La donna che ha vinto di più nella storia di Sanremo torna in gara: a 82 anni con una carica da fare invidia a tutti, Iva Zanicchi è tornata in gara a Sanremo 2022 con il brano “Voglio amarti”.
Un brano classico e assolutamente adatto alla storia della tre volte vincitrice di Sanremo, Iva Zanicchi che per stile ed eleganza ha regalato un Festival pieno di emozioni a dimostrazione del suo grande talento.
Dopo qualche anno lontana dalla musica, Iva Zanicchi è tornata alla sua passione, al suo lavoro primario: “Sembro docile e carina, ma se mi viene in mente qualcosa non mi ferma più nessuno e la devo fare. Così la parentesi in politica per sei anni mi ha allontanato dalla musica, perché non riuscivo a conciliare un’attività con l’altra. Non me ne pento però, così come i 12 anni di ‘Ok, il prezzo è giusto!’, format talmente forte che annullava tutto il resto.”
Secondo Iva Zanicchi “un artista non dovrebbe mai fare certi errori, ma sono testarda ed amo farmi trasportare dalle cose che mi appassionano. Così quando ho sentito che c’era nell’aria la possibilità di essere chiamata a Sanremo da Amadeus, gli ho detto o in gara o non voglio venire solo per fare l’ospite. Perché Sanremo è una vetrina incredibile.”
Il brano che porta in gara Iva, “Voglio amarti” è una canzone d’amore, ma non erotica: una canzone d’amore senza confine, che ogni innamorato può dedicare alla persona a cui si vuole dichiarare. “E’ un brano scritto da Italo Ianne già 30 anni fa e sul quale ha poi messo le mani Celso Valli. Dopo “Io amo” di Fausto Leali, Ianne scrisse questa canzone per me e dice di avermela proposta ma io non me la ricordo. E’ tornata in vita di nuovo questa cassetta nel quale c’era la demo che mi è stata inviata quest’estate.”
Qualcuno ha detto che il brano in gara fosse molto classico ma Iva ha sottolineato che “credo molto nella canzone, classica forse ma che spero possa durare nel tempo. Qualcuno ha detto che l’arrangiamento di Celso Valli sia polveroso e non capisco perché se arrangia me lo è, mentre se lo fa a Vasco Rossi no. Credo ci sia un po’ di pregiudizio nei miei confronti, ma molto appagata dalla prima standing ovation.”
Ripercorrendo invece le sue dieci partecipazione a Sanremo, Iva Zanicchi ha voluto ricordare “Il primo Festival, nel quale arrivavo piena di speranze, come rivelazione dell’anno ma ero completamente terrorizzata, chiedendo autografi a tutti gli artisti famosi che io seguivo. Avevo talmente tanta ansia che entrata in scena non sentii la musica, pensando poi di aver cantato senza musica, per un ostracismo dell’orchestra nei miei confronti.”
Tre sono state le vittoria di Iva Zanicchi a Sanremo, risultando la donna ad oggi che ha vinto il Festival per più volte, nel 1967, nel 1969 e nel 1974: “Su ‘Zingara’ con Bobby Solo, non avevo dubbi, perché già dalle prime note la prima esibizione vidi il pubblico impazzire e dissi proprio a Bobby che avremmo avuto chance; era melodica ed avrebbe funzionato. Nella prima io venivo dal blues e tentennavo un po’ ma Claudio Villa è una pagina classica cantata in tutto il mondo. Fu un festival tristissimo perché morì Tenco e ricordo di aver goduto della vittoria solo dopo tempo.”
Nelle sue dieci partecipazioni però c’è una volta nella quale avrebbe voluto vincere e non si è realizzata: “Avrei voluto vincere con ‘L’arca di Noè’ ma non per me, ma perché Sergio Endrigo lo avrebbe meritato. La critica disse che era una canzone da Zecchino D’Oro mentre invece avrebbe meritato tanto di più, pur essendo arrivati alla fine terzi.” Ma anche nella serata delle cover l’empatica Iva ha deciso di omaggiare una sua grande amica Milva, scomparsa recentemente e il grande Don Backy con il brano “Canzone”, in primis per l’amicizia ma anche perché era la cantante preferita da sua madre.
Uscirà poi l’11 Febbraio “Gargana”, il nuovo album di Iva Zanicchi, che avrà al suo interno sei inediti e delle cover non troppo conosciute: “Il titolo deriva dal fatto che da piccolina, le amiche di mia madre dicevano ‘ma che gargana ha sua figlia!’ che in dialetto vuol dire una grande voce ed ho voluto omaggiare quel periodo con questo titolo. L’emozione di salire nuovamente sul palco è stata incredibile, perché se sei concentrata emani quello che hai e ti ritorna altrettanto ed ho sperato fino all’ultimo di vedere un Ariston super pieno di gente. Sono contenta assolutamente di aver vissuto tutto questo.”
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