Una puntata molto ricca quella della scorsa settimana della Hit Chart Top 20, in attesa del super puntatone di lunedì prossimo, nel quale abbiamo avuto il piacere di chiacchierare anche con Loomy.
Lorenzo Lumia, in arte Loomy, ci ha parlato del suo ultimo singolo “Vagabondi”, della sua esperienza a X Factor nel 2016 nella squadra di Arisa e dei suoi mille progetti pronti a uscire al momento giusto.
Ecco quello che ci ha raccontato:
“Benvenuto alla Hit Chart Top 20! Siamo con te quest’oggi per parlare subito del tuo nuovo singolo “Vagabondi” che è nato, leggevo, tra nostalgia e zapping in tv. Ti va di spiegarci meglio, quindi, come è nato questo brano?”
Si esatto. In realtà è nato in un modo molto naturale: facevo zapping ed ho beccato questa serie, (ndr. “Westworld”), non so se la conoscete o qualcuno di voi l’ha vista. Praticamente la serie è un misto tra anni ‘60, ‘70 e futuro, tipo 2050. Quindi a livello di sound, diciamo, ha ispirato molto “Vagabondi”: alla fine abbiamo cercato di unire suoni, robe più vintage con un immaginario più futuristico. Il mood è dovuto alla serie che ho beccato quella sera quando ero sul divano e non avevo nulla da fare in realtà.
“Bene, molto particolare; così come è particolare anche la cover del brano, perché ha un gusto retrò, tipo da locandina di “Cafè Chantant”. Come è nata proprio l’idea?”
Verissimo. Infatti In realtà anche sulla cover volevamo andare in quel mondo lì. Son contento che mi confermi che ti abbia ricordato quello perché era il nostro obiettivo. Rispecchia molto il pezzo, quindi son contento di questo.
“Caro Loomy, non possiamo però non farti una domanda sulla tua esperienza a X Factor nel 2016 nel team di Arisa. Sei stato il primo a portare e a sdoganare il rap all’interno del talent show, permettendoti di riscrivere ogni settimana nella cover una parte inedita; quindi un doppio lavoro per tutto il talent. Che ricordo hai di quell’esperienza di X Factor?”
Ma dico sicuramente esperienza incredibile. Ovviamente si tratta del 2016, ormai ne son passati di anni e avevo anche un’altra testa, quindi l’ho affrontata proprio come un’esperienza, neanche di lancio, un’esperienza e basta, senza aspettarmi nulla. In realtà però è stata incredibile: per un ragazzo come me, che veniva da Vercelli, una cittadina normalissima, che faceva freestyle con gli amici in centro, nei centri sociali, trovarsi lì con tutto un team di persone a disposizione, da tecnici, alle prove, la stessa Arisa… cioè vedermi tutti quegli artisti di quel calibro davanti, fa un certo effetto. Quindi sì, sicuramente un’esperienza indimenticabile
“E tra l’altro, Loomy, Arisa ti voleva tanto bene, almeno quello sembrava…”
In realtà è grazie ad Arisa che poi ho passato quella fase dura in cui mi sono scordato il testo sul palco. Grazie a lei poi io sono entrato, perché comunque ha visto quel qualcosa e alla fine diciamo che non si è sbagliata dato che poi sono arrivato, mi sembra, ai quarti di finale, due o tre puntate prima della finale. Quindi sono arrivato abbastanza in là per essere il primo rapper che si scriveva le strofe.
“Ma per quanto riguarda un album vero e proprio invece, quanto dobbiamo aspettare? Manca tanto? Sei in fase finale quasi o è ancora work in progress?”
Si. In realtà ci sto lavorando anche da un bel po’. Anche in questo periodo di mezzo, non è facile gestire tutto: ogni ambito lavorativo, oltre a quello artistico chiaramente, non può dare il 100% in questa situazione. Ho tutto pronto, ma sto solo aspettando il momento giusto in cui anche la gente, a livello proprio di pensiero, è meno condizionata giustamente da questa situazione che ha preso piede. Sto osservando e valutando, ho tutti i colpi in canna pronti ad essere sparati.
“Perfetto, attenderemo allora. Ma nel frattempo Loomy hai pensato di organizzare dei live virtuali in questo periodo, proprio di attesa, intanto che attendiamo l’album?”
C’ho pensato e forse con questa domanda mi stai convincendo tu a farlo una volta per tutte perché comunque prevedo un lungo periodo di lockdown, per lo meno da me, perché io sono in zona rossa piena…
“Speriamo di tornare presto alla normalità. Ma, secondo te, data questa situazione attuale, cambierà in qualche modo, per sempre, il modo di fruire, di fare musica in futuro, o alla fine si potrà tornare a quello che eravamo abituati, alla nostra normalità?”
Ti dico, attualmente sicuramente l’ha cambiato. Ha cambiato il modo di fare musica. Per dirti il mese scorso ero in studio, avevo delle cose aperte che avevo in programma di chiudere e adesso mi si è nuovamente bloccato tutto… C’è un po’ più di paura nel fare le cose perché c’è la paura che si richiuda tutto da un momento all’altro e che si fermi tutto. Secondo me dopo, a livello lavorativo, tornerà tutto come prima. La situazione live, invece, la vedo ancora bella difficoltosa.
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