I Cara Calma sono stati ospiti nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 di Maggio, in attesa di tante sorprese per questa estate, per parlarci del loro nuovissimo singolo “Altalene”.
Con Cesare dei Cara Calma abbiamo parlato del loro ultimo singolo, del loro percorso musicale e delle loro influenze musicali, oltre a quello che rappresenta per loro la musica e della situazione di un’intera generazione con molte problematiche indipendenti dalla loro volontà.
Ecco quello che ci ha raccontato Cesare dei Cara Calma:
“Siamo in compagnia di Cesare dei Cara Calma, che oggi ci presenta “Altalene”, il nuovo brano uscito il 23 aprile. Che in qualche modo dipinge la situazione di un’intera generazione. Ce lo vuoi raccontare?”
L’abbiamo scritto come se fosse un inno generazionale. L’intera “Altalene” potrebbe essere racchiusa in una frase del ritornello quando dice “Ti dico che va tutto bene / anche se cado a pezzi”, che sottolinea quando le persone cercando di mostrarsi al meglio con tutti, anche se dento sono tormentate da milioni di problemi perché la società vuole che tutti siano sempre al top, al meglio, costringendo poi le persone anche a non chiedere mai aiuto in caso di bisogno.
“La musica e l’arte in generale è una continua ‘altalena’ di sensazioni e momenti up & down. In questa altalena vorticosa, c’è stato mai un momento che avete pensato di mollare?”
Sicuramente sì (sorride), soprattutto in questo periodo che credo non sia stato facile per nessuno e a maggior ragione per una band che non poteva trovarsi in sala a suonare, creando nuovi pezzi; è stato molto difficile andare avanti. L’abbiamo pensato qualche volta un po’ tutti, ma alla fine siamo rimasti indubbiamente compatti verso l’obbiettivo, senza mollare mai.
“Il videoclip è molto bello ed arriva con un messaggio forte anche a sottolineare il crescendo del brano. Com’è nata l’idea del videoclip?”
L’idea del videoclip è venuta in mente alla nostra fotografa e videomaker Valentina Cipriani, che saluto e ringrazio molto. La sua idea era quella di descrivere questa situazione di continuo malessere interiore e credo che l’attore sia riuscito benissimo a far passare questo messaggio. Valentina è una straordinaria fotografa e sta diventando una videomaker eccezionale.
“Nel brano parlate anche dei “locali in cui tutte le notte provo ad annegare”. E’ più di un anno e mezzo che la musica dal vivo e i live in generale sono fermi. Quanto vi manca suonare dal vivo e come state cercando di ripartire con i live?”
La domanda cade a pennello, perché abbiamo appena finito di fare il primo live in partenza per quest’estate. Eravamo qui in casa, a Brescia, alla Latteria Molloy, con questa strana formula del doppio orario, a causa del limite di posti per la pandemia e tutelare la salute delle persone. Sono state però entrambe sold out ed è stato bellissimo; ci mancava molto e siamo contenti di essere tornati a suonare dal vivo. Un tour è in lavorazione: abbiamo annunciato già un paio di date con la prima al Magnolia l’8 luglio insieme ai Ministri, mentre il 10 saremo a Varese con i Bastard Sons Of Dioniso.
“Il vostro primo album è stato prodotto da Karim Qqru dei The Zen Circus ed avete aperto anche i concerti tra gli altri di Fast Animals and Slow Kids, Ministri e Omar Pedrini. Con chi vi piacerebbe collaborare in futuro? E cosa ci potete anticipare sul nuovo album invece?”
Sicuramente stiamo lavorando all’album, soprattutto durante la quarantena, quando abbiamo scritto davvero tanto, parte fondamentale tra l’altro per chi vuole fare musica e che ci mantiene vivi come band. “Altalene” è prodotto insieme a Divi dei Ministri, che ci ha accompagnato anche nella prima data a Brescia, è stato davvero spettacolare. L’album è in costruzione e spero che veda la luce presto perché non vedo l’ora di uscire con roba fresca e nuova e magari passeremo anche da Roma, qualcosa bolle in pentola.
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