Nella nostra ultima puntata della Hit Chart Top 20 è stato ospite Imperfetto che ci ha presentato il suo ultimo singolo “Pioggia, meteorite”.
Il brano dà anche il titolo all’EP di Imperfetto, che ci ha raccontato come è nata la sua carriera, da cosa derivi il suo nome d’arte, quali sono state le sue ispirazioni e tutti i prossimi progetti in arrivo.
Ecco quello che ci ha raccontato Imperfetto durante l’intervista:
“Siamo in compagnia di Imperfetto che ci presenta il suo nuovo EP “Pioggia, meteorite”, uscito il 24 febbraio. Ci racconti com’è stato lavorare a questo progetto? Come lo definiresti con una parola?”
Se dovessi definire il mio lavoro con una parola direi ‘inaspettato’. Lavorare a “Pioggia, meteorite” è stato molto interessante perché il fatto che diventasse un EP è successo un po’ per caso: per un periodo della mia vita mi sono allontanato da tutto e tutti e ho iniziato a scrivere tanti brani che poi mi sono accorto avevano la stessa tematica e da lì ho pensato che potesse diventare proprio un album. Ecco perché direi che “Pioggia, meteorite” è ‘inaspettato’.
“Il nuovo singolo è anche la title track dell’album. Com’è nata invece questa canzone? Cosa rappresenta per te?”
Questo brano è fondamentale per me, perché rappresentata proprio la fine di un viaggio che ho fatto con me stesso. E’ come se fosse il mio sospiro di sollievo e con “Pioggia, meteorite”, dopo essermi distaccato da tutti, sono riuscito a tornare sulla terra con le mie forze e la mia consapevolezza, per potermi riavvicinare a tutti.
“Da cosa deriva il tuo nome d’arte e come l’hai scelto per la tua carriera?”
Il nome Imperfetto è naso anche questo per caso: ho la particolarità di rispondere sempre con ‘perfetto’ a qualsiasi cosa e mentre registravo “Lucciole”, il mio produttore mi ha detto ‘Beh, chiamati Perfetto!’. Ma mi sembrava un po’ troppo egocentrico (sorride) ed ho scelto l’opposto, Imperfetto, perché tendo sempre a cercare la perfezione, soprattutto nella vita privata, portandomi a soffrire molto. L’accettazione quindi dell’imperfezione è quindi la possibilità di poter vivere meglio, senza troppe ansie.
“Sei giovanissimo e a 16 anni hai iniziato a suonare cover e brani inediti per vari locali. Quanto pensi sia importante anche la gavetta per una carriera nell’ambito artistico?”
Per esperienza personale, posso dire che la gavetta è la cosa più importante di tutte, perché mi ha permesso di conoscere anche tantissimi artisti, il loro modo di scrivere e pensare e quindi confrontarsi con tante realtà. Ti forma al 100% come artista perché ti permette di capire se i tuoi brani possano piacere e funzionare, oppure no: cantandoli live infatti poi ho deciso di pubblicarli o meno in base alla reazione del pubblico. Inoltre ti permette anche di capire quali siano i tuoi punti di forza, che non è male.
“Quali sono i tuoi prossimi progetti? Cosa ci puoi anticipare riguardo magari a possibili live?”
Per quanto riguarda i live basta che mi seguiate sul mio profilo Instagram, perché cerco di farne il più possibile. Il live è la cosa più bella che mi piace fare e cerco adesso di portare in giro per i locali di Roma il mio ultimo lavoro “Pioggia, meteorite” per farlo conoscere a più persone, unendoci anche delle cover. Una delle cover che non manca mai in una delle mie serate è “Ridere” dei Pinguini Tattici Nucleari.
Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.