Primo ospite della nuova stagione della Hit Chart Top 20 è stato Matteo Markus Bok, classe 2003, ma già con un curriculum ricco di tante esperienze: dal musical alla televisione, passando per Sanremo Giovani, ha calcato numerosi palcoscenici, fino ad arrivare alla scrittura di “Promise”, il suo primo libro.
Da oggi Matteo Markus Bok ha aperto la #HableleClaroChallenge grazie alla versione karaoke presente su Spotify nel quale invita i suoi fan a fare delle storie su IG o TikTok mentre cantano la canzone e taggando Matteo Markus Bok. Questo invece è quello che ci ha raccontato al telefono in diretta.
Abbiamo il piacere di avere il nostro primo ospite. E’ con noi Matteo Marcus Bok. Ciao.
Ehi ehi che piacere essere qua veramente. Grazie mille per avermi invitato.
Ma grazie a te. Come stai?
Tutto bene, dai. Un pò affaticato. Sono giorni abbastanza complicati, però sono estremamente contento e sempre positivo.
Bene, questa è la cosa importante. Parliamo subito del tuo nuovo singolo che è uscito il 19 giugno, “Hablale Claro”, che tra l’altro è votabilissimo all’interno della nostra classifica, quindi consiglio ai nostri ascoltatori di andarlo a votare sul nostro sito. Raccontaci un po’ come è nata questa canzone.
Bhè, è una canzone estremamente speciale per me, perché è la mia prima canzone completamente in spagnolo e anche la mia proposta per un nuovo pubblico. Mi sono trasferito a Miami e stiamo lavorando moltissimo per il pubblico latino americano. Quindi entrare in questo nuovo capitolo della mia vita con questa canzone è per me un onore incredibile. Parla anche di un qualcosa di molto importante: un ragazzo innamorato di una ragazza che è in una relazione molto tossica, che la fa soffrire, ma lei non lo vuole capire perché è innamorata e tutto quanto. Parla un pò del rispetto per le donne, alla fine. Secondo me è un messaggio molto bello da mandare ai giovani d’oggi che stanno scoprendo l’emozione dell’amore e credo che tu si meritino di vivere un bel primo amore che possono tenere nel cuore per sempre.
Che meraviglia. Facciamo un passo indietro. Torniamo nel 2019 che è stato l’anno del tuo primo album “Cruisin”, che è stato scritto e prodotto insieme al produttore Riccardo Scirè, dopo aver rilasciato dei singoli indipendenti prima in Germania e poi in Italia perché ricordiamo che tu parli italiano, inglese, tedesco e spagnolo, quindi diciamo super poliglotta. Ma come nasce questa collaborazione, questo progetto di album e soprattutto se stai già lavorando ad uno nuovo. Ci puoi anticipare qualcosa?
Diciamo che la creazione di musica non finisce mai, soprattutto nel mondo della musica ovviamente. Dopo che è uscito il mio album “Cruisin” è stato un anno molto importante, molto particolare per il fatto che ho iniziato a cambiare moltissime cose della mia vita: mi sono trasferito da Milano a Miami, ho cambiato management, ho cambiato produzioni, ho cambiato di tutto. Sto cercando anche un nuovo me stesso, un nuovo suono, un nuovo Matteo Markus Bok per vivere, quindi sto scoprendo moltissime parti di me che voglio proporre al mondo, ovviamente, spero molto presto. Questo 2020 è stato molto particolare per tutti quanti e non ho avuto la possibilità di andare in studio come avrei voluto, però sono sicuro che molto presto usciranno tante nuove cose: non vedo l’ora di andare in studio, di mettere tutta la mia creatività nella musica che farò. Poi una bella notizia: presto usciranno dei nuovi remix della mia canzone “Hablale Claro”, quindi riusciremo a condividere nuovo sound della canzone che fa parte anche della vostra Hit Chart.
Perfetto Matteo. tra l’altro qui io leggo che in realtà tu sei giovanissimo, classe 2003, ma hai un elenco già numerosissimo di esperienze artistiche vissute in così pochi anni di vita che potremmo stare qui a parlarne per ore. Solo per citarne qualcuna: ci sono i Musical, dal Re Leone, Priscilla la Regina del Deserto, Peter Pan, Billy Elliot; gli show televisivi come Italia’s Got Talent, Magic English, tour europei, il primo libro “Promise” e tantissime altre cose. Vista la tua giovanissima età, c’è stata una di queste esperienze che tu sei riuscito ad affrontare, diciamo con più sicurezza, in cui ti trovavi meglio e una invece in cui avevi un pò più di paura, di timore da affrontare?
