Nell’ultima puntata della Hit Chart Top 20, è stato nostro ospite Androman, che ci ha presentato il suo nuovo singolo “Ancorami”, votabile da questa settimana all’interno della playlist.
Oltre a raccontarci di come è nato il brano, con Androman abbiamo parlato dei suoi esordi come dj e produttore musicale, di come la musica muti e si modifichi nel corso degli anni e di tutti i progetti futuri.
Ecco quello che ci ha raccontato Androman durante l’intervista:
“Diamo il benvenuto ad Androman che ci presenta il suo nuovo singolo “Ancorami”, uscito il 12 novembre, dalle sonorità techno-rock, molto ammaliante, che racconta il contrasto interno del tuo ego. Ci racconti meglio come è nata la canzone?”
Grazie mille prima di tutto per i complimenti e per avermi dato la possibilità di entrare in playlist: sono molto contento che piaccia e non me l’aspettavo.
Tutto nasce da una sfida con me stesso, ovvero di interpretare al meglio questo genere. Forse non l’ho fatto appieno, perché vi svelo in esclusiva, avendolo saputo poco fa, che in una pagella ho letto come voto un 6+, perché volevano qualche grattato in più sulla voce e vi dirò che sono anche d’accordo; perché accetto sempre le critiche costruttive. E’ una sfida che mi è piaciuto molto affrontare e mi ritengo comