Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo parlato con Angelica dei chiamamifaro in occasione dell’uscita del nuovo brano “Bistrot”.
Con i chiamamifaro abbiamo parlato del loro ultimo singolo, del grande successo streaming, delle collaborazioni con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari e di quelle future e di come proseguirà la loro carriera.
Ecco quello che Angelica dei chiamamifaro ci ha raccontato:
“Siamo in compagnia di chiamamifaro che il 30 aprile ha rilasciato il suo nuovo singolo “Bistrot”, dopo il grande successo dei tre singoli precedenti e da più di due milioni di streaming e views. Ti va di raccontarci com’è nato il brano e quale è stata la prima reazione a questo successo?”
Il brano nasce in realtà da un’idea di Alessandro che è il mio chitarrista nonché coautore di diversi pezzi. Un giorno è arrivato con questo giro di accordi di pianoforte e una linea melodica. Abbiamo lavorato a questo pezzo insieme che è uscito in maniera molto naturale. Di solito ci mettiamo dei mesi per scrivere i testi delle canzoni. Questo stranamente è venuto abbastanza in fretta ed è un po’ buffo.
Molte persone pensano sia la solita canzone d’amore: in realtà a me piace questa interpretazione perché una volta che il pezzo è uscito non è più tuo, ma è di chi l’ascolta. Diciamo però che inizialmente è stato pensato per un amico in difficoltà al quale si vuole un po’ ricordare che c’è una vita che lo aspetta fuori da questo ‘Bistrot’. Soprattutto dopo un anno del genere, così difficile; penso che un po’ tutti abbiamo bisogno di sentircelo dire. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dia un po’ di fiducia.
“chiamamifaro è composto da Angelica Gori, giovanissima tra l’altro, e Alessandro Belotti. Da cosa deriva il tuo nome d’arte e come nasce la collaborazione?”
Io e Alessandro ci siamo conosciuti al liceo. Siamo entrambi bergamaschi, abbiamo fatto le stesse scuole. Io sapevo che lui suonava la chitarra, lui sapeva che io cantavo. Una volta ci siamo incontrati per suonare e mi aveva attaccato un pippozzo su degli assoli di chitarra di un chitarrista jazz iraniano, una roba che non si poteva sentire. Da lì non ci siamo sentiti per sei mesi. Dopo ha deciso che poteva essere anche simpatico e abbiamo iniziato a lavorare insieme.
Dai primi investimenti per produrre ai primi pezzi inizialmente in inglese, poi lui mi ha spinto a scrivere in italiano e meno male che l’ha fatto perché sono molto felice di dove siamo e speriamo di continuare a far bene. Per quanto riguarda il nome in casa mia e tutti gli amici stretti mi chiamano Gigi e questa cosa dei nomi maschili sulle donne mi piace molto. ChiamamiGigi era un po’ brutto e quindi ho puntato sul faro perché è un posto mio del cuore e poi perché la musica ha avuto sempre questo ruolo nelle nostre vite. Quello di evitare che ci andassimo a schiantare e di illuminare.
“”Bistrot”, come “Pasta Rossa” e “Domenica”, ha la direzione artistica di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari. Come nasce la vostra collaborazione e con chi altro ti piacerebbe collaborare?”
Nasce un po’ per caso. Lui è bergamasco come noi, avevamo alcuni amici in comune e ce lo siamo trovato davanti una sera ad un festival. Alessandro mi ha letteralmente spinto addosso a Riccardo perché io ovviamente non avevo il coraggio di parlargli e invece poi alla fine abbiamo chiacchierato un po’ e gli abbiamo mandato le nostre canzoni per avere un suo parere. Le canzoni gli sono piaciute e così abbiamo cominciato a lavorare insieme in studio alla produzione ed è rimasto questo rapporto innanzitutto di amicizia e poi anche lavorativo. Mi piacerebbe collaborare anche con tha Supreme per cambiare un po’ aria. Sono molto fan di quel mondo lì.
“L’11 giugno uscirà il vostro primo Ep. Quale è il mood che troveremo all’interno? C’è un filo conduttore tra i vostri brani?”
Non so bene che cosa posso dire, a parte che nei prossimi giorni spoileriamo cose in maniera più ufficiale. Ci sono dei pezzi molto ritmati, molto da ballare, felici perché abbiamo voglia di cose allegre in questo periodo. Abbiamo tenuto l’idea di produzione di “Bistrot”, quindi una produzione molto minimal, super suonata, da concerto visto che ne abbiamo voglia e speriamo di poterlo portare un po’ in giro questa estate.
“Il futuro è ancora incerto al momento, ma tu come lo stai affrontando a livello musicale? State preparando dei live per promuovere l’EP?”
Si ci stiamo preparando. Sono infatti appena tornata dalle prove. Intanto il 18 giugno apriremo il concerto di Ariete a Bergamo e poi qualcosina ci sarà.
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