L’amicizia è la parola chiave dell’ultimo singolo di Dinosauro, che è stato uno degli ospiti della puntata della Hit Chart Top 20, presentando il singolo “Vivi”.
Dinosauro, oltre a raccontarci di come sia nato il brano, ha parlato dell’importanza per lui dell’amicizia, delle priorità nella musica e di tutti i suoi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Dinosauro:
“Diamo il benvenuto a Dinosauro! Siamo qui per parlare di “Vivi”, il tuo ultimo singolo uscito in collaborazione con Cane sulla Luna. Come è nato il brano e la collaborazione?”
Sul come e quando è nato sarei quasi obbligato a dire 12-13 anni fa quando ci siamo conosciuti e quando abbiamo deciso di fare musica insieme. Poi in realtà questo brano, questo featuring tra Nicola Pressi e me, Cane sulla Luna e Dinosauro, arriva adesso dopo aver fatto insieme un sacco di cose, tra cui una band dal nome Il branco estremamente rock. Siamo arrivati a questo momento con la voglia di scrivere una canzone per noi. Cambiare forma per trovare un modo nuovo di raccontarci. Ce la siamo vissuta con il massimo della sincerità e sono contento che arrivi come ultimo brano in questo percorso di Dinosauro.
“Un brano nato sull’amicizia e sull’idea di collaborazione come hai detto tu. Per questo che valore dai tu, all’amicizia? Tra l’amore e l’amicizia secondo te quale è il sentimento più forte?”
Io, in realtà, su questo non so se sono estremamente metafisico. Per me non c’è molta distinzione. L’amore è un sentimento gigante che è alla base di ogni relazione di coppia, ma non lo riesco a sentire diverso dal sentimento che ho per Nicola o per persone che reputo nella mia vita così importanti, compresi i genitori. E’ sicuramente una declinazione, ma è sempre il contesto che lo determina, con le sue mille sfumature. L’amore mi piace vederlo ancora con quel fil rouge che arriva a Dio, in qualche modo.
“Nella tua bio dici “la tua musica nasce dall’esigenza di trovare un antidoto all’estinzione intellettuale ed emotiva in corso”, un bellissimo concetto che credo spieghi anche il tuo nome d’arte. Ma ci vuoi raccontare meglio come è nata anche la tua passione per la musica?”
La passione per la musica inizia un sacco di anni fa, dal pianoforte prima di tutto. Poi da band punk hardcore, fino a Il branco che ci ha fatto fare un sacco di esperienza e situazioni importanti. La musica nasce sotto tanti punti di vista e in forme diverse. Io suono i sintonizzatori, è quello il mio strumento, nonostante abbia iniziato con il pianoforte, però in realtà la più grande urgenza che sento di avere è che bisogna darsi delle priorità perché è brutto provare a fare tutto.
L’urgenza, la mia priorità, è la scrittura. Sono disposto a mettere la musica a disposizione di quello che voglio scrivere. E’ stato sempre così, anche negli altri progetti, anche se non li cantavo.
“”Vivi” come hai detto è il quinto capitolo e conclusivo del tuo progetto musicale partito a maggio dell’anno scorso. Per il futuro cosa ci dobbiamo aspettare?”
C’è sicuramente una canzone in cantiere fatta ancora di collaborazione che sarà slegata da ogni logica discografica, però, sì, in realtà sto lavorando a un disco. E’ una questione di tempo, non so se uscirà il prima il disco di Dinosauro o il disco con il Il branco. Io improvviso tantissimo. Le canzoni le facciamo, ma come vedete anche voi che siete parte integrante del mercato musicale, è veramente difficile se non sei prodotto, se non sei in un mercato che regge, è molto difficile fare programmi. Per fortuna le canzoni le continuiamo a fare, ognuno ha il suo equilibrio e poi vediamo come escono.
“Hai collaborato anche con Le Larve per il suo brano “Musicaeroplano” e lui ha restituito il favore producendo il tuo “Peccato”. Come è stato lavorare con Le Larve e pensavi sarebbe riuscito ad arrivare tra i finalisti delle Nuove Proposte?”
Io e Jacopo Castagna, in arte Le Larve, viviamo insieme e per questo abbiamo fatto anche altre cose insieme. Vengono fuori quelle che vanno un po’ più avanti. Avevamo scritto questa canzone insieme: lui è prodotto da Universal e Matilde dischi che fanno questo lavoro quindi conoscono quelle dinamiche e a una certa sapevano che poteva andare bene e più avanti.
Non ci aspettavamo l’Ariston, però come tutti abbiamo sognato perché poi alla fine quello che è arrivato a noi è quello che è arrivato esattamente a tutti. Io vedendolo da casa in diretta, lo scoprivo con lui. Anche la serietà di certi contesti alla fine arrivano e si crea un’atmosfera sempre positiva, i ragazzi che sono passati sono amici. La musica ce la viviamo così, va bene un po’ tutto finché si fa. L’unica missione è farla.
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