Sanremo 2021: la video intervista a Madame tra il primo album e la maturità.

Madame

In occasione dell’uscita del suo primo album intitolato semplicemente “Madame” abbiamo avuto l’occasione di intervistare, nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, la più giovane artista in gara tra i Big di questo Sanremo 2021 con il brano “Voce”.

Oltre a parlare della sua prima volta all’Ariston, con Madame abbiamo chiacchierato anche delle collaborazioni presenti nell’album, delle reazioni positive ricevute dal pubblico e anche della situazione scolastica italiana.

Madame
La cover ufficiale del primo album di Madame che include anche il singolo portato a Sanremo “Voce”

Ecco quello che Madame ha raccontato nella nostra video intervista (che trovate più sotto):

“Siamo in compagnia di Madame! Allora vogliamo subito iniziare a chiacchierare con te di questo Sanremo 2021. Un Sanremo, seppur particolare, che per te è iniziato benissimo con la meravigliosa copertina di ‘Rolling Stone’, dove eri in primissima pagina, il Premio Sergio Bardotti per il testo di “Voce” e ottavo posto finale. Qual è il bilancio finale di questo Sanremo?”

Bè allora, ti dico più che i risultati, che valgono più per gli altri che per me, in quanto hanno più una valenza come quando il professore ti dà il voto, ma l’importante è quello che ti resta di quello che hai studiato, devo dire che Sanremo è stata un’esperienza unica. E’ stata bellissima nonostante io non l’abbia vissuta a pieno vista l’assenza di pubblico, della gente, dei locali. Ero in questa casetta con mia madre, il mio cane e i miei collaboratori, che adoro tutti, e dove poi mi hanno raggiunto i miei amici; è stato veramente magico. Abbiamo riso, pianto ci siamo divertiti è stato veramente qualcosa di stupendo; non ho un ricordo negativo legato a Sanremo.

“Un Sanremo familiare possiamo dire visto che sei stata veramente accolta dalla famiglia. Ma diamo voce a “Voce”, brano che hai portato in gara, e che tra l’altro sta avendo tantissimo successo dato che è arrivata terza su iTunes da settimane. Come mai hai deciso proprio questo pezzo in questo Sanremo così particolare? Qual è stata la molla?”

Guarda in realtà io non ho deciso questo pezzo per Sanremo; ho deciso Sanremo per questo pezzo, nel senso che ho sempre creduto molto in “Voce” e ho sempre pensato che avrebbe dato i suoi frutti e avrebbe potuto aiutare qualcuno. Ha aiutato molte persone perché comunque abbiamo fatto molti primi posti anche su Spotify, quindi è stato tutto giusto poi per il il disco, che mi immagino mi avreste chiesto dopo.

“Voce” diciamo che è proprio un grido, quasi di aiuto: il mio obiettivo era che ci si rispecchiassero più presone possibili, di tutte le età, tutti i miei simili, e devo dire sono riuscita anche lì. Molti ragazzi della mia età che mi scrivono che i miei genitori ti seguono più di me quindi è tutto molto bello. “Voce” è una bella richiesta di aiuto anche a se stessi, una ricerca di identità. 

Madame
“E’ stato un insieme di emozioni realizzare il mio primo album, impreziosito da tante collaborazioni che sono venute naturalmente da sé” ha detto Madame

“Appunto “Voce” fa parte di questo tuo primo lavoro, il tuo primo album “Madame” che è uscito il 19 di marzo. Davvero molto bello, molto internazionale secondo me sia come scrittura che come mood musicale. Ci sono anche tante collaborazioni e volevo chiederti come è stato lavorare al tuo primo lavoro discografico e con tutti questi grandi artisti da Fabri Fibra, a Gaia, ai Pinguini Tattici Nucleari, per citarne solo alcuni…”

Parto dalle collaborazioni dicendoti che ho lavorato prettamente a distanza, tranne che con i Pinguini Tattici Nucleari con cui ho proprio fatto il pezzo da zero in studio e Fibra con il quale ci siamo visti tipo due giorni prima che io mandassi la strofa; non è che abbiamo lavorato insieme ma gli ho mandato il pezzo. Ed è successo così un po’ con tutti gli altri perché ovviamente non c’è stata la possibilità di trovarsi e neanche il tempo; ho scelto di fare molte collaborazioni perché appunto mi andava in quel momento lì.

