Krifal: “Con il mio ultimo singolo ‘Drammi’ volevo semplicemente raccontare che ogni persona deve dare meno peso a determinate cose nella vita e cercare quello spiraglio di luce, anche nei momenti peggiori.”

Krifal

Nella nostra ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo avuto ospite Krifal che ci ha presentato il suo nuovo singolo “Drammi”.

Con Krifal abbiamo parlato non solo del suo ultimo singolo, ma anche di come reagire davanti ai momenti negativi della vita, delle sue preferenze musicali, della scelta del suo nome d’arte e di quello che sta succedendo attualmente tra i social di Meta e la SIAE sulla questione della musica nelle storie.

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Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Krifal “Drammi”

Ecco quello che ci ha raccontato Krifal durante l’intervista:

“Siamo in compagnia di Krifal per presentarci “Drammi”, il tuo nuovo singolo uscito il 24 marzo. Già dal titolo si può facilmente capire che il tema non è affatto semplice… com’è nato questo brano?”

Con questa canzone volevo semplicemente raccontare che ogni persona deve dare meno peso a determinate cose nella vita. E’ questo che volevo trasmettere con “Drammi”, nato in un momento casuale mentre ero da solo al computer: mi è venuta in mente questa linea melodica che mi è entrata subito in testa e ho pensato che poteva essere adatta per un testo che ho scritto velocemente.

““La vita è fatta di eventi, sconfitte, imprevisti, non è mai semplice.” Quando sei riuscito a capire come invertire il pensiero naturale che ci porta ad essere spesso sopraffatti dalle sconfitte e dagli eventi?”

Ho capito che spesso si vede sempre il lato negativo delle cose, mentre invece bisognerebbe cercare di trovarne e scovarne gli aspetti positivi, perché anche la peggiore situazione, se lo si riesce a fare, ci permette soprattutto di crescere. Si sta tanto male perché ci si identifica tanto con il dolore e non si vede altro, nemmeno uno spiraglio in quel momento, ma se ognuno di noi imparasse a vedere quello spiraglio ci permetterebbe di invertire il pensiero.

“Quali sono i tuoi artisti preferiti, coloro che ti hanno ispirato nel tuo percorso artistico? Qual è il duetto dei sogni?”

Sono cresciuto con diversi stili musicali da Elvis Presley a Stevie Wonder, con i Beatles ed ho quindi molte influenze anche del passato nei miei ascolti. Per quanto riguarda gli attuali ti direi sicuramente Izi, perché mi rispecchio tantissimo nel suo modo di pensare; poi Tussy che è un artista americano e Madame che è un’altra artista che mi piace tantissimo. Tra tutti sognerei di fare un duetto con Izi, che tra l’altro è genevose come me.

“Da qualche giorno stiamo affrontando questa nuova ‘vita’ senza musica sui social. Cosa ne pensi a riguardo? Come potrebbe evolvere questa situazione?”

Secondo me hanno fatto un po’ uno sbaglio perché già gli emergenti hanno poco spazio per emergere, se poi gli si leva la musica dalle storie, che era anche il nostro modo di farci conoscere, ecco che ne rimaniamo svantaggiati molto. Per migliorare la situazione bisognerebbe soltanto tornare indietro e rimettere la possibilità della musica sui social.

“Invece per quest’estate a cosa stai lavorando? C’è già un tour in programma?”

Sì, abbiamo già delle date live in programma partendo da Arma di Taggia con la Rap Night XXL e poi l’8 Aprile sarò alla Claque di Genova, in un Festival di emergenti e sono molto contento di come stanno andando le cose, sperando sempre in meglio.

 

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

 

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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