Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stata nostra ospite Veralibera, che ci ha raccontato del suo ultimo singolo “Pioggialacrime”.
Oltre a parlare del brano, con Veralibera abbiamo parlato di quali siano le sue influenze musicali, della collaborazione con Fracasso, di come è nato il suo nome d’arte e di quali saranno i progetti futuri, anche esitivi.
Ecco quello che Veralibera ci ha raccontato durante l’intervista:
“Siamo in compagnia di Veralibera per parlare del suo singolo “Pioggialacrime”, il tuo brano di debutto, prodotto da un altro nostro ospite Fracasso. Ti va di raccontarci come è nato il brano?”
Questo brano è nato circa due anni fa, ma abbiamo lavorato molto per dargli una veste adatta, iniziando a lavorare con un nuovo team di produttori e sound designer. “Pioggialacrime” parla della dipendenza affettiva, cercando di uscire da una relazione non sempre positiva per chi la sta vivendo e del coraggio che poi serve per andare avanti. Ho voluto chiudere il brano con una nota di positività: le lacrime infatti citate nei ritornelli precedenti, diventano ‘solo pioggia’, e quindi la speranza concreta di essere riuscita ad andare avanti, superando un momento impegnativo e complicato della propria vita.
“Influenze molto internazionali per questo brano e quindi volevamo sapere quali erano i tuoi artisti preferiti, quelli da cui hai preso ispirazione…”
Ascolto veramente di tutto, ma il mondo che mi affascina di più sono i cantanti con voci più eteree che si affiancano a suoni di musica più elettronica, come Aurora, cantante elfica sia per immagine che proprio a livello musicale, e che è la direzione verso la quale vorrei andare anche io con il mio progetto musicale. Ma ascolto anche tanto pop, jazz e tanti altri mondi; è importante avere uno sguardo molto ampio sui generi e poi magari riuscire a reinterpretare tutto quello che ti colpisce nel tuo mondo.
“Siamo curiosi anche con te chiaramente di scoprire il tuo nome d’arte Veralibera da cosa derivi, che se non sbaglio c’entra con il tuo mantra personale, possiamo dire…”
Il mantra l’ho scelto perché è un nome che mi è arrivato da lontano: stavo leggendo un romanzo, nel quale compare una protagonista femminile d’impatto, molto forte, che si chiamava Viola Libera. Mi ha colpito molto non solo la sua forza come personaggio ma anche il suono dei due nomi vicini e da lì ho pensato di unire due parole a cui tengo molto.
Così ho unito Vera, che deriva in parte anche dal mio nome di battesimo, Veronica, e Libera, perché sono i due valori che spero possano rimanere ben saldi come concetti nella mia musica e nella mia vita, senza bisogno di doversi etichettare o appartenere a qualcosa di specifico. Voglio fare quello che piace a me e se può avere un riscontro anche da parte del pubblico tanto meglio; non voglio rincorrere mode.
“Il brano “Pioggialacrime” uscito il 12 maggio è solo il primo singolo di un lavoro più esteso al quale hai lavorato per più di un anno con un nuovo team. Cos’altro ci puoi svelare in anteprima?”
Ha già tanti brani in cantiere, con alcuni vecchi, scritti negli anni passati, ma anche con tanti altri nuovi brani che sto scrivendo con tanti colleghi e anche amici. In estate uscirà il nuovo brano, che stiamo finendo di lavorare con gli ultimi ritocchi. Sarà un brano con un’atmosfera più rilassata e più gioiosa e spero che potrà riceverla anche chi ascolterà il mio nuovo brano.
“Come passerei quest’estate artistica? Ci sarà la possibilità di sentirti live in giro per l’Italia?”
Spero di fare quanti live più possibile, in giro per l’Italia sarebbe un sogno; per il momento mi concentro nella mia regione l’Emilia-Romagna dove ho avuto già modo di esibirmi nelle province di Reggio e Modena. L’estate è sempre una stagione di piacevoli incontri e di scambio tra chi fa musica e coloro che vengono ad ascoltarmi.
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