Silver: “Con l’amore si possono sconfiggere tante cose; questo il messaggio di Power of Love”

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E’ tornato a trovarci, anche solo telefonicamente, Silver in occasione della quinta puntata della Hit Chart Top 20 di questa stagione per presentarci il nuovo singolo “Power of love”.

Durante la chiacchierata abbiamo affrontato anche la situazione musicale attuale e Silver si è tolto un piccolo sassolino nella scarpa riguardo Sanremo 2018.

Ecco quello che ci ha raccontato.

 

“Abbiamo il piacere di ritrovare, anche se solo telefonicamente con noi, Silver! Come stai?”

Tutto bene ragazzi, grazie. Qui a Bergamo si sta bene. Mi divido tra Bergamo e Milano in questo periodo, ma attualmente sono a Bergamo; voi a Roma?

“Ci ritroviamo con te a parlare del tuo nuovo singolo uscito il 5 ottobre “Power of love”, con un messaggio di positività e speranza assoluta. Raccontaci come è nato questo brano.”

Wow, complimenti per la pronuncia inglese intanto (sorride). Sicuramente il titolo vuole spiegare prima di tutto, senza tanti giri di parole, qual è il fulcro della situazione, qual è la risoluzione di tutto. E’ per me un ritorno al sociale. Quando uno pensa all’amore solitamente pensa all’amore di coppia, però in questo caso è un amore un po’ più universale. E’ la necessità di un amore a 360° come unica soluzione a tutto questo individualismo e a tutte le problematiche che ci sono all’interno della nostra vita.

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La cover ufficiale del nuovo singolo di Silver “Power of love”

Con l’amore si possono sconfiggere davvero tante cose; è un messaggio vecchio come il mondo però le strofe sono abbastanza ricche di concetti, è un testo molto serrato, pieno di parole, che si ferma soltanto sul ritornello quando si ripete “Power of love” diverse volte per farlo entrare in testa. Nelle strofe, invece, appunto c’è quello che viviamo tutti i giorni e che io mi sentivo di dover buttare fuori, con un arrangiamento serrato e martellante.

Avevo bisogno di fare una storia anche attraverso la musica e l’arrangiamento e non soltanto attraverso le parole.

“C’è un’iniziativa interessante legata al brano, perché il videoclip in qualche modo sarà realizzato con i fans, vero? Un modo per essere più vicini forse anche in questi mesi così complicati…”

In collaborazione con Abacosweb, Rita Biganzoli che mi segue, Carlo Montanari e con tutte le persone che seguono il progetto, abbiamo pensato di fare questa cosa. E’ un brano che in realtà nasce tre anni fa per Sanremo Giovani 2018; ero rientrato tra i 60 finalisti, mi sono esibito davanti a Baglioni, però poi sono successe delle cose e sono stato squalificato per motivi controversi diciamo.

Abbiamo deciso di far uscire quindi questo brano perché i fan lo avevano sentito dal sito della Rai ed abbiamo deciso anche per questa pandemia che ci sta distruggendo tutti quanti di far rientrare anche loro (i fans ndr.) all’interno del progetto, dato che sono l’anima per tutti coloro i quali scrivono le canzoni, per chi come voi fa radio, insomma per tutto il comparto che lavora con la musica.

Il pubblico è il fine di tutto questo, del nostro dare messaggi; e allora abbiamo deciso di farci mandare quello che sarebbe stato il primo abbraccio dopo il famoso lockdown. In quello che sarà il video, che uscirà a breve e per questo vi invito a rimanere sintonizzati su tutti i miei canali, ci sarà un po’ di girato mio fatto a Bologna intervallato dai video ricevuti.

“Hai accennato della tua esclusione dopo la semifinale dei 66 giovani per Sanremo Giovani 2018 per una presunta irregolarità del brano. In quell’anno poi vinsero Ermal Meta e Fabrizio Moro con la famosa questione delle percentuali di parti inedite e non con “Non mi avete fatto niente”. Ci sei rimasto male dei “due pesi e due misure”?”

Beh sinceramente un po’ sì. Il punto è che ero già lì quando questa presunta irregolarità è stata fatta presente. Ero già stato ammesso nei 66, come dicevi giustamente tu, dovevo fare l’esibizione e ricevere questa notizia poco prima di esibirsi non è bellissimo. Ci sono rimasto male anche per questo perché Sanremo è importante per chi fa questo mestiere e quindi oltre al danno la beffa: esibirsi sapendo già di questa cosa non è stato bellissimo.

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“Suonare con la consapevolezza di essere già stato escluso da Sanremo Giovani 2018 non è stato assolutamente facile” ha raccontato Silver.
Ph. Chiara Sardelli

Tra l’altro in quell’anno appunto ci fu il caso Meta/Moro, ma pare che ci sia stato un cavillo nel regolamento per i due casi: “Non mi avete fatto niente” sembra fosse su facebook ed andava bene non essendo stato commercializzato mentre il mio pare fosse stato inserito in una compilation di beneficenza, senza prove effettive (ride) dato che alla fine andando a cercare non era né su Spotify, né da nessun’altra parte.

Abbiamo provato a fare ricorso, senza risposta però. Purtroppo è andata così. Io non ho competenze (legali ndr.) avevo semplicemente scritto un brano che ritenevo valido, facendo quello che so fare per il resto è andata così (sorride).

“Sei nel mondo della musica da tanto tempo. Secondo te quanto abbiamo passato in questo anno orribile avrà ripercussioni effettive sul mondo della musica o piano piano si tornerà alla normalità?”

Ma sicuramente questa situazione andrà avanti ancora per un bel po’ purtroppo. Vedo che ci sta modificando proprio nel modo di comportarci. La cosa che mi spaventa di più sono i bambini, nelle scuole, che non hanno vissuto mai la normalità. Quelli che sono adesso bambini, che iniziano a capire qualcosa e che però iniziano la vita in modo particolare, in modo distaccato, con paura, con l’impossibilità di prestare una penna al compagno di banco per la paura del contagio.

Questo mi preoccupa molto. Credo che noi che siamo adulti e vaccinati, ma non vaccinati per il Covid ahimè (sorride), ne pagheremo le conseguenze ma ci risolleveremo; mi preoccupa di più chi inizia la vita così invece.

“Qual è il tuo sogno nel cassetto non ancora realizzato? Cosa ti aspetti dal futuro nella tua carriera?”

Bah, fare un duetto con Bob Dylan non sarebbe male (ride). Il classico sogno nel cassetto ce l’ho da piccolo, da quando mio padre ha iniziato a farmi ascoltare musica e Dylan in specifico. E’ come fare l’astronauta per un bambino delle elementari. Intanto nell’ultimo disco ho fatto una cover di un brano di Bob Dylan così mi avvantaggio.

 

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Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

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