Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo avuto il piacere di conoscere anche il giovane e talentoso Francesco Dal Poz, che ha alle sue spalle una già lunga carriera, nonostante l’età.
Francesco dal Poz ci ha raccontato come è nato il suo ultimo brano “Tisana”, il cambiamento artistico che lo ha portato ad una crescita e nuova maturità, il grande amore per la musica e i possibili progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato:
“E’ uscito il 20 novembre il tuo singolo “Tisana”, che ha un messaggio bellissimo al suo interno “Se hai un problema, parlane, non tenere tutto dentro” ed è nato da un’esperienza personale. Come è nato il brano?”
E’ una canzone che è nata una notte per raccontare quello che mi era successo qualche giorno prima, quando una semplice tisana era diventata un’occasione per poter parlare, per poter sfogarsi e dire quelle cose che in altre occasioni non si sarebbe stati in grado di dire. Mentre scrivevo la canzone mi sono reso conto che questa tisana era diventata una sorte di simbolo dello stare insieme, del condividere qualcosa di importante. E’ nata molto in maniera naturale, quasi come sfogo personale. Mai avrei immaginato che sarebbe diventato il nuovo singolo. E’ stato poi qualche giorno dopo quando l’ho fatto ascoltare alla mia famiglia, agli amici, alla mia etichetta che mi è stato detto che poteva diventare il nuovo singolo.
“‘Tisana’ è il secondo singolo, dopo “Cerco casa”, estratto dal tuo nuovo album, che segnerà anche la svolta della tuo percorso artistico ormai più maturo. Cosa racconterà il nuovo lavoro?”
In generale il nuovo album, che contiene 12 pezzi, sia “Tisana” che “Cerco casa” saranno infatti all’interno, è una sorta di ripartenza per me. Ho voluto anche che il titolo fosse “Zero”, perché è una ripartenza da zero ed è cambiato il mio modo di scrivere, il mio modo di approcciarmi alla musica, il mio modo di vivere anche la musica. Il filo conduttore, quello che viene raccontato durante tutto l’album, è la quotidianità e le cose che un po’ vivo durante il giorno, quello che bene o male viviamo un po’ tutti durante il giorno ed è meraviglioso quando vengo a sapere che qualcuno si è immedesimato in queste canzoni.
“Tu hai iniziato a comporre e fare album da giovanissimo, fin dai 12 anni. A quel tempo avevi già capito che quella sarebbe stata la tua strada futura? Qual è stato il colpo di fulmine con la musica?”
Il colpo di fulmine di quando ho iniziato a fare musica ammetto che ci sia stato. Ci sono stati due momenti particolari: uno è stato a 9 anni quando ho scritto la prima canzone, ma soprattutto a 12 anni. Ho in mente questa immagine fortissima, ovvero il momento in cui stavo per salire per la prima volta sul palco che era anche un evento piuttosto importante.
Erano presenti 500 persone e c’era una band che avrebbe suonato i miei pezzi: ero super emozionato e mi ricordo perfettamente quel momento rannicchiato con il microfono in mano, la band ha iniziato a suonare e in quel momento ho sentito una cosa fortissima dentro che mi ha detto “Questa è la tua strada”. Così è stato, almeno finora.
“A 21 anni hai partecipato anche ad Area Sanremo, con il brano “Te”. Che esperienza è stata? Lo rifaresti? Stai seguendo i nuovi progetti dedicati ai giovani di Sanremo degli ultimi anni?”
Senza spoilerare nulla, è una strada che può avere senso e che mi piacerebbe fare, magari anche in un futuro relativamente prossimo. L’esperienza che ho fatto a 21 anni invece, è stata molto importante perché ho avuto l’occasione di vedere un po’ come funziona dietro le quinte in qualche modo.
“Nell’adolescenza hai affiancato alla musica anche il teatro e la recitazione. E’ servito a sviluppare ancora meglio il tuo modo di esibirti ed esprimerti? Faresti mai un musical in futuro, oltre a fare concerti e musica “pura”?”
Partendo dal musical, lo farei volentieri. Sarebbe una cosa che mi stuzzicherebbe, ma non ho avuto mai l’occasione di partecipare ad un musical. Per quanto riguarda il teatro, è una passione che mi sono portato avanti. Ho fatto sei anni di teatro, un’esperienza molto forte e molto bella e sicuramente mi è servita, anche banalmente, per esempio, per decidere come disporre gli strumenti sul palco, come riempire il palco quando ci sono sopra e sto cantando. Ci sono tutte queste piccole cose che anche in un live, in un concerto sono assolutamente importanti.
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