Maelys: “‘Domani che dici’ è nato 4 anni fa durante la prima notte di pioggia a Bergamo, dove mi ero trasferita da Bari. Dove si sarebbero formate le pozzanghere?”

Maelys

Nella nostra ultima puntata della Hit Chart Top 20, è stata nostra ospite Maelys, che ci ha presentato il suo nuovo singolo “Domani che dici”.

Oltre a raccontarci di come è nato il brano, Maelys ci ha raccontato delle sue influenze musicali, i suoi artisti preferiti, da cosa deriva il suo nome d’arte, dei progetti futuri e del suo pensiero sul Festival di Sanremo.

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Maelys dal titolo “Domani che dici”

Ecco quello che ci ha raccontato Maelys durante l’intervista:

“E’ qui con noi Maelys, che a fine gennaio è uscita con il terzo singolo “Domani che dici”, ballad malinconica al pianoforte. Ci racconti com’è nato questo brano?”

La genesi di “Domani che dici” fa un po’ ridere perché l’ho scritta quattro anni fa, la prima volta che di notte pioveva nella città che da Bari mi aveva adottato, ovvero Bergamo. Ero a letto e casa mia in Puglia ha tante vetrate, quindi fin da piccola sono abituata a sentire lo scroscio della pioggia sulle vetrate; risentendo quello stesso rumore familiare, ho iniziato a pensare ‘chissà domani come saranno le strade, dove si formeranno le pozzanghere?’.

Lì mi sono resa conto che andare via da casa è sì bellissimo ma modifica completamente la tua comfort zone, da qui il parallelismo anche con le relazioni personali. Nata durante la pioggia, “Domani che dici” l’ho finita di scrivere durante una lezione di linguistica, che evidentemente non mi ispirava moltissimo.

“Quali sono le tue influenze musicali e gli artisti con i quali ti piacerebbe realizzare un duetto magari in futuro?”

Le mie influenze musicali sono tanto internazionali ed estere. Il sogno della vita sarebbe fare un duetto con Frank Ocean, che è l’artista che ammiro di più tra tutti; ma sarei molto contenta di collaborare anche con Bon Iver, mentre per gli artisti italiani mi piacciono moltissimo Ginevra e Manolde, che ha un genere completamente diverso dal mio, ma la sua scrittura è davvero incredibile.

“Ricordi invece il momento nella tua vita nel quale hai detto ‘voglio vivere di musica’? Qual è stata la scintilla e da cosa deriva il tuo particolare nome d’arte?”

Il mio nome d’arte Maelys deriva dal nome proprio francese, che è la mia lingua del cuore e una di quelle che ho studiato all’università. Inoltre assomiglia moltissimo per assonanza al mio nome vero che è Marilisa e la scelta è ricaduta su questo nome anche per mantenere quel tratto di internazionalità che mi contraddistingue, avendo vissuto per un periodo anche all’estero, senza snaturarmi. 

Mi sono sempre barcamenata tra studio, lavoro per potermi dedicare appieno alla musica ed ora come ora, mi sento davvero pronta a far sì che questo possa diventare il mio lavoro effettivo, inseguendo i miei sogni, che in questi due anni ci sono stati un po’ tolti a causa del Covid.

“Domani parte Sanremo 2023 e non possiamo non chiederti qual è il tuo giudizio a riguardo. E’ un palco che ti piacerebbe calcare in futuro? Cosa ne pensi di questo cast?”

Assolutamente sì. Non è così scontato secondo me, ma sarebbe un grande onore per me calcare questo palco così straordinario. Nel cast di quest’anno sicuramente non vedo l’ora di ascoltare Giorgia, perché io sono cresciuta con lei: mi ricordo i viaggi in macchina con i miei ad ascoltare la sua voce. L’anno scorso il ritorno di Elisa, quest’anno quello di Giorgia, e sono entrambe le mie due artiste italiane preferite, tra l’altro duetteranno anche insieme e non vedo l’ora di sentirmi male con una performance straordinaria.

Aspetto anche di ascoltare il brano di Marco Mengoni “Due vite” e mi sono un po’ spoilerata già il testo di “Mare di guai” di Ariete, che secondo me è stupendo e non vedo l’ora di ascoltare anche la sua musica. Sono molto curiosa anche di ascoltare Sethu, perché è un artista che ho visto bazzicare molto a Bergamo, per diversi featuring che ha fatto con artisti di qua e mi incuriosisce molto.

“Quali sono i prossimi progetti per questo 2023 appena iniziato?”

Sicuramente usciranno ancora altri brani, che andranno a comporre il mio prossimo EP, di sette brani, che uscirà in primavera; e poi non vedo l’ora di tornare a suonare dal vivo, come fatto nel 2018 con il mio primo lavoro, perché è la parte sicuramente più bella quella di condividere la propria musica con la gente.

 

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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