Ospite della nostra puntata della Hit Chart Top 20 è stato anche M.E.R.L.O.T., conosciuto nel primissimo Sanremo Giovani di Amadeus, per presentarci il suo ultimo singolo “forse forse”.
Oltre a parlare del suo ultimo brano, con M.E.R.L.O.T. abbiamo parlato anche chiaramente della sua esperienza a Sanremo Giovani, dei progetti futuri, della scelta del nome d’arte e dei duetti che gli piacerebbe realizzare con gli artisti del cuore.
Ecco quello che ci ha raccontato M.E.R.L.O.T. durante l’intervista:
“Abbiamo il piacere di essere in compagnia di M.E.R.L.O.T. che ci presenta il suo ultimo singolo “forse forse”, uscito lo scorso 17 novembre. Un brano dove tu racconti la rassegnazione di lasciare andare una persona per quanto possa fare male. Da cosa è scaturito questo brano?”
Quello che scrivo io solitamente fa parte di un insieme di emozioni che mi portano a scrivere un brano. Con “forse forse” volevo sottolineare la sensazione che si sente quando ci si allontana da una persona importante e la forza che serve per lasciare andare una persona, più che la lontananza in sé per sé. E’ molto difficile lasciare andare una persona, ma alle volte l’amore è anche quello; nessuno è di nostra proprietà e quando l’amore finisce bisogna imparare ad accettarlo.
“Torniamo un po’ indietro nel tempo, a tre anni fa, quando eri stato scelto tra i finalisti del primo Sanremo Giovani di Amadeus. Che ricordo hai di quell’esperienza? Cosa ti porti dietro da quelle settimane?”
Era effettivamente la mia prima esperienza così grande: era da un anno che avevo iniziato a fare musica e mi sono trovato lì in una prova davvero importante. E’ stato tramautizaante ma allo stesso tempo molto formativo perché mi ha fatto crescere, mi ha fatto capire quello che volevo fare e come lo volevo fare. Con Sanremo Giovani era la prima volta per la quale ero in tv e con Morgan mi sono trovato benissimo. Anche se non è andata oltre, io dico che è andata bene perché tre anni fa non sarei stato pronto ad affrontare tutto il resto.
“Quest’estate hai collaborato con piazzabologna per il brano “Madame”. C’è qualche altro artista con il quale ti piacerebbe lavorare? Chi ispira la tua musica fin da sempre?”
Ho iniziato a scrivere canzoni ascoltando Calcutta e Gazzelle fin dal 2017. Andando avanti però ho creato piano piano la mia identità e il mio genere, ma se dovessi scegliere con chi collaborare sicuramente il mio sogno sarebbe Gazzelle, perché mi ‘ha creato’. Mi piacciono molto le collaborazioni perché si creano amicizie e conoscenze e così è successo per esempio, quest’estate con lo stesso piazzabologna.
“Ovviamente anche noi non possiamo non farti la domanda delle domande: da cosa deriva il nome M.E.R.L.O.T.?”
Molti pensano che sia un acronimo, in realtà ho trovato il nome d’arte un po’ per caso perché dovevo cercare il nome per pubblicare il mio materiale. Girando per casa ho trovato due bottiglie di vino: una era scritto Merlot e nell’altra Biggi; tra i due sono molto contento di aver scelto il primo rispetto al secondo, ma poi credo di aver fatto un casino con i vari punti, tanto che le poche persone che mi fermano per strada mi chiamano Merlot, pronunciando anche la T.
“Per il 2024 qual è il menù previsto che ci puoi anticipare? Stai lavorando anche per andare ad esibirti dal vivo?”
Il 2024 sarà un anno importante per me: ho capito piano piano cosa voglio fare e come farlo e sarà il momento di mettere nero su bianco tutto il mio lavoro. Inoltre spero di iniziare presto anche un tour live e quindi credo che l’anno prossimo sarà davvero un grande anno.
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