Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 prima delle vacanze abbiamo avuto l’onore di ospitare anche Marco Carta, trionfatore negli anni passati già nella nostra classifica, così come quest’anno con “Domeniche da Ikea”.
Il re della vostra classifica, Marco Carta, ci ha raccontato di come è nato il brano e questo ritorno al sound anni ’80 con anche la volontà in futuro di poter tornare anche a Sanremo, qualora lo richiamassero.
Ecco quello che ci ha raccontato Marco Carta:
“Diamo il benvenuto a Marco Carta, uno dei re della nostra Hit Chart Top 20 da anni che quest’anno è tornato con questo nuovo brano dalle influenze disco anni ‘80, che noi amiamo moltissimo. Come è nato il brano in collaborazione con Angemi?”
La collaborazione è nata casualmente ed in modo naturale, non forzata come purtroppo accade spesso anche nel mondo della musica. Ho conosciuto Angemi tramite amici di amici e gli avevo fatto sentire un brano che avevo scritto qualche mese prima del primo lockdown. Lui poi mi ha detto “che figata! Mi piacerebbe produrlo”, dato che già il provino aveva comunque un sound anni ’80 e dopo che l’ha prodotto direi che il brano suona in modo incredibile. E’ stato molto bello lavorare con lui. Un ottimo prodotto di qualità, una canzone con un ritmo scansonato che proprio in questo periodo, come dicevi tu prima, si è sempre alla ricerca di musica che ci faccia distrarre, ballare e svagare.
“L’Ikea del titolo ha un bellissimo significato simbolico: ovvero i percorsi obbligati che spesso ci costruiamo anche nelle nostre vite. E’ importante anche rompere questi schemi e farsi trasportare più dai sentimenti e dall’istinto secondo te?”
Sicuramente l’istinto spesso ci dà dei consigli che però tendiamo a non ascoltare, dato che siamo pieni di sovrastrutture, cercando di sopperire all’istinto con altre cose. Però effettivamente se ognuno di noi non avesse dato ascolto all’istinto almeno una volta nella sua vita non sarebbe com’è e nel posto in cui è oggi al 100%.
“Visto che siamo tutti nostalgici, qual è la cosa più anni ‘80 che ti manca e quella che sei contento sia tornata di moda (se c’è)?”
Tutto oggi parla di anni ’80: la moda, la musica, quell’atmosfera un po’ plastica, e proprio tutto questo parlare oggi di plastica probabilmente deriva da tutta la plastica che appunto ci sta tornando indietro dagli ’80. La cosa che mi piace di più che sia tornata di moda di quegli anni comunque sono le scarpe bianche da ginnastica basse, quelle basic. Peccato però che non possa tornare Michael J. Fox, che però potrebbe magari tornare con una macchina del tempo…
“Nella canzone dici “Non lo so quale sia La forza mia” e non possiamo non tornare indietro nel tempo quindi al 2009 anno in cui vincesti Sanremo proprio con “La forza mia”. Come sei cambiato da allora? Ti piacerebbe ritornare a Sanremo o è un capitolo chiuso?”
Non è assolutamente un capitolo chiuso, anzi decisamente aperto, nel senso che è una bellissima manifestazione e gradirei molto poterci tornare. Ovviamente ci vuole l’anno giusto, il brano giusto, tutta una serie di connessioni astrali giuste e oneste che ti permettano di andare lì al massimo della tua forza.
“Le cartine e i cartini ti seguono veramente da tantissimo tempo e anche noi siamo sempre stati invasi dal loro affetto e forza nelle votazione per la classifica e per messaggi di stima e ammirazione per te proprio in occasione di questa tua ospitata. Siete cresciuti insieme? Come li trovi oggi i tuoi fans?”
Questa relazione è diventata adolescente; sono praticamente quasi 13 anni che stiamo insieme, se fosse nato un bambino in quel momento quindi sarebbe ora un adolescente, molto bene (sorride). La nostra relazione, citando Vasco Rossi, è stabile, pulita e sincera e loro, come io, ci vogliamo molto bene. Abbiamo imparato a conoscerci: amano i miei gusti, i miei difetti, anche se non so come facciano, e conoscono anche ogni minima sfumatura, anche quando un sorriso può essere un po’ forzato, per non dispiacere gli altri o sviluppare problematiche.
Chi nasce sotto la stella di un talent show ha un velo di trasparenza in più: quando ho fatto io Amici venivi ripreso h 24, era un bordello, una sorta di Grande Fratello, quindi attraverso tutti quei mesi già hanno imparato a conoscermi, oltre ovviamente poi a tutti questi anni.
“Abbiamo anche delle domande da parte dei tuoi fans partiamo da Elylampu che ti chiede: “La canzone che più ti rappresenta e quella di un altro che avresti voluto cantare te?””
La canzone che più mi rappresenta delle mie è sicuramente “Una foto di me e di te”, uscita un anno e mezzo fa, che è quella più autobiografica e piena di sentimenti che abbia mai fatto. La canzone che avrei voluto cantare e fare è un super domandone, perché ne avrei volute cantare tantissime. Probabilmente però ti direi qualcosa di Lucio Dalla, per esempio “Attenti al lupo”, una roba divertente ma allo stesso tempo che ti insegni qualcosa. Oppure qualcosa di Venditti, che è stato il re degli anni ’80 e che stimo tantissimo.
“Al volo, Marco, ti facciamo un’ultima domanda giunta ora in diretta, Eleonora ti chiede in questi 13 anni di carriera quale sia il momento che ricordi con più gioia”
Mmmm… il momento che ricordo con più gioia è un momento che si è replicato per tante volte, quindi più di un momento: ogni volta che ho visto un’Arena piena, che ho passato due ore con i miei fans, che adesso sembrano momenti che non tornano più. Ricordo quelle estati caldi, incredibili, andando in giro con la band, alle volte anche in situazioni assurde, e poi salire sul palco, dopo una doccia al volo in albergo. Sembra così lontano adesso, ma torneranno.
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