In questi lunghi Settant’anni la storia del Festival è costellata di gaffes più o meno eclatanti dalle quali non si è salvati nessuno: presentatori, ospiti e cantanti.
Il palco dell’Ariston sembra fare paura a tutti e vuoi l’emozione, vuoi lo scivolone linguistico o semplicemente il cattivo gusto, in tantissimi sono incappati nella cosiddetta “papera”.
Ricordiamone insieme alcune, andando indietro nel tempo:
Alessandro Siani e l’offesa all’infante
Festival di Sanremo 2015: ospite sul palco dell’Ariston il comico Alessandro Siani che esordisce prendendo in giro un bambino paffutello seduto in platea apostrofandolo con: “Ma ci stai seduto nella poltrona?”. Pochi secondi dopo rincara la dose aggiungendo “pensavo fosse una comitiva e invece è solo”. Gelo in sala e social scatenati contro l’attore. Siani tenta il recupero in corner facendosi fotografare dietro le quinte assieme al bambino.
Arisa e l’anestetico
Sempre Festival di Sanremo 2015. Arisa si scusa della sua aria assente causata, a suo dire, da un anestetico somministratole dal medico di guardia al Festival per curarle i postumi di una caduta: “Lo consiglio a tutti, sto benissimo” spiega ad un perplesso Carlo Conti alludendo a chissà quale sostanza miracolosa. Seguirà dichiarazione del medico per specificare che non si trattava di anestetico o altro, ma di un semplice antinfiammatorio.
I conduttori e gli ospiti internazionali
Si potrebbe pensare che alla presenza di nomi illustri, ospiti della kermesse si pensi ad un comportamento più particolare, ma quando due grandi professionisti come Raimondo Vianello e Pippo Baudo sono alla guida di una macchina così importante, sono tutti allo stesso livello.
Facciamo un passo indietro al Festival di Sanremo 1998. Madonna, super ospite di quest’edizione, ha appena finito di esibirsi e sfatando la sua presunta ritrosia a concedersi ad interviste, si ferma sul palco dell’Ariston aspettando le domande del conduttore Raimondo Vianello che invece la congeda con un secco “Grazie e arrivederci” commettendo una gaffe che nessuno avrebbe mai pensato.
Ancora più brusco era stato Pippo Baudo nel Sanremo 1968 quando, per esigenze di scaletta, aveva letteralmente tolto di mano la tromba al leggendario Luis Armstrong che, come spesso fanno i jazzisti, finita la sua canzone si stava dilettando in un fantastico numero di improvvisazione; scusandosi anni dopo avendo saputo che nessuno aveva avvertito il grande Armstrong che c’erano dei tempi serratissimi.
I figli d’arte e la debacle del Festival 1989
In questo caso non si può parlare di gaffes ma di una vera e propria disfatta seconda solo a Caporetto. La conduzione, affidata ai quattro figli d’arte Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi, è stata la peggiore della storia del Festival. Per cinque serate i quattro ragazzi annasparono sul palco tra strafalcioni scene mute, lapsus linguistici di ogni genere e risatine nervose. Da segnalare, sempre in questa edizione, anche la rovinosa caduta di Jovanotti sulle note della sua: “No Vasco no, no Vasco, io non ci casco”.
Rimandati a settembre
La matematica non è un’opinione, ma nel lontano 1964 Mike Bongiorno, re della papera televisiva, ebbe delle grosse difficoltà con le addizioni quando dovette spiegare il regolamento: “Si voteranno stasera altre cinque canzoni. Cinque canzoni ieri sera, cinque canzoni questa sera fa dodici”.
Non è andata meglio con la lingua inglese ad Elisabetta Canalis durante il Festival 2011. La show girl, che in quel periodo sbandierava a destra e sinistra la sua storia d’amore con George Clooney e le frequentazioni hollywoodiane, fu protagonista di una terrificante intervista a Robert De Niro dove dimostrò la sua scarsa competenza linguistica e di traduttrice.
Fu messa, infine, letteralmente in castigo l’attrice Marisa Allasio, valletta di Nunzio Filogamo nel 1957: a causa dei troppi errori fu costretta da Filogamo a rimanere dietro le quinte tutta la sera. Le venne consentito di ritornare sul palco solo per la proclamazione dei vincitori.
La gonna di Anna Falchi
Sanremo 1995. Una giovanissima Anna Falchi affianca Pippo Baudo sul palco dell’Ariston. Durante la diretta il microfono, agganciato alle calze, si stacca e scivola sul ginocchio: “Qui sotto alla mia gonna sta succedendo di tutto” si lascia sfuggire ad un imbarazzato Pippo Baudo
La “generosità” di Antonellina
Meravigliosa e spontanea come sempre ma già nota per gaffe e doppi sensi, Antonella Clerici nel Sanremo 2010 lancia la pubblicità con la memorabile frase: “Adesso io la do!”