Diciamo che un po’ di timore quando ci si presenta al mondo c’è sempre, quindi c’è un po’ di panico, ma un po’ di voglia. La paura in se non c’è mai proprio per il fatto che io penso che la musica mi regala così tante emozioni che bisogna viverla al massimo, con tanta positività e quando sono sul palco io dico che sono a casa, che sono nel mio posto più felice. Quando vado sul palco io non ho paura, ma ho tanta tanta voglia, quella paura si trasforma. Poi ovviamente ci sono state esperienze un pochino più complicate, come per esempio Sanremo, perché è stata in un momento di cambio di voce in cui io non riuscivo più a raggiungere alcune note, in cui non riuscivo a mettere il mio cuore in una maniera abbastanza grande nella musica che facevo. quindi quello è stata abbastanza complicato per me, però poi, per esempio, c’è stato uno dei momenti più belli che ho vissuto a The Voice Kids, quando avevo 12 anni, in cui ho veramente scoperto che volevo fare musica e che volevo cantare nella mia vita. E’ stato incredibile e me lo porterò per sempre nel cuore. Tutte queste esperienze mi hanno insegnato tantissimo e per questo penso che anche le esperienze negative, quelle più difficili, mi hanno creato come artista, come persona, quella che sono adesso.
Matteo, mi hai lasciata senza parole perché hai fatto un discorso molto giusto ed hai anche anticipato la mia domanda che volevo farti, ovvero Sanremo, uno dei palchi più belli, più timorosi come tu hai detto. Hai già partecipato nel 2019 a Sanremo Giovani cantando la canzone di Luis Miguel “Ragazzi di oggi”. Ci hai appena detto che cosa ti ha lasciato quell’esperienza, ma ti piacerebbe partecipare come cantante in gara? Ci hai fatto un pensierino?
In questo momento specifico come percorso musicale e con quello che ho vissuto, non credo che sia uno dei miei obiettivi della mia vita, poi non so cosa potrebbe succedere in futuro. Ovviamente sarebbe un onore incredibile poter portare una delle mie canzoni su uno dei palchi più grandi della storia della musica italiana. Adesso credo di non essere ancora a quel livello, di poter mettere tutto me stesso in una competizione del genere. Voglio ancora far provare al mondo quello che ho nel cuore. Speriamo in futuro, ma adesso non è nei piani. Credo che adesso rimarrò in America latina e soprattutto a Miami.
E noi ti verremo a trovare a Miami. Noi ti ringraziamo per essere stato con noi qui con noi. Sicuramente tutti i tuoi progetti, tutte le tue news le troveremo sui tuoi social, ma prima di salutarci vorrei sapere da te tre consigli per tutti i ragazzi che vogliono intraprendere questa fantastica e tortuosa strada artistica.
Sicuramente bisogna essere se stessi. Essere se stessi è la cosa più importante perché essendo se stessi puoi mostrare veramente al mondo ciò che hai nel cuore e quello che vuoi comunicare. Una seconda cosa è essere fedeli alla musica, perché nel mondo della musica spesso, con tutte le cose che succedono, si rischia di perdere la via, magari disperdersi nel mondo della fama, dei soldi che arrivano e cose del genere. Bisogna rimanere fedeli alla musica perché è l’unica che ti può rendere felice e che ti fa tenere la testa sopra spalle. Un terzo consiglio è mai dire mai: per quanto sia difficile per tutto quello che succede, per tutti i momenti di difficoltà, quando sei lì a terra e tutto ti sta andando contro, c’è sempre una piccola luce: dovete avere la forza per tirarvi su e andarla a prendere, perché per quanto sia difficile, la musica ti da tante gioie e spero che tutto il mondo la possa vivere. E’ una delle emozioni più grande al mondo secondo me.
Per l’intervista a Cristiano Turrini invece potete andare qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20.00 alle 22.00 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.
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