Giovanni Truppi: “Porto un brano che mi rappresenta in tutto, sia dal punto di vista della scrittura che musicale”

Giovanni Truppi

Giovanni Truppi dieci anni di carriera, cinque dischi, erede della scuola del cantautorato italiano più raffinato partecipa per la prima volta al  Festival di Sanremo con il brano Tuo padre, mia madre, Lucia.

Giovanni Truppi partecipa a Sanremo 2022 con Tuo padre, mia madre, Lucia. Per Truppi sarà la prima volta sul palco del teatro Ariston.

Giovanni Truppi, nato a Napoli nel 1981, è cresciuto a pane e musica assorbendo la cultura e le atmosfere della sua città d’origine: “A 20 anni volevo fare questo mestiere. Volevo suonare, cantare e scrivere, esprimermi attraverso la musica anche senza avere ancora un’idea precisa del percorso che avrei fatto. Oggi mi rendo conto che da quella scuola ho preso l’attenzione che metto sulla musica, nell’approfondimento con gli strumenti che suono. E sono debitore alla mia città dello sguardo che ti regala sul mondo“.

Anni di carriera, un’evoluzione, un percorso, un crescendo artistico che ora lo ha portato all’Ariston: “La vivo come una bella esperienza, con un brano che mi racconta bene e sintetizza le caratteristiche della mia musica e della mia scrittura. Ciò che mi interessa nel lavoro è rimanere fedele ai miei valori e a quello che ho costruito artisticamente. Farò questo lavoro fino a quando avrò voglia di farlo. E non è detto che sia per sempre

Giovanni Truppi proprio durante la finale di Sanremo Giovani 2021 condotta da Amadeus, conduttore e direttore artistico della settantaduesima edizione del Festival di Sanremo, è stato definito come “l’erede di quella scuola meravigliosa di cantautori che ci appartiene”.  E’ stato il videomessaggio di Diodato ad accogliere Truppi sul palco del Teatro del Casinò lo scorso dicembre, il vincitore dell’edizione del 2020 ha invitato i telespettatori che non conoscessero ancora il cantautore a scoprirlo: “Lasciatevi prendere dall’anima grande di Truppi, lasciatevi portare lontano”.

“Io ho cercato il Festival “, ha detto Giovanni Truppi rispondendo ad una domanda durante la conferenza stampa che si è tenuta quest’oggi “la casa discografica mi ha chiesto se avessi qualche brano pronto e ho proposto questa che mi rappresenta in tutto sia dal punto di vista della scrittura sia dal punto di vista musicale”

Per Truppi, si tratterà della prima esperienza come Big in gara alla kermesse sanremese “Non ho molti ricordi legati al festival nella primissima infanzia, non credo in realtà che i miei genitori lo seguissero. Dalle medie invece con il mio avvicinarmi al mondo musicale ho iniziato a guardarlo“. “Per dieci anni ho fatto l’insegnante di canto e anche grazie ai miei allievi ho studiato e approfondito i brani del festival e Perdere l’amore di Massimo Ranieri è proprio la canzone per me rappresentativa del Festival di Sanremo!

Tuo padre, mia madre, Lucia è il brano scritto dal cantautore con la partecipazione di Marco Buccelli, Niccolò Contessa e Pacifico l’idea iniziale, le parole del ritornello così come la melodia mi è venuta passeggiando per Bologna, città dove abito da tempo. Ho poi fatto delle sessioni separate con Gino e Niccolò e ho poi messo insieme i vari pezzi” Le musiche, invece, sono firmate da Truppi e da Marco BuccelliGiovanni Pallotti. La canzone è prodotta da Marco Buccelli e Taketo Gohara.

Giovanni Truppi
Il cantautore Giovanni Truppi durante la conferenza preSanremo tenutasi questa mattina

Il brano sanremese, Tuo padre, mia madre, Lucia racconta il rapporto di coppia in un confronto continuo con il mondo esterno, “descrive” – confida Giovanni Truppi “il sentimento verso la persona amata, la volontà di vedersi in un futuro, come dice il ritornello quello che sono sarà con te”. Il brano andrà ad aprile “Tutto l’Universo“, l’antologia che racchiude l’essenza artistica di Giovanni Truppi e dei suoi dieci anni di musica

In uscita il 4 febbraio per Virgin Records/Universal Music Italia, Tutto l’Universo racchiude quattordici brani scelti tra i più rappresentativi di quelli pubblicati nei quattro album di inediti. “Tuo padre, mia madre, Lucia” è il brano iniziale dell’album e al tempo stesso il suo ideale finale, facendo da apripista per un futuro album di inediti. A chiudere la raccolta è invece “Scomparire“, l’unico estratto dall’album d’esordio del 2010, “C’è un me dentro di me” (2010). 

Tra il brano di apertura dell’album e quello di chiusura viaggiano e si intersecano le altre canzoni che restituiscono il senso del tempo e del percorso artistico in costante ricerca ed evoluzione svolto in dieci anni da Truppi. L’album restituisce le qualità del cantautore, la sua capacità di attingere da linguaggi diversi come il jazz, il rock, il punk e la canzone d’autore, unendoli a un’inventiva metrica e melodica. “E’ stato difficile tenere da parte alcune canzoni che amo molto – ha raccontato il cantautore napoletano -, però dovevamo raccontare questi 10 anni e ho cercato le canzoni che mi raccontavano meglio e anche quelle più facilmente comprensibili per chi si avvicina al mio lavoro per la prima volta“.

L’album contiene anche “Mia” nella versione con Calcutta pubblicata sull’EP “5” (2020), dove è presente anche l’altro duetto “Procreare” con Brunori Sas.Durante la serata delle cover, che si terrà venerdì 4 febbraio 2022 e in cui ricordiamo sarà possibile, da regolamento, cantare anche brani in inglese purchè siano compresi nel repertorio degli anni ’60, 70′, 80′ e ’90, Giovanni Truppi presenterà “Nella mia ora di libertà” dell’indimenticabile Fabrizio de Andrè, accompagnato dall’immenso Vinicio Capossela.

 

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