La Hit Chart Top 20 è finalmente tornata in diretta, con la prima puntata dell’anno e con lei ha inaugurato anche il primo ospite del 2021: Vespro.
Il giovanissimo Vespro che ci ha raccontato la nascita del suo primo EP “Mediterraneo”, i “silenzi” dell’omonimo singolo e i tantissimi progetti futuri, pronti e non, da realizzare in balìa di questo 2021.
Ecco quello che ha raccontato ai nostri microfoni.
“Diamo il benvenuto al primo ospite del 2021: ciao Vespro! Parliamo del tuo primo EP “Mediterraneo” uscito a fine ottobre. Ti va di raccontarci il lavoro che c’è stato dietro e come hai scelto i brani da inserire?”
“Mediterraneo”, non per giocare con le parole, però è stato praticamente un’Odissea perché sarebbe dovuto uscire in primavera, avevamo tutto pronto giù da un po’, dovevamo fare soltanto le voci definitive, ma siamo stati sorpresi dall’emergenza sanitaria e quindi non è stato più possibile lavorare a stretto contatto. Abbiamo continuato semplicemente a lavorare a distanza sulle rifiniture, prima di poter concludere il tutto. Poi alla fine è arrivato in ottobre e siamo stati felici da un lato, almeno io, ma con l’amaro in bocca dall’altro perché speravo di poter concretizzare anche con un tour e con le date che comunque stavamo già organizzando.
E’ stato un po’ una botta, però nonostante tutto sono piuttosto contento di tutte le cose belle che mi sono successe. Il progetto, come si può sentire nelle canzoni, è un progetto molto sofferto perché parla di un periodo piuttosto buio della mia vita e vedermi ritornare, sebbene a distanza, un bel po’ d’amore dalle persone mi ha fatto stare meglio e mi ha proprio consolato, nonostante il periodo che stiamo vivendo.
“Tutto il progetto è stato lavorato in compagnia del produttore Omake. Com’è stato lavorare con Omake e come vi siete conosciuti?”
Noi abbiamo iniziato a lavorare insieme in realtà già dal 2018. Abbiamo chiuso anche i miei primi singoli del 2019, tutto ciò che ha preceduto “Mediterraneo”. Ci siamo conosciuti praticamente per caso, perché avevamo un amico in comune che ci ha messo in contatto e ci ha fatto conoscere, pensando che potesse nascere qualcosa ed effettivamente qualcosa poi è nata.
Mi sono trovato da subito molto bene a lavorare in studio con Francesco e ha saputo anche tirarmi fuori quel lato più melodico che avevo. Dato che venivo dal rap, facevo tutto da solo, mi producevo le basi da solo, avevo le mie idee. Invece scambiare opinioni, lavorare soprattutto in studio, lavorare con lui sugli ascolti, mi ha tirato fuori la faccia più R’n’B che non riuscivo a tirare da solo.
“I tuoi ascolti sono incentrati da sempre sull’R’n’B e Hip-Hop a cui ultimamente si sono uniti per questo lavoro il pop e la musica elettronica. Ma quali sono i tuoi modelli? I tuoi punti di riferimento musicali?”
Io cerco di ascoltare un bel po’ di musica di svariati generi. Non mi soffermo soltanto su quella cosa lì, ma mi piace andare a scoprire cose che mi sono meno familiari di altre. Ci sono sempre dei pilastri, degli artisti che mi porto dietro da un bel po’ di anni che sono assolutamente i miei preferiti. Ti direi sicuramente The Weeknd, Frank Ocean, Pino Daniele, Michael Jackson. Sono gli intoccabili.
“Vespro, tra poco ci andiamo ad ascoltare “Mediterraneo”. Come è nato questo brano e cosa rappresenta per te?”
Mi incupisce sempre un po’ parlarne perché è un brano molto triste. Voleva raccontare di una relazione che stava arrivando alla sua fine, al capolinea. Racconta di quei momenti di sospensione, di indecisione che ci sono alla fine di un rapporto. Ho voluto proprio raccontare i silenzi, le cose non dette, i pensieri non espressi. Ci sono tutte queste serie di immagini e tutto quel detto e non detto che ho voluto rendere poi attraverso la canzone e l’ho collegata proprio anche al fatto degli occhi (“Nei miei occhi hai il mare”) che sta significare in lacrime.
“Per questo 2021 cosa ti aspetti? Quali sono i progetti in ballo e in realtà in balìa degli eventi?”
Non mi sono mai fermato in realtà da quando è uscito “Mediterraneo” e ho già iniziato a scrivere delle cose nuove, a produrre dei bit nuovi. Stiamo già valutando con Omake le varie uscite, le varie sessioni da fare fisicamente insieme coordinandoci a distanza, però ci sono in ballo un po’ di canzoncine nuove che ho da fare ascoltare nei prossimi mesi.
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