Gennaio 2021 si conclude con un’altra ricca puntata della Hit Chart Top 20 nella quale abbiamo avuto il piacere di conoscere Denise Graziano ed ascoltare il suo singolo “Avaria”.
Denise Graziano ci ha raccontato il suo debutto in musica con il singolo “Avaria” ma anche come è nata la passione per il pianoforte, la lirica e la grande varietà di musica che ascolta nelle sue playlist.
Ecco quello che ci ha raccontato Denise Graziano:
“Ed è con noi Denise Graziano! Parliamo del tuo debutto in musica con “Avaria”, il tuo primo singolo uscito il 18 dicembre. Che emozione è stato sentirlo per la prima volta in radio?”
In realtà la prima volta in radio l’ho persa (sorride). E’ stato tragico, non riuscivo a connettermi, a trovare la radio. Tra l’altro la prima radio a trasmettere il mio brano è stata Radio TRC, la radio del mio paese che, appena hanno saputo avessi fatto un singolo, hanno voluto subito trasmetterlo. L’hanno accolto benissimo. La seconda volta ho fatto in modo di esserci e me lo sono goduto dall’inizio fino alla fine. Una gioia enorme
“Ti va di raccontarci come è nato il brano? E come mai hai scelto che “Avaria” diventasse il tuo primo singolo, qual è la sua forza secondo te?”
Io vengo da una formazione prettamente classica, sono un soprano, però la sera del mio compleanno, ovvero il 20 agosto, causa Covid, non ho potuto festeggiare con i miei amici e parenti. La sera, un po’ presa dalla malinconia, ho iniziato a scrivere quello che sentivo, ogni singola emozione, ricordando tutte le emozioni che avevo provato e vissuto l’anno prima a fine serata. E’ nato un po’ così, dal nulla. Quando mi sono resa conto di aver scritto un testo che mi piaceva davvero tanto, ho capito che volevo farne un pezzo. Mi sono affidata a Cantieri Sonori ed è nata “Avaria”.
“Tu hai studiato pianoforte e canto lirico prima poi di dirigerti sul mondo più pop: cosa ti porti dietro però dell’esperienza lirica oggi nel tuo attuale percorso?”
Ho iniziato pianoforte all’età di circa 5 anni. Non ricordo come era la mia vita prima di avere una strada musicale. Per quello che ricordo io la musica c’è sempre stata. Non ho assolutamente intenzione di lasciare né pianoforte né canto lirico, ma ho deciso di intraprendere le due strade contemporaneamente. La cosa che mi porto dietro di più è sicuramente tutta la mia formazione, la tecnica studiata, le esperienze vissute con le orchestre, l’emozione di studiare musica con ragazzi, vincere un concorso. E’ stato tutto bellissimo e lo porto con me.
“Tra gli autori del brano c’è anche Marco Canigiula che ha lavorato con tantissimi artisti da Annalisa, Emma Muscat e Alessandro Casillo. Com’è stato lavorare con lui? E quali sono quindi i tuoi artisti di riferimento?”
Lavorare con Marco è andare sul sicuro, è bravissimo. Sa trovare in ogni singola parola, anche se tu magari non l’hai espressa perfettamente, quell’idea; lui riesce a capirla, percepirla e scriverla in modo tale da trasmetterla in maniera perfetta. Credo che questo sia la chiave del suo grande successo che sta avendo tutt’ora. L’ho scelto proprio perché ho visto le collaborazioni con svariati artisti. La musica che ascolto è molto varia perché in famiglia abbiamo diversi gusti musicali, non potremmo essere più diversi.
Sin da quando sono piccola ho ascoltato Riccardo Cocciante con il mio papà e Gigi D’Alessio. Mia mamma invece è fissata con Michael Jackson, Whitney Houston e poi ci sono stata io che ho intrapreso un percorso nella musica classica e ho iniziato ad ascoltare i grandi autori classici come Verdi, Puccini. Ultimamente con mia sorella sto ascoltando anche un po’ di musica commerciale. Le mie playlist vanno dalla A alla Z di tutto ciò che comprende la musica.
“Starai sicuramente lavorando al tuo primo album. Cosa ci puoi svelare a riguardo? Cosa vorresti che la gente scoprisse di te attraverso la tua musica?”
Abbiamo iniziato già a scrivere un altro brano e stiamo aspettando il momento giusto per la pubblicazione. Questa è una news. Ogni volta che scrivo un pezzo, racconto una parte, un’emozione, un sentimento che vivo in un determinato periodo della mia vita. Sto cercando di raccontare me stessa e penso che sia un po’ ciò che ogni cantautore fa. Trasformare le sue emozioni in musica per trasmettere se stessi ad un pubblico che apprezzi, o almeno si spera, ciò che stai trasmettendo e soprattutto che si rispecchi nelle tue parole.
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