E’ stato nostro ospite, nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, Ibrido che ci ha presentato il suo nuovo brano dal titolo “Rifacciamo le 6”.
Con Ibrido, oltre a parlare del suo ultimo singolo, abbiamo scoperto anche la sua passione per i fumetti, com’è nato l’amore per la musica e quali saranno i suoi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Ibrido durante l’intervista:
“Diamo il benvenuto a Ibrido che il 21 ottobre ha fatto uscire il nuovo singolo “Rifacciamo le 6”, un brano molto intimo in cui ti sfoghi e in qualche modo ringrazi chi è riuscito ad essere vicino nel vero momento del bisogno. Ti va di raccontarci la storia di questo brano?”
“Rifacciamo le 6” è nato in un momento di buio più totale: mi sono ritrovato a fare i conti con me stesso ed ho scoperto cose di me che non andavano; iniziavo a dire troppi sì alla gente e ad accontentare gli altri più che me stesso. Mi sono ritrovato ad avere questo crollo emotivo ed ho scoperto quanto è importante avere accanto le persone che ti aiutano: spesso lo si da per scontato ma non è così.
Pensiamo di avere sempre qualcuno a nostro fianco, ma in realtà non è sempre così. Quando hai qualcuno che ti tende una mano, tutto si fa più chiaro. L’ho scritta di notte, un momento della giornata che amo perché non hai il mondo attorno che ti condiziona un po’ le idee e il tutto si fa più nitido.
“Sei un appassionato di fumetti e infatti sia la copertina del singolo che il videoclip hanno riferimenti espliciti a Dylan Dog. L’arte, la musica, il fumetto, sono dei luoghi di rifugio e riparo nei momenti più bui?”
Sicuramente fanno tanto, una gran parte. Ho iniziato a fare musica in un periodo particolare della mia vita, che mi ha segnato tantissimo, un periodo associato al bullismo e in quei momenti mi rifugiavo nell’arte. Ti ritrovi ad essere un po’ emarginato e vivere queste situazioni nella tua stanza in solitaria e qui hai modo di rifugiarti sicuramente nelle tue passioni. Ognuno si crea la sua situazione.
“Il tuo nome d’arte è Ibrido: come mai l’hai scelto? E’ un ibrido tra quali aspetti del tuo carattere?”
Ibrido mi lascia pensare un po’ alla luna che rimane un po’ ibrida, ha la parte visibile e non. L’ho associato un po’ alle persone: secondo me abbiamo tutti una parte che tendiamo a tenerci per noi o parti di noi stessi che ancora non conosciamo e che lo facciamo nel tempo. Ciò non vuol dire avere una doppia faccia, però tutte le persone hanno un po’ questa personalità ibrida: un animo un po’ più intimo e quello che mostrano alla gente.
“In passato hai aperto i concerti di tanti artisti dai Finley ai Nomadi: con chi ti piacerebbe invece duettare in futuro per un brano? Scriveresti per qualcuno?”
Un sogno nel cassetto, nascendo con la musica degli 883 e visto che Max Pezzali ha rappresentato la mia infanzia, non ti nascondo che mi piacerebbe collaborare con lui. Il lavoro dell’autore è un po’ più complicato perché devi metterti lì e scrivere in maniera abbastanza intima e quindi devi spesso sdoppiarti o comunque trovare un personaggio che rappresenti il tuo modo di scrivere. Per arrivare a quel livello, devi lavorare parecchio. Mi sento di dire che al momento non saprei scegliere per chi scrivere.
“Cosa ci puoi anticipare riguardo i tuoi prossimi progetti musicali? A cosa stai lavorando attualmente?”
Mi sto concentrando molto sulla stesura dei brani che devo completare e terminare spero il prima possibile, poi qualche evento in particolare. Avevo “Una voce per San Marino” in programma e altri eventi che comunicherò nel corso dell’anno; di date vere e proprie ancora non so. Dipende dalla fine della stesura degli inediti, però mi piacerebbe veramente avere nel 2023 tutte le carte in regola per salire sul palco.
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