La giovanissima Giulia Ferraro è stata nostra ospite nella puntata della Hit Chart Top 20 partendo con il botto e la sua “Str**za”!
Giulia Ferraro, oltre a parlarci del suo primo singolo dal nome esplosivo, ci ha raccontato la passione per la musica, quali sono le sue influenze e i tanti progetti per il futuro.
Ecco quello che Giulia Ferraro ha raccontato ai nostri microfoni:
“Siamo in compagnia di Giulia Ferraro! A fine gennaio, il 29 precisamente, è uscito il tuo primo singolo dal titolo “Str**za”. Un inizio col botto! Come è nato questo brano?”
Questo brano parla di una storia che è un po’ in sospeso, in bilico tra la voglia di riconciliazione e allo stesso tempo c’è anche la rassegnazione a quella che si preannuncia essere una fine. In sostanza parla di questo atteggiamento di stronzaggine che spesso assumiamo nei rapporti, nelle relazioni e che il più delle volte si rivela essere soltanto un atteggiamento di difesa.
“Il titolo del brano però presenta due asterischi nella sua grafia, che cercano di nascondere come dici tu qualcosa di ovvio. Da cosa è dovuta questa scelta e come mai hai scelto proprio questo brano come tuo debutto?”
Per quanto riguarda gli asterischi il concetto è quello di rendere meno esplicito un qualcosa che in realtà lo è e rimanda al significato del brano. E’ una storia in sospeso, però alla fine dei conti, ci sono delle valide motivazioni verso la fine, un po’ girandoci intorno. Abbiamo scelto questo brano perché è un pezzo in cui crediamo, io e il mio produttore. Dovevamo presentarci e abbiamo deciso di farlo con qualcosa in cui crediamo al 100%, che mi rappresenta in tutto e per tutto. Il brano è nato chitarra e voce, ma successivamente gli abbiamo dato un nuovo abito.
“A 12 anni hai iniziato a suonare la chitarra, passione a cui hai unito anche quella del canto. Ma quali sono i modelli a cui ti ispiri? I tuoi artisti di riferimento?”
Io ascolto veramente tanta musica, anche di generi disparati e a volte anche lontani da quello che poi faccio io. Non ho propriamente un artista di riferimento. Se dovessi definirmi a livello di genere, probabilmente ti direi nel pop, nell’indie, ma che comunque cerca di essere contaminato.
“Nel 2018 partecipi al Premio Mia Martini nel quale arrivi terza con il brano “Il Silenzio”. Che ricordo hai di quell’esperienza?”
Innanzitutto mi porto nel cuore il bel gruppo che mi ha fatto compagnia, una delle cose più belle che ricordo. Il Premio Mia Martini mi ha dato la consapevolezza che avrei voluto fare questo poi nella mia vita perché ho calcato il palco “più importante” fino dall’ora e l’ho portato avanti fino ad adesso, convinta che il mio mestiere è la scelta giusta.
“Pur essendo giovanissima, tu hai intrapreso una carriera senza passare dai talent show. Qual è il tuo giudizio sui talent? Lo faresti in caso in futuro o non è proprio nelle tue corde?”
Un paio di anni fa in realtà ho fatto il casting per Amici. Non sono passata, ma è stata una bella esperienza. Come futuri percorsi non escludo nulla. Penso che il talent in sé sia una grandissima possibilità per farsi ascoltare nella maniera forse più veloce possibile. Ha un raggio d’azione molto importante. Ripeto non escludo nulla e ogni cosa è ben accetta.
Hai dei progetti live futuri o anche in streaming, vista la situazione problematica al momento?”
Il palco manca, anche se ad oggi posso aver fatto pochi concerti in totale; però l’esperienza di cantare live manca tantissimo. Speriamo che la situazione migliori, si sblocchi e vediamo cosa succede.
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