Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo avuto nostro ospite David Blank che ci ha presentato il suo nuovo singolo “Everything”.
David Blank ci ha raccontato come è nato tutto il suo nuovo EP “Exhale”, ma ci ha parlato anche delle tante emozioni provate durante la sua realizzazione e dei tantissimi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato David Blank:
“Diamo il benvenuto a David Blank! A fine aprile hai pubblicato il tuo EP dal titolo “Exhale”, ovvero ‘espirare’. Cosa ti ha trattenuto fino ad oggi dal pubblicare un tuo nuovo lavoro?”
Tanta ansia; non ero totalmente sicuro di me. Ovviamente ogni passo che facessi, ogni canzone, ogni nota che facessi mi faceva sentire o inadeguato o non era abbastanza buona o non era a livello giusto, quindi ogni volta rimandavo. Ad un certo punto mi sono detto “Lo faccio, mi butto”. Mi sono reso conto che era più paura che perfezionismo.
“Nell’ultimo anno però hai avuto anche grandi soddisfazioni come cantare “Vero amore”, colonna sonora del lungometraggio di animazione, vincitore del premio Oscar “Soul”. Che esperienza è stata lavorare per un cartoon Disney?”
E’ stato un sogno. E’ una cosa che ancora tutt’ora mi sembra surreale: i film della Disney non hanno tempo, una volta che escono sono per sempre. Sentire la mia voce in un contesto del genere, soprattutto sui film della Disney con cui sono cresciuto, è stato veramente emozionante. Quando mi hanno chiamato per farlo mi sono emozionato tantissimo. Ho chiamato mia sorella piangendo e non capiva cosa stesse succedendo perché non è abituata a sentirmi piangere.
“Il brano che tra poco ci andiamo ad ascoltare è “Everything”, la traccia numero tre del tuo lavoro. Ti va di raccontarci di com’è nato il singolo? Che è cantato anche in tre lingue diverse con un contributo di tua mamma…”
Volevo sperimentare. Il mio sogno è sempre stato quello di poter mischiare le tre lingue che parlo. Volevo poter cantare nelle lingue con cui parlo con la mia famiglia ed è per questo che ho messo anche mia mamma nel pezzo perché, ovviamente, lei è il capo di tutto ciò. Da quando siamo piccoli ci parla in tutte e tre le lingue. Le parlo tutte e tre, penso nelle tre lingue ed era arrivato il momento di esprimermi in tutte e tre anche nel canto; mi rappresentano e ci tenevo davvero tanto. Per essere precisi sono tre lingue e mezzo. C’è un inglese che si chiama “pidgin english” che si parla in Nigeria ed è un inglese un po’ “slengato”.
“Hai seguito l’Eurovision Song Contest? Cosa ne pensi dei Maneskin o di Mahmood, con il quale sappiamo hai fatto anche delle dirette su Instagram?”
I Maneskin sono stati spettacolari. Quest’anno ho seguito molto bene l’Eurovision e ho pensato sin da subito, come nell’anno di Mahmood, che potevamo vincere. Vittoria meritatissima perché sono dei mostri da palcoscenico ed è quello che serve all’Eurovision. Quando vai lì devi fare spettacolo. Quando dovevo presentare il mio EP, ho chiamato Mahmood su Instagram per fare una conversazione velocissima e pubblicizzarlo un po’ e lui è stato super disponibile anche perché era in mezzo alla sua preparazione promo del suo ultimo singolo e non era scontato potesse concedermi del tempo.
“Capitolo live: stai pensando o organizzando qualcosa per quest’estate per riuscire a portare, in sicurezza, il tuo lavoro in giro con un live?”
Assolutamente! Uno dei motivi per cui faccio il lavoro che faccio è per salire sul palco. Quando sono lì è tutta un’altra storia. Non sono un fan dello stare in studio e cantare i pezzi. Quando canto dal vivo il mood è completamente diverso. Ci stiamo già muovendo per fare delle cose e posso solo dire stay tuned.
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