Sameblud: “‘Fantasmi’ nasce da un giro di chitarra dopo un classico diluvio estivo a casa in montagna, tra me e mio fratello e che poi tutti quanti insieme abbiamo definito.”

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Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 sono stati nostri ospiti i Sameblud che ci hanno presentato il loro brano “Fantasmi”.

I Sameblud ci hanno raccontato di com’è nato il loro ultimo singolo, ma anche dell’esperienza di Area Sanremo, delle loro influenze musicali e di tutti i prossimi progetti futuri.

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La cover ufficiale del singolo dei Sameblud “Fantasmi”, presentata in gara ad Area Sanremo

Ecco quello che ci hanno raccontato i Sameblud durante l’intervista:

“Sono qui con noi i Sameblud per parlarci del loro nuovo singolo “Fantasmi”, uscito lo scorso 20 gennaio, presentato anche ad Area Sanremo. Ci raccontate come è nato il brano?”  

Questo brano è nato in estate. Eravamo io e mio fratello Alessandro, che è il bassista e il corista del gruppo; c’era il classico diluvio estivo a casa in montagna e ci è venuto questo giro di chitarra. Da quel giro abbiamo capito che c’era un legame speciale con questa canzone. L’abbiamo proposta al resto del gruppo, ci è piaciuta, l’abbiamo scritta tutti insieme registrata e non abbiamo avuto dubbi nel proporre “Fantasmi” per la nostra esperienza ad Area Sanremo.   

“Che ricordo avete invece dell’esperienza ad Area Sanremo, anche se non è andata a buon fine? Dei quattro ragazzi passati da lì, avevate legato con qualcuno?”

E’ stata un’esperienza particolare, non ci aspettavamo di legare con così tante persone. Sicuramente questo è una degli aspetti che portiamo nel cuore con maggior felicità. Abbiamo trovato un ambiente davvero carico, energico, bello e tutti disposti a conoscere tutti. Dei quattro ragazzi che sono passati abbiamo legato con Romeo e Drill e Noor. In generale è stato davvero un bel percorso, un’esperienza che ci ha arricchito tantissimo e ci ha dato tanti stimoli per proseguire il nostro percorso musicale. 

“Cosa ne pensate invece del cast di questa edizione? Chi non vedete l’ora di conoscere?”

Sicuramente c’è interesse per i Colla Zio, perché abbiamo condiviso con loro il percorso ad Area Sanremo. Ha il suo effetto sapere che domani saranno sul palco dell’Ariston. Sono ragazzi giovani come noi e penso che sia probabilmente surreale per loro essere lì. Ma gli facciamo un grandissimo in bocca a lupo e tifiamo per loro per quello che abbiamo condiviso. 

“Parlando del vostro gruppo invece ci raccontate come vi siete formati e da cosa deriva il vostro nome d’arte?”

Il nostro nome ha due significati: il primo è proprio letterale, è legame di sangue perché appunto nasce da me e mio fratello. E poi oltre al legame di sangue, sta ad indicare un po’ il patto di sangue che si viene a creare in un gruppo come se fossimo una famiglia tutti e cinque. Oltre a mio fratello e mio cugino, gli altri li abbiamo conosciuti in un locale dove si esibivano le band ed è stato amore a prima vista.  

“Quali sono i vostri artisti di riferimento? Ci potete svelare i prossimi progetti?”

La cosa bella è che ognuno di noi ha un po’ i suoi gusti, che poi però trovano sempre il modo di incastrarsi. C’è chi viene da un background un pochino più rock, chi un po’ più sul pop, chi pop punk. Stiamo scrivendo tanti pezzi per pubblicare tanti nuovi singoli che arriveranno a breve che arriveranno insieme ad un EP. Stiamo progettando anche live, tante serate, il più possibile anche a ridosso dell’estate. Speriamo di girare il più possibile. 

 

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