Si sono tenuti contemporaneamente a Roma e Milano, i primi ascolti delle 30 canzoni del Festival di Sanremo 2025 firmato Carlo Conti. Il conduttore toscano non si è accontentato di 24 brani, ma è andato ben oltre, ammettendo che ci sarebbero state almeno altri sei pezzi a meritate il palco dell’ Ariston.
I brani cantano ritmi latini, ballad e amore in tutte le sue forme. Manca totalmente la chiave rock, con molto dispiacere da parte del direttore artistico, ma questo non vuol dire che non si ballerà, anzi c’è molta più presenza di “cassa dritta” che di ballad intime.
In generale, i primi ascolti fanno emergere un livello medio, forse al di sotto degli altri anni. Non mancano delusioni e grandi scoperte, oltre a conferme che rende tutto il più equilibrato possibile.
Di seguito, come già fatto da Matteo, le mie pagelle dei brani con piccole considerazioni che, con l’avvento del Festival e la magia dell’orchestra, possono restare invariate o cambiare completamente. E’ Sanremo, baby. Tutto può succedere.
Francesco Gabbani – Viva la vita – Ballad che abbraccia completamente il suo stile. Un inno alla vita “così com’è”, anche perché è un attimo. Voto 7-
Clara – Febbre – Ci sono diversi stili musicali. Presenza dell’autotune senza osare di più. Resta nella sua confort zone. Voto 6-
Willy Peyote – Grazie ma no grazie – Brano dalle note swing e latine, ricorda ”Salirò” di Daniele Silvestri e cita “Domani” in pieno stile Articolo 31 . Uno sguardo sulla società di oggi. Voto 7
Noemi – Se ti innamori muori – Si sente tantissimo la penna di Mahomod. Una ballad romantica arricchita dalla voce dalla voce melodiosa dell’artista. Ricorda molto “Sono solo parole” Voto 8
Lucio Corsi – Volevo essere un duro – Grande sorpresa e delicata favola. Racconta la voglia di essere qualcuno con la paura di non farcela. Voto 7
Rkomi – Il ritmo delle cose – Un brano poco comprensibile. Sbaglia tutti gli accenti oltre a ripetersi troppo. Non fa la differenza la sua presenza. Voto 5
The Kolors – Tu con chi fai l’amore – Brano dalle note estive e non tarderà a diventare una hit. Ricorda molto sonorità anni ’60, in particolari brani dell’intramontabile Raffaella Carrà. Voto 6+
Rocco Hunt – Mille volte ancora – Ritmi latini alternati al rap napoletano. Uno dei pochi brani in dialetto con un botta e risposta nel ritornello. Voto 5,5
Rose Villain – Fuorilegge – Brano debole a differenza dall’anno scorso. Parte trap quasi inesistente, molto spazio alla sua vocalità. All’interno presenza di vari stili e i clap clap ricordano colpi di pistola o il battito di mani di “Soldi” di Mahmood. Voto 6.5
Brunori Sas – L’albero delle noci – Una dolce ninna nanna per la Figlia Fiammetta. Sonorità prettamente cantautorali alla De Gregori e Concato, in pieno stile Brunori. Una piacevole conferma– Voto 8
Serena Brancale – Anema e Core – Un miscuglio di roba che fa ballare. Presenza del dialetto. Darà spettacolo la performance. Un po’ rumba, un po’ napoletano, un po’ latino. Ma niente di che. Voto 6
Irama – Lentamente – Una piccola delusione. Un brano non potente rispetto alle scorse edizioni. Ci si aspettava un contrasto tra titolo e brano, invece è una ballad che ricorda a tratti “Estranei a partire da Ieri” di Alessandra Amoroso. Sempre potente, però, la sua voce. Voto 7
Marcella Bella – Pelle Diamante – Un po’ Loredana Bertè, un po’ Fiorella Mannoia. Un inno all’amore per se stessa, ma che non resta in testa. Voto 5 –
Achille Lauro – Incoscienti giovani – Una canzone di una lentezza unica. La sua vocalità non aiuta, nonostante sia una ballad intima. C’è un po’ di Venditti in questo Lauro. Peccato. Voto 4
Elodie – Dimenticarsi alle 7 – Questa volta non fa la differenza. L’orchestra riuscirà sicuramente ad amplificare il ritmo del brano. Speriamo di non dimenticarcela prima. Voto 6+
Tony Effe – Damme ‘na mano – BOOOM. Grande rivelazione di un Tony Effe completamente diverso. Tipico stornello romano che parla dell’amore per Roma o per una donna. Non dispiace affatto. Voto 7,5
Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore – Canzone scritta da Tiziano Ferro che, aihmè, non è un bene. Canzone pesante e salvata solo per la grandiosità di Ranieri. Piacerà molto a chi ama l’artista. Voto 6-
Sarah Toscano – Amarcord – Una canzone totalmente costruita per la sua partecipazione a Sanremo. Non sa nemmeno lei cosa sta cantando. Si perde totalmente in mezzo alle altre. Voto 4
Fedez – Battito – “Forse mento quanto ti dico sto meglio”… Canzone autobiografica di un Fedez sofferente, pieno di paura. Ricorda il suoi primi pezzi e regala momenti di riflessione. C’è curiosità per come verrà resa con l’orchestra. Voto 8 +
Coma Cose – Cuoricini – Sarà il tormentone che farà ballare l’Ariston con tanto di coreografia alla Rappresentante di Lista con “Ciao ciao”. Sarà un hit che spopolerà in radio. Voto 6.5
Giorgia – La cura per me – Penna di Blanco, facilmente intuibile da alcune ripetizioni di parole. Una ballad intima, ma che è resa magistrale dai molteplici giochi di voce di Giorgia. L’orchestra enfatizzerà il tutto. Voto 7
Olly – Balorda Nostalgia – Ballad totalmente cucita sull’artista. Intima, nostalgica. Tipica canzone da cantare insieme agli amici ed emozionarsi. Non succede, ma se succede… Voto 9,5
Simone Cristicchi – Quando sarai piccola – Una splendida dedica alla mamma in stile Cristicchi. Dolce, tenera e a tratti struggente. Voto 8 +
Emis Killa – Demoni – E’ il Fred De Palma della scorsa edizione. Speriamo non faccia la sua stessa fine. Per lui. Voto 4
Joan Thiele – Eco – Una grande voce che non racconta. Brano dalle sonorità western iniziali ,ma che poi si perde. Bella voce che non balla. Voto 5
Modà – Non ti dimentico – Speriamo invece di farlo al più presto noi. Una classica canzone di Kekko e Co che non lascia il segno. Voto 4-
Gaia – Chiamo io chiami tu – Una “Sesso e Samba” in solitaria. Pezzo dalle note latine che non tarderà a diventare una hit. Ha giocato sul filone estivo…e facile Voto 5
Bresh – La tana del granchio – Canzone che poteva essere interessante, se non ci fosse già quella di Olly. Ballad intima, ma facile il paragone con il cantante genovese. Voto 7
Francesca Michielin – Fango in paradiso – La potenza della sua voce colpisce di più della canzone. Una ballad buttata lì sulla dine di un amore. Un gran peccato Voto 6
Shablo feat. Gue, Joshua e Tormento – La mia parola – Ritorno agli anni ’90 con l’urban pop e l’hip pop dell’epoca. Classica street pop che farà muovere testa e corpo. Approvata. Voto 6,5
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