei social insieme ad altre date che arriveranno anche in Sardegna.
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