Il disco è una somma di tutto quello è successo a livello musicale, in studio, negli ultimi due anni, quindi c’erano alcuni pezzi in cui dicevo ‘cazzo forse qui manca qualcosa che io non riesco a dire, e voglio farla dire a qualcun altro!’. Così nascono le collaborazioni: dalla canzone poi io scelgo chi metterci dentro, come ho fatto con Sanremo; parto dalla canzone e scelgo dove metterla, però tutto appunto parte da una scelta molto istintiva. E poi l’altra domanda era che non la ricordo…

“Un po’ ce l’hai anche detto… Com’è stato lavorare appunto al primo album, insomma qual è stata l’emozione?”

Molto bello. Poi ovviamente è impossibile descriverti un’emozione per tutto il disco perché appunto sono due anni di lavoro, perché sono giornate in studio tutti i giorni e molti pezzi sono stati scartati e verranno usati poi. C’è stata una bella selezione: è stato ovviamente un covo di emozioni di tantissime emozioni dalla più bella alla più brutta. “Madame” è un album molto introspettivo, un album che parla molto di me. E’ sempre facile e difficile parlare di se stessi.

“Il periodo storico che stiamo vivendo è molto complicato e molto difficile soprattutto per i Lavoratori dello Spettacolo. Se tu dovessi scegliere una frase in “Voce” da dedicare a loro, quale sceglieresti?”

Ma devo essere positiva o devo essere realista? 

“Quella che più ti rappresenta, anche realista va bene…”

Raga… io dedicherei un “dove sei finita amore”. Se devo essere invece positiva vi dico “ti ho cercato in ogni dove ma bastava guardarsi dentro più che attorno”: nel momento in cui fuori va male occuparsi di stare bene dentro in qualche modo è importante e difficilissimo, complicatissimo, perché noi viviamo a contatto con il mondo, ma bisogna sfruttare questo periodo per quanto si possa per far fruttare qualcosa di personale, di più intimo, di più bello, di più vero. Poi, come i lavoratori dello spettacolo, anche tantissime altre persone stanno veramente soffrendo e io mi sento un po’, come dire, fortunata; non saprei esattamente cosa dire mi sento quasi in imbarazzo davanti a questa situazione.

Madame
“Io ho un piede nel mondo del lavoro e un piede nel mondo della scuola e noto che il mondo del lavoro va avanti molto veloce mentre quello della scuola sembra quasi che indietreggi.” ha raccontato Madame riguardo alla scelta della cover di Sanremo 2021

“Però come dicevi tu ci sono tante categorie che stanno soffrendo, tra cui la scuola. Tu tra l’altro quest’anno dovrai fare la maturità e la stessa scuola è entrata nella tua cover di “Prisencolinensinainciusol” di Adriano Celentano. Come hai scelto questo brano di Adriano e tutta la messa in scena appunto per l’Ariston?”

In realtà la messa in scena non è farina del mio sacco, ma la citazione di uno spettacolo che Celentano aveva fatto su RaiUno, mi pare, con la Mori ed altre ragazze. Nicoletta, che lavora con me, mi ha mandato questo video mentre appunto stavamo scegliendo la cover: c’era “Lamette”, c’era “La Ballata dell’amore cieco”, perché io sempre leggerissima (sorride); e quindi Nicoletta praticamente ha detto ‘guarda questo video un attimo’. L’ho guardato, mi sono commossa e ho detto ‘voglio fare esattamente questo’. Non ho portato nessuno altro artista al duetto perché volevo farmelo io.

Mi sono portata due miei amici, la mia migliore amica che è stata anche la mia compagna di classe fino a quando non ho cambiato scuola; poi un altro mio amico che ho conosciuto, anche lui super attivista che lavora con i bambini e fa le missioni umanitarie quindi ha molto a cuore il tema in discussione, e poi dei ballerini. Mi ha aiutata Tommassini e quindi abbiamo fatto tutto questo siparietto per dare alla fine voce anche a un argomento che secondo me è troppo poco analizzato.

Ora non voglio mettermi a parlare di DAD o cose così perché sinceramente nemmeno io avrei chiaramente idea di come si potrebbe trovare una soluzione per la scuola, però in generale se devo parlare della scuola in generale, facendo finta che il covid non esista, dico che siamo molto indietro. Io ho un piede nel mondo del lavoro e un piede nel mondo della scuola e noto che il mondo del lavoro va avanti molto veloce mentre quello della scuola sembra quasi che indietreggi.

Volevo semplicemente parlare di questo e parlare dalla parte di genitori, alunni, insegnanti, tutti. Poi ovvio che ci sono anche casi eccezionali di alunni, insegnanti e genitori, però di base io non darei la colpa a nessuno più che altro ad una questione di sistema.