Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20 abbiamo avuto il piacere di intervistare Andrea Annecchini che ci ha raccontato del suo brano “Gerbere in dicembre” in collaborazione con Giancarlo.
Oltre alla collaborazione, con Andrea Annecchini abbiamo parlato di esperienze di vita, collaborazioni, passione per la musica e dei tantissimi progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Andrea Annecchini:
“Siamo in compagnia di Andrea Annecchini! Parliamo del tuo ultimo singolo “Gerbere in dicembre”, uscito l’8 febbraio in collaborazione con Giancarlo Prandelli. Com’è nato questo brano e la collaborazione con Giancarlo?”
Giancarlo Prandelli è un grande autore e compositore, ha scritto tanti brani per molti artisti di fama anche internazionale. Con l’Edizione Musica Viva di Brescia sono stati sostenitori di brani di Celentano e di altri artisti degli anni ‘60-’70 e ancora adesso. Con lui è nata una bella collaborazione che va avanti da due anni. E’ uscito l’album “Apri gli occhi” e “Gerbere in dicembre” che è il terzo singolo estratto dal mio lavoro, cantato proprio con lui. Tutto è partito dal primo brano di quest’album “Anime a metà” che ha vinto il Sanremo Music Award.
Appena si sbloccherà tutto andremo in Cina a presentare l’album. Stiamo lavorando alla lingua spagnola, stiamo rifacendo l’album in spagnolo per poi andare in Sudamerica. La collaborazione è nata precisamente quando avevo scritto una canzone sul tema importante dell’alcolismo, è stata presa l’anno scorso al casting di Sanremo Giovani cantata da Richi Sweet. Da lì è partito il mio percorso da autore, cantautore professionale, nonostante siano tanti anni che vivo di musica.
“Gerbere in dicembre” vuole essere una chiara descrizione di come i rapporti malati e le persone negative ci annullano, ci abbattono, generando depressione e ansia, soprattutto quando ci concediamo troppo e subito a persone che nella loro tendenza prendono più che dare. Io ho sofferto per questa attitudine di affezionarmi subito e questa canzone vuole mettere in guardia, non vuole essere un monito di allontanarsi. Noi tendiamo sempre ad attirare ciò che siamo e non ciò che vogliamo ed è importante capirlo.
“E’ un brano sulla solitudine, sulla depressione ed emarginazione, che in quest’ultimo anno abbiamo purtroppo condiviso tutti quanti, causate alle volte da ‘cattive piante’ per rimanere in tema e che giustamente tu dici “li devo perdere”. Che consiglio dai alle persone che si trovano in questa situazione?”
Noi viviamo di energia. I contatti con queste persone che tendono a prendere questa energia, sono deleteri a lungo andare. La gerbera che germoglia è proprio la coscienza, il nostro stato d’animo che deve essere sempre pronto a germogliare, a sbocciare in qualsiasi momento della vita, anche in inverno. Parla anche di questa sofferenza interiore, depressione soprattutto. Nel video è citato bene anche l’aspetto tra le due camicie, nere e bianche, che è proprio lo svegliarsi della coscienza, il risveglio nell’andare oltre. Amare se stessi per poter amare gli altri: bisogna essere centrati.
“Il singolo fa parte del tuo album “Apri gli occhi” uscito a marzo dell’anno scorso. Qual è il filo conduttore di questo lavoro? Stai già lavorando al prossimo disco di inediti?”
Sono nove tracce che raccontano diversi concetti uniti in un’unica esperienza, due anni del mio cambiamento emotivo e anche un po’ spirituale. Questa esperienza importante della mia vita mi ha portato a cambiare il mio modo di vedere, di affrontare la vita, di reagire. Mi ha portato anche a scrivere tantissimo, infatti sto lavorando ad altri brani che dovranno uscire per quest’estate. Stiamo progettando il nuovo album perché io ho tante cose da dire e credo che la musica debba servire per noi cantautori, deve essere uno strumento di comunicazione dell’emozioni per poter crescere. E’ sempre un insegnamento, se vogliamo, per i ragazzi.
“Hai collaborato con diverse persone e artisti, come dicevi anche con Richi Sweet, nostro ospite qualche mese fa. Con chi altro ti piacerebbe collaborare in futuro? E quanto sono importanti nel mondo musicale i featuring secondo te?”
Io credo che la musica, come qualsiasi arte, scambiata e condivisa insieme ad altri artisti, altri cantanti sia un valore aggiunto. E’ importantissima l’unione: ho trovato tanta bellezza nel ritrovarmi a collaborare con artisti, con persone giovani e non; dà un’energia in più in quello che facciamo. Però se dovessi dire con quale cantante vorrei fare un featuring non saprei scegliere: mi piacciono tanto i cantautori come Cristicchi, Malika Ayane, ma sono davvero tanti. Sono aperto a qualsiasi collaborazione perché la musica per me deve essere collaborazione, guai se non fosse così. L’unione fa sempre la forza e la parola magica è insieme.
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