Una notizia che è arrivata come un fulmine a ciel sereno: Raffaella Carrà è morta quest’oggi, 5 luglio 2021, dopo una lunga malattia a 78 anni compiuti lo scorso 18 giugno.
Non c’è dubbio che Raffaella Carrà è stata e sarà per sempre l’icona e la regina della televisione italiana, conosciuta a livello mondiale e venerata, come giusto che sia, come una grande innovatrice e artista.
Showgirl a tutto tondo, cantante, presentatrice e attrice è stata una grandissima artista, amata da tutti, dai numerosi fan sparsi in tutto il mondo a tutti i suoi colleghi ed artisti che in questi minuti stanno riversando su tutti i social.
Grande professionista, ma soprattutto grande persona che lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo odierno. Era tornata qualche anno fa su RaiTre con il programma “A raccontare comincia tu”, nel quale a tu per tu intervistava diversi artisti in una chiacchierata confidenziale e che sarebbe dovuto tornare nella nuova stagione dei programmi Rai 2021/2022.
Per lungo tempo legata al regista televisivo e coreografo Sergio Japino, è stato proprio quest’ultimo ad annunciare la scomparsa della showgirl con queste parole: “Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Non aveva avuto figli, ma nel tempo era riuscita a costruire una fitta rete d’amore grazie anche ai 150mila bambini fatti adottare a distanza grazie ad “Amore”, il programma al quale era più legata.
Tanti i programmi di successo condotti da Raffaella Carrà da “Milleluci” con Mina al celebre “Carramba! Che sorpresa”; da “Fantastico” ai più recenti “The Voice of Italy” fino al ritorno nel 2011 al commento dell’Eurovision Song Contest, quando l’Italia dopo il 1997 l’Italia rientrò in gara, e che qualcuno auspicava anche potesse condurre l’edizione 2022 dopo la vittoria dei Maneskin.
Non solo televisione nella carriera di Raffaella, ma anche tanta musica con hit intramontabili e indimenticabili, dal famoso “Tuca Tuca”, che tanto sconvolse la cultura e la società del tempo, a “Rumore”, da “A far l’amore comincia tu”, remixato qualche anno fa da Bon Sinclair, a “Ballo ballo”, “Rosso”, “Felicità tà tà” e “Ma che musica maestro”.
Unica anche la sua conduzione del Festival di Sanremo, vent’anni fa nel 2001, quando fu la seconda donna, dopo Loretta Goggi, a condurre Sanremo in un’edizione non semplice a livello di ascolti e polemiche, ma che ci ha regalato nei primi due posti due canzoni incredibili come Elisa, che vinse con “Luce (Tramonti a Nord-Est)”, e Giorgia con “Di sole e d’azzurro”.
Ha lavorato davvero con tutti i più grandi da Alberto Sordi a Corrado, da Mina a Roberto Benigni regalando tanti sorrisi e risate e un’energia incredibile con il suo caschetto biondo platino. La sua ultima apparizione è nel film “Ballo ballo”, realizzato in Spagna, che usando i suoi grandi successi, ha voluto omaggiare la sua carriera incredibile e il suo essere davvero una grande innovatrice.
E proprio in Spagna, a Madrid, ricordo di quando, dentro un locale insieme agli amici e colleghi di Radioluiss, iniziano a mandare in diffusione alcuni brani della Raffa nazionale, in versione spagnola e noi tutti contenti iniziamo a cantare. Così arrivano dei ragazzi spagnoli che ci dicono “Ah, anche voi conoscete la nostra Raffaella Carrà?” al ché noi sorridendo e un po’ divertiti rispondiamo “Semmai la nostra Raffaella Carrà, con tutto il rispetto”. Ma loro insistevano e continuavano ad intitolarsi la nazionalità di Raffaella Maria Roberta Pelloni, perché tutti in effetti volevano essere figli di Raffaella Carrà.