Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, abbiamo avuto tra i nostri ospiti anche Mario Ermito che ci ha presentato il suo primo singolo “Ti porto in Texas”.
Oltre a raccontarci del suo debutto ufficiale in musica, con Mario Ermito abbiamo parlato anche della sua carriera, dell’esperienza a Tale e Quale Show dei suoi inizi come modello e come attore, delle sue partecipazioni al Grande Fratello e di tutti i progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Mario Ermito:
“Siamo in compagnia di Mario Ermito per parlare del tuo singolo “Ti porto in Texas” che segna il tuo debutto nella musica con un inedito nato dalle tue passioni: i cavalli e i film Western. Ci racconti come è nato il brano?”
Il mio primo singolo “Ti porto in Texas” nasce proprio dalla voglia di raccontarmi attraverso un linguaggio universale che è la musica appunto. Ho voluto raccontarmi in questa canzone unendo le mie due passioni ovvero la musica e il cinema e nasce da un sogno: durante le sessioni di studio con il mio vocal coach Marco Evans, una sera gli raccontai di questo sogno che mi vedeva protagonista in questo maneggio in Texas e lavoravo come ‘groom’ (stalliere) e mi innamoravo di questa cliente, ma questo amore veniva ostacolato dal capo del maneggio.
Marco ha avuto il lampo di genio di scriverci un brano con la seconda strofa che ho scritto proprio io, anche perché per poter scrivere al meglio il brano che potesse rappresentarmi era più giusto che ci mettessi proprio del mio.
“Anche nel videoclip chiaramente l’ambientazione è quella raccontata dal singolo, ma seppure il titolo parli di Texas, il genere sul quale è costruito il brano è il reggaeton. Quali sono quindi le tue influenze musicali e gli artisti a cui ti ispiri?”
Diciamo che è un reggaeton ma più un latin pop, come piace dire a me. Solitamente non mi piacciono le etichette e infatti non amo nemmeno definirmi attore o cantante ma artista e così abbiamo deciso di inserire diversi stile musicali nel brano. Spazio molto anche tra i miei gusti musicali: mi piacciono molto Miguel Bosé, Ricky Martin ma per rimanere in terra nostrana anche Alex Britti e Ligabue.
“Hai partecipato all’edizione 2018 di Tale e Quale Show nel quale oltre hai imitato diversi cantanti. Qual è stata la prova più difficile e come ti sei avvicinato al mondo della musica?”
Per me erano tutte difficili le esibizioni anche perché fino a quel momento non avevo mai cantato e imitato ma solo recitato come attore nelle fiction. Così ho portato quello che era il mio mondo là dentro e mi sono fatto aiutare dai grandissimi coach che ci sono all’interno del programma. Le due esibizioni che mi hanno messo però più in confusione sono Fausto Leali, perché non volevo cadere nel cliché di fare una voce troppo troppo rauca.
La seconda fu Alex Britti, perché nella settimana della sua imitazione mi venne un ascesso al dente che mi infiammò la tonsilla ed automaticamente nelle note più alte ho avuto più problemi. La musica ha fatto da colonna sonora nella mia vita, c’è sempre stata, nelle varie fasce d’età. Cantando al karaoke il mio agente ascoltandomi mi ha detto perché non provare anche Tale e Quale Show che riesce ad unire musica e recitazione? E da lì direi che è andata alla grande.
“La tua carriera è iniziata come modello vincendo la fascia di “Più bello d’Italia” per poi partecipare a due Grande Fratello, ad inizio carriera nella dodicesima edizione e poi in quello Vip extralong, oltre ad aver recitato in tante fiction di successo. C’è qualcosa che tornando indietro non faresti nella tua carriera? Invece un sogno nel cassetto da realizzare?”
No; tutto quello che ho fatto mi aiutato ad arrivare dove sono oggi. Probabilmente se non avessi scelto determinate cose in passato non sarei riuscito a fare della mia passione un mestiere riuscendo addirittura a realizzare una canzone da promuovere in radio anche con voi. Di sogni ne ho tanti tra cui fare un film western ed essere diretto da Terence Hill e lavorare con il grande Giancarlo Giannini.
“Come proseguirà la tua carriera? Stai lavorando già anche ad un album vero e proprio?”
Per quanto riguarda il percorso musicale, “Ti porto in Texas” è l’apripista di tanti progetti legati alla musica. Per quanto riguarda invece il cinema, l’anno prossimo uscirà in tutte le sale spagnole e sud americane prima e poi su una nota piattaforma di streaming, una commedia distribuita dalla Warner Bros. nella quale io sono uno dei protagonisti e che si intitola “Por los pelos”. Sono stato diretto dal grande maestro Nacho Velilla ed ho avuto la possibilità di recitare al fianco di grandi star internazionali come Amaia Salamanca, Antonio Pagudo e Carlos Librado, che sono degli artisti di grande successo nel territorio latino.
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