Nathalie: “Oggi rispetto a quando vinsi X Factor c’è molta più possibilità di arrivare alle persone con una propria idea artistica, ma la tecnologia, come autotune, va usata non per nascondere pecche di intonazione.”

Nathalie

Nella prima puntata di giugno della Hit Chart Top 20 è tornata a trovarci Nathalie per presentarci il suo nuovo singolo “Una canzone per noi” e il nuovo progetto.

Con Nathalie abbiamo parlato anche di come ha realizzato questo suo primo album ‘diffuso’, nato in camper; di come la musica sia cambiata dalla sua vittoria ad X Factor nel 2010 fino ai giorni nostri, del Festival di Sanremo e di tutti i prossimi progetti previsti anche per quest’estate.

Nathalie
“Freemotion” è il nuovo album di Nathalie, realizzato in questi ultimi tre anni, in modo diffuso e registrato e prodotto all’interno del suo camper

Ecco quello che ci ha raccontato Nathalie durante l’intervista:

“Siamo in compagnia di Nathalie per parlarci del suo ultimo singolo “Una canzone per noi” che anticipa il nuovo progetto “Freemotion”. Ci racconti un po’ meglio di questo brano?”

“Una canzone per noi” è nata tra la fine del lockdown e le prime riaperture, quando io, ma credo un po’ tutti, avevo voglia di uscire nuovamente ad incontrare le persone. Questo brano l’ho scritto pensando un po’ a tutti noi e alle persone che, non solo in quell’occasione, hanno vissuto la solitudine, che attraverso la musica poteva unirci. E’ nata con un guitarlele, ovvero un unione tra una chitarra ed un ukulele che ho comprato e imparato a suonare proprio durante il lockdown per passare il tempo in maniera costruttiva. 

“Il 12 maggio è uscito proprio questo album ‘diffuso’ nato in camper negli ultimi tre anni e autoprodotto. Ci racconti di tutto il percorso di questo “Freemotion”?” 

E’ un progetto che nasce parecchi anni fa nella mia mente: volevo registrare un album ecosostenibile, tutto realizzato con l’energia prodotta dai pannelli solari e andando nel verde, nella natura, senza rinchiudermi in uno studio seminterrato, anche se amo lo studio. Verso la fine del 2019 ho comprato questo camper ed ho deciso di intraprendere questo percorso poi iniziato effettivamente nell’estate del 2020 con le prime riaperture.

Il bello è stato poter scrivere, comporre e registrare nello stesso momento; poi ovviamente ho coinvolto anche altri artisti come alcuni miei amici chitarristi e utilizzato anche suoni naturali, che mi hanno ispirato, come il suono delle cicale o il canto degli uccellini o la pioggia. Registravamo ovviamente di giorno, perché senza pannelli che fornivano energia era un po’ complicato. Ho provato una volta a continuare anche un po’ di notte, ma quando poi l’energia dei pannelli solari mi ha abbandonato ho dovuto interrompere anche io.

“Cosa è cambiato nella musica secondo te dalla tua vittoria di X Factor 4 ad oggi?” 

Dipende dai punti di vista. Sicuramente sono aumentate le modalità di autoprodursi o arrivare al pubblico senza troppi filtri; in questo senso trovo la bellezza di libertà di espressione di tanti artisti che altrimenti farebbero fatica ad arrivare al loro pubblico. Altri casi o situazioni invece secondo me, grazie ai mezzi tecnologici, hanno un po’ giustificato alcune carenze notevoli come per esempio nel canto: se c’è un abuso di autotune per carenze di intonazione è un aspetto che non condivido molto; se invece è per un’espressione artistica specifica o un effetto è uno strumento che può servire.

“Nel 2011 al momento la tua unica partecipazione a Sanremo in gara. Ti piacerebbe ritornarci o è un capitolo chiuso? Che ricordo hai di quell’edizione?”

Ho un ricordo bellissimo di quel Sanremo, pur essendomelo vissuto come un frullatore, come dicono in tanti, anche perché venivo direttamente dalla vittoria di X Factor. Suonare un mio brano con l’orchestra dal vivo è stato un sogno incredibile. E’ stato poi surreale non solo perché è un palco così storico e importante ma anche per quello che succedeva dietro le quinte, come Al Bano che mi cantava indicandomi “Nathalie… Nathalie”. (ride)… Ora come ora è sicuramente un palco ancora più difficile perché in tanti ci provano e vorrebbero andarci, ma mi piacerebbe sicuramente tornare nuovamente sul palco dell’Ariston con un brano che però già l’anno scorso non è stata scelta e che però arriverà in questo album.

“Quest’estate tornerai anche in tour per l’Italia? Quali sono i prossimi progetti?”

Ci saranno delle date che scriverò sui miei social; sto aspettando di avere un calendario più fornito, visto che al momento ho solo alcune conferme, in attesa di poterle svelare tutte e tornare anche in zone in cui manco da davvero tanto tempo.

 

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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