Mario Biondi: “Dare” il mio modus vivendi

Mario Biondi - Dare

Mario Biondi  compie 50 anni e festeggia questo importante traguardo con un ritorno alla musica e al proprio sound dopo un anno di inattività purtroppo forzata.

E questo venerdì, 29 gennaio 2021, i fan di Mario Biondi potranno festeggiare i suoi primi cinquant’anni ascoltando il singolo “Dare”, una vera e propria celebrazione del suo percorso artistico ormai trentennale.

Dare - Mario Biondi
La copertina, realizzata da Paolo De Francesco, ritrae Mario con alle spalle il celebre murale “alato” di Colette Miller. (visual artist e performer autrice del progetto “Angel Wings”.)

Oggi Mario Biondi compie 50 anni e ci regala non solo il suo ritorno nel mondo della discografia ma anche l’occasione di poter riascoltare la voce più calda del Bel Paese dopo un’assenza che dura dal 2018, anno in cui prese parte alla kermesse canora, l’edizione numero 68 del Festival di Sanremo, con il brano “Rivederti”  occupando la penultima postazione della classifica “ma solo perché gli Eli ci tenevano ad arrivare ultimi, altrimenti quello sarebbe stato il mio posto” – scherza Mario durante la conferenza stampa.

Una piccola parentesi è stata ovviamente aperta sulla querelle Sanremo sì, Sanremo no, con pubblico o senza pubblico e alle domande dei giornalisti Mario Biondi ha risposto “Il Festival di Sanremo ha sempre attratto energia dal gossip, da un certo tipo di notizie che circolano per creare curiosità. E’ vero che la musica è importante. Parlare e gossippare credo sia uno dei must per la nostra professione. Mi auguro che chi di dovere capisca il margine e il limite per fare un festival, il nostro festival. Il festival che tanto ci ha dato gioia negli anni: da Modugno ad arrivare agli ultimi artisti che stanno uscendo come Diodato.

E continua “Non vorrei fare a meno, vorrei vedere Sanremo perché sono italiano e ci tengo. Troveranno una quadra”. Sempre in relazione al discorso sanremese l’artista esprime anche la sua opinione riguardo al pubblico “Non è semplice cantare senza un pubblico davanti, perché noi artisti abbiamo bisogno di qualcosa davanti a noi che appaghi i nostri occhi, a volte basta anche un numero ridotto di persone. E’ il pubblico che spesso ti fa cantare bene.

Mario Biondi, Il Barry White italiano, ha presentato il suo nuovo disco di inediti, un vero e proprio ibrido fra brani italiani e inglesi, una sincronia fra le due lingue che raccontano nella tracklist dell’album emozioni, passioni. Un intero percorso musicale che ha portato il cantante a conoscere persone ed amicizie preziose anche sotto il profilo umano.

Proprio in questo senso, oltre a tre rivisitazioni di pezzi che lo hanno reso celebre a livello internazionale, in “Dare” sono presenti collaborazioni con colleghi ormai amici come Dodi Battaglia, Il Volo, la storica band londinese degli Incognito, la cantante, autrice e pianista jazz tedesca Olivia Trummer ma, non mancano all’appello anche i musicisti con cui ha conquistato il successo a metà degli anni 2000: The Highfive Quintet di Fabrizio Bosso e la sua attuale band che da anni lo accompagna in tutto il mondo (150 spettacoli in oltre 40 paesi del mondo negli ultimi 5 anni).

Mario Biondi - Dare
Dare è osare, e ho fatto del “dare” il mio modus vivendi

Il progetto quindi unisce lo stile degli esordi, marcatamente jazz e soul, a sonorità ancora poco esplorate, tra funk, disco, pop, perfino con passaggi rock, andando a definire un sound molto vario ma sempre eclettico, adulto e contemporaneo.

DARE è caratterizzato da 16 tracce: 10 brani originali, 2 remix e 4 reinterpretazioni di grandi successi internazionali quali Strangers in the Night”, resa celebre da Frank Sinatra che Mario Biondi ha così commentato: “Ho sentito una responsabilità questa volta nel toccare questo brano ancora più forte perché l’abbiamo portata ad una dimensione lontana dal sound originale. Ed in questo mi ha aiutato la versione al di fuori di qualsiasi parametro musicale di James Brown“; Cantaloupe Island di Herbie Hancock, Jeannine” di Eddie JeffersonSomeday We’ll All Be Free, rivisitazione in chiave jazz dell’inno soul di Donny Hathaway.

Mario Biondi -Dare

Per descrivere l’album Mario Biondi ci introduce nella sua concezione del dare: “Ho imparato che dare è più un atto di grande curiosità, un atto di forza. Ci vuole coraggio per dare, non è semplice. Non sai mai quanto è giusto quello che dai, se la persona che riceve sia quella giusta. Si rischia di osare tanto per dare. Nella mia vita ne ho fatto un mantra con questa parola, un modus vivendi. Non ho mai scisso le personalità, professionale e umana. Mario giù dal palco e quello sul palco sono uguali. Mi impegno perché lo siano.

A Marzo poi, dovrebbero essere recuperate le anteprime dei live di Mario Biondi inizialmente previste a maggio 2020, poi posticipate a febbraio 2021 ed infine, al momento il 14 marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 16 marzo al Teatro degli Arcimboldi di Milano; tutte le info si possono trovare su TicketOne.it

 

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