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La prima puntata del Festival di Sanremo 2025 ha portato con sé un’atmosfera di festa e amicizia, grazie al ritorno di Carlo Conti, che ha scelto di affiancarsi a due cari amici: Gerry Scotti e Antonella Clerici che hanno regalato un clima di profonda serenità sottolineando proprio il claim di questo “Festival dell’amicizia” proposto da Carlo Conti.
Nella prima puntata i tre amici, che hanno ricordato anche l’altro amico Fabrizio Frizzi che sicuramente sarebbe stato chiamato a condurre insieme a loro, hanno presentato con brio le 29 canzoni in gara, dopo l’autoesclusione di Emis Killa. Con un ritmo serrato, la serata si è conclusa con ben 15 minuti di anticipo, mantenendo alta l’attenzione del pubblico che ha premiato la puntata con una media di 11.852.000 con il 66,2% di share senza total audience, migliorando di un milione di telespettatori e un punto percentuale per lo share.
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Un momento di grande spettacolo è stato il medley di Jovanotti, che ha infiammato il pubblico all’esterno del Teatro Ariston, mentre Raf ha incantato con la sua presenza in Piazza Colombo. Non sono mancati i momenti di emozione, come l’interpretazione di “Imagine” da parte di Noa e Mira Awad per sensibilizzare sulla situazione mondiale.
Ad aprire il Festival è stata Gaia che ha presentato uno dei possibili tormentoni di questa edizione con “Chiamo io chiami tu”, accompagnata da un corpo di ballo che ha fatto ballare il pubblico. Francesco Gabbani ha confermato la sua bravura con la bellissima “Viva la vita”, brano semplice ed essenziale, che grazie alla sua essenza sul palco, regala solo poesia; mentre Rkomi con un look total white ha lasciato a desiderare per una performance su “Il ritmo delle cose” a livello di dizione.
Noemi ha incantato con un look black and white come le grandi dive degli anni ’60 e una voce impeccabile nell’intensa “Se t’innamori muori“, mentre Irama ha presentato un brano al di sotto delle aspettative che non ha la forza prorompente dei precedenti e “Lentamente” rischia di perdersi insieme agli altri brani; il look alla Napoleone Bonaparte certamente non aiuta. I Coma_Cose, in versione la sposa cadavere, hanno portato una ventata di felicità anni ’80 con i loro “Cuoricini”, mentre Simone Cristicchi ha mostrato qualche incertezza, nonostante la bellezza del testo della sua canzone intitolata “Quando sarai piccola”.
Achille Lauro ha sorpreso tutti con un’eleganza inedita arrivando anche nella Top 5 della Sala Stampa con “Incoscienti giovani”, così come Giorgia ha brillato come sempre, regalando un’esibizione divina con la sua “La cura per me”. Willie Peyote ha portato sul palco un funky anni ’70 che ironizza sulla società attuale con “Grazie ma no grazie”; mentre Rose Villain ha presentato un bel pezzo che ha catturato l’attenzione grazie anche alla parte gospel di “Fuorilegge”, confermando la bravura già portata con “Click boom!” l’anno scorso.
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Elodie impeccabile con la sua intonazione ha portato “Dimenticarsi alle 7” che cresce con gli ascolti ma che dubito possa avere quell’impatto potente che hanno avuto suoi precedenti brani, mentre Massimo Ranieri ha dimostrato di essere un animale da palco, nonostante il brano scritto da Tiziano Ferro “Tra le mani un cuore”. Serena Brancale ha portato energia ed entusiasmo con la sua “Anema e core” insieme alle sue percussioni elettroniche e la sua grinta.
Brunori Sas ha fatto il suo e “L’albero delle noci” arriva diritto anche tra i primi cinque migliori della serata, mentre Kekko dei Modà, caduto anche lui dopo le prove, ha cantato urlando “Non ti dimentico”, ma tenendosi maggiormente un brano perfettamente in linea con i Modà che quindi piacerà o non piacerà. Clara ha presentato “Febbre” in un vestito brillante che esalta la sua bellezza, ma che nella massa dei brani presenti quest’anno rischia di sommarsi e annullarsi insieme a Elodie e Sarah Toscano. Fedez ha vinto il confronto con Tony, convincendo anche i più scettici con “Battito” dove performa in modo eccellente ripeso al diretto concorrente Tony Effe che stornella, stonando, la sua “Damme na mano”.
Lucio Corsi ha portato un tocco di eccentricità coniugato a pura poesia per la sua favola delicata con “Volevo essere un duro”. Bresh ha migliorato la sua “La tana del granchio” con la versione live, mentre Rocco Hunt ha dimostrato sicurezza sul palco con “Mille vote ancora”. Shablo insieme a Tormento, Guè e Joshua portano “La mia parola”, la vera street song in pieno stile hip-hop anni 90. Olly debutta da super favorito con “Balorda nostalgia”, che secondo me arriverà sicuramente tra i primi posti meritatamente grazie anche al televoto e le radio probabilmente.
Marcella Bella torna dopo tanti anni al Festival di Sanremo con “Pelle diamante” che non credo potrà essere la vera guilty pleaure di questa edizione. Sarah Toscano ha faticato a farsi notare con “Amarcord” come già detto in precedenza, anche se a livello vocale non posso che affermare la sua bravura. Joan Thiele ha incantato con un’atmosfera retrò e la sua “Eco” assolutamente sorprendente e diversa rispetto a molte altre presenze. Infine chiudono Francesca Michielin e i The Kolors con rispettivamente “Fango in paradiso” e “Tu con chi fai l’amore” che sottolineano la grinta, con diversi aspetti di due brani che live risultano comunque vincenti.
In sintesi, la prima serata di Sanremo 2025 è stata un mix di emozioni, sorprese e performance indimenticabili, confermando ancora una volta il Festival come un grande palcoscenico della musica italiana. E questa sera si replica con la prima quindicina di Big in gara.
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