Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo conosciuto meglio Moné che ci ha presentato il suo singolo di debutto “Tira e molla”.
Con Moné abbiamo parlato della scelta del nome d’arte, del suo passato musicale in un duo, del rapporto con la musica ai giorni nostri ed infine anche di tutti i prossimi progetti della sua carriera da solista.
Ecco quello che ci ha raccontato Moné durante l’intervista:
“Siamo in compagnia di Moné per parlare di “Tira e molla”, il tuo singolo d’esordio uscito il 17 febbraio e che è una ricetta precisa e dettagliata su di una storia d’amore. Ci racconti meglio questo brano e come l’hai scelto per il debutto?”
“Tira e molla” l’ho scritta quest’estate insieme ad una ragazza. Inizialmente non ero tanto convinto di questo brano, anche perché io vengo da un vecchio progetto in duo dove avevamo fatto uscire diversi brani e il nuovo inizio mi faceva paura. Mi sono voluto buttare, cambiando anche genere, scrivendolo come una ricetta ben precisa, una presa di consapevolezza in amore. Sappiamo che ‘in amore vince chi osa’, però nella maggior parte delle volte osare non è la cosa migliore da fare, entrando in un circolo vizioso di domande e paranoie.
“Il tuo nome d’arte deriva da quello del pittore dell’impressionismo Claude Monet. Come mai questa scelta?”
Mi piace moltissimo l’impressionismo e Claude Monet è indubbiamente il mio pittore preferito. Volevo chiamarmi così, ma italianizzarlo un po’ mettendoci semplicemente l’accento. Il nome Moné è nato dal fatto che come l’impressionismo rappresenta una realtà percepita in quel momento dal proprio occhio, così vorrei che la mia musica rappresentasse quello che succede intorno a me.
“In passato, come hai detto all’inizio, hai fatto parte anche di un duo musicale chiamato Atomi. Cosa ti porti dietro da quell’esperienza e cosa hai capito che invece non vuoi fare nel tuo lavoro?”
Sicuramente la cosa che ho capito è che nel mondo della musica ci vuole tanta costanza e tanto impegno. Il progetto Atomi mi è servito per prendere proprio tanta consapevolezza su tanti aspetti della musica; quello che forse non rifarei è quello di mettere da parte la musica, anche per problemi personali, perché metterla da parte non mi fa assolutamente essere felice. Da emergenti è molto difficile far emergere la propria musica e quindi continuare con determinazione è fondamentale, soprattutto in questo mondo della musica.
“La musica negli ultimi vent’anni è molto cambiata. Qual è il tuo rapporto con i social e i talent show?”
Inizialmente con Atomi avevamo fatto anche il casting per “Amici”, perché lo vedevamo come un trampolino. Riflettendoci meglio poi ci siamo accorti che sì, è indubbiamente un trampolino incredibile, dandoti una visibilità pazzesca che non ti danno i social, ma dal mio punto di vista è bello emergere senza i talent ma con il duro lavoro e la tua fatica.
Per i social, oggi come oggi, li reputo molto importanti: per un artista emergente è importante conoscere davvero tutti i social per usarli al meglio, compreso Facebook, anche se un po’ boomer ormai, fino a TikTok dove pubblico cover per crescere e farmi conoscere.
“Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai già lavorando ad un album e un tour?”
Per un album è ancora presto, ma sto lavorando a diversi brani che presto usciranno: il prossimo uscirà tra aprile e maggio, mentre quest’estate sto provando a partecipare a diversi festival e contest estivi per promuovere la mia musica. Non credo tanto in me stesso, ma mi Sanremo mi piacerebbe provarlo sicuramente.
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