Nella terza puntata, della nuova stagione della Hit Chart Top 20, è tornata a trovarci, anche se solo virtualmente al telefono Tarsia che ci ha presentato il nuovo singolo “Dove siamo stati bene” e raccontato dei progetti futuri.
Di seguito quello che ci ha raccontato l’artista lucana ai microfoni con Matolas & Claudia.
“Il tuo nuovo singolo “Dove siamo stati bene” ha un sapore un po’ nostalgico, andando a ricordare quei momenti ed esperienze positive nel passato. Come è nato il brano?”
Esattamente. E’ nato dall’esigenza di voler esprimere questo tipo di sensazione: la voglia di voler tornare ad un luogo dell’anima in cui si è stati bene. Tenere stretti a noi questi momenti, queste sensazioni, per poterli rivivere tutte le volte che ne sentiamo la necessità.
Quando ho iniziato a scrivere questo brano ero a Stromboli, sopraffatta dalla bellezza di questo posto magico dove sentivo di star bene. Ho iniziato a scrivere quindi questo brano che dice proprio “torneremo dove siamo stati bene”, anche se il ritornello l’ho scritto quando sono tornata a casa, in Basilicata. Per è più che altro un ritorno a dei luoghi in cui ho vissuto delle belle sensazioni; anche se la cosa più bella delle canzoni è che ognuno ne può cogliere le proprie sfumature, dando il significato che vuole.
“Qual è allora il tuo ricordo e momento più bello cristallizzato nella tua memoria, sia personale che nella carriera?”
Il ricordo più bello… guarda sceglierne uno è sempre molto difficile. Quello che ti posso dire è che per me i ricordi più belli sono sicuramente legati alla mia infanzia, alla mia adolescenza e a tutto quello che ho vissuto a casa mia in Basilicata, proprio perché lì ci sono i miei affetti più cari. Quando voglio rifugiarmi in un bel pensiero vado a cercare proprio quel tipo di ricordi.
Per quanto riguarda la mia carriera artistica ce ne sono tanti, però uno che mi viene in mente ora, un’esperienza bellissima, è sicuramente il tour fatto con Fabrizio Moro. Ricordo che quando facemmo la data a Diamante, in Calabria, in questo posto bellissimo, dove c’erano questi ruderi della città; io stavo cantando oltre alle mie canzoni, anche “Diamante” come omaggio a Zucchero, e si creò una situazione magica. E’ uno dei ricordi che porto con me e custodisco gelosamente, anche se ce ne sarebbero tanti altri.
La lista sarebbe lunghissima, anche perché io sono una persona che tende a dimenticare le cose brutte e a mantenere solo le cose belle. Ho più facilità a ricordare cose belle piuttosto che quelle brutte.
“Sei anche Vocal Coach in diverse accademie e scuole. Qual è il consiglio più importante che ti senti di dare a chi decide di intraprendere la carriera di interprete o cantautore?”
Ai miei ragazzi che seguo, la prima cosa che dico è innanzitutto di dare sfogo alla propria creatività; quindi portare avanti quelle che sono le proprie idee, ricercare la propria personalità artistica che credo sia la cosa più importante, e ascoltare tantissima musica. Più che studiare soltanto, il vero studio si fa ascoltando tanta musica; confrontandosi con tanta musica diversa, cogliendone le sfumature e la bellezza.
Poi di non smettere di seguire mai i propri sogni; questa è la cosa più importante: avere degli obbiettivi e cercare di raggiungerli. La determinazione è quella che fa la differenza; gioca un ruolo fondamentale essere determinati soprattutto per chi decide di fare questo nella vita. Scrivere le proprie canzoni, credere nel proprio sogno, vuol dire anche farlo con costanza, dedizione e passione sempre.
“Parliamo ora un po’ di collaborazioni. Tu collabori con il nostro amico “mattacchione” Fernando Alba; come prosegue? Ci puoi svelare qualcosa in più per l’album?”
(ride) Guarda la nostra collaborazione è stata sigillata dal contratto che io ho firmato con la Maqueta Records, che attualmente è la mia etichetta e si sta prendendo cura di tutte quelle che sono le mie canzoni e il mio percorso artistico. Quindi la nostra collaborazione procede alla grandissima.
Sì, stiamo lavorando all’album. Avevamo già iniziato prima del Covid; avevamo delle scadenze diverse pensando di riuscire ad uscire nel 2020 con l’album ma purtroppo non è andata in questo modo. Non fa niente perché comunque stiamo continuando a lavorare molto bene. E’ un team super figo, perché sono circondata da Fernando Alba, Luvespone che lavora con noi e da tantissima altra gente che poi è la cosa più figa: quando hai un team di lavoro che ti supporta, ti sostiene e con il quale hai un bel clima, tutto ha un gusto molto più definito e buono.
“Con questo clima diventa anche più bello svegliarsi la mattina per andare a lavoro…”
Esatto! E’ una grandissima fortuna da questo punto di vista: quando ero piccola avevo chiaramente dei sogni e delle ambizioni importanti. Ora sapere di riuscire a vivere di musica, di aver fatto della mia passione il mio lavoro questa è per me una grande vittoria. C’è tanta gente che ci prova e non ci riesce anche a causa di diversi eventi per i quali le cose non vanno nel modo giusto. Io mi sento tanto fortunata davvero.
E poi come dicevi tu, giustamente, è ancora più bello svegliarsi al mattino, sapere di andare in studio a lavorare ed incontrare persone con cui, a parte dal punto di vista lavorativo, anche da quello umano riesci a trovarti bene.
“Prima di salutarci, abbiamo spulciato nella tua biografia ed abbiamo visto che hai scritto anche per film. Ti piacerebbe ripetere l’esperienza? E per che genere di film ti piacerebbe comporre la colonna sonora?”
Con i Flim (ndr. collettivo di ragazzi musicisti turnisti) ho avuto la mia prima esperienza nel mondo del cinema. Mi hanno contattato perché c’era necessità di scrivere un disco di colonne sonore per una produzione americana. Abbiamo iniziato insieme questa collaborazione facendo questo disco che tra l’altro ha riscosso un notevole successo in America e devo dire che noi qui in Italia siamo rimasti molto colpiti positivamente quando ci arrivò questa email nella quale ci dicevano che le nostre colonne sonore erano state usate per film importanti.
Mi è capitato anche con Fernando Alba di scrivere altre cose; è stata un’esperienza che io rifarei molto volentieri cercando però di mantenere totale libertà di scelta, adattando il mio mondo musicale al film. Altrimenti preferisco scrivere canzoni ma soprattutto fare concerti dal vivo.
“Speriamo che il prima possibile si possa tornare a fare concerti dal vivo, per stare “Dove siamo stati bene”, ovvero sotto il palco di un live…”
Per l’intervista a WhiteBaby invece potete andare qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.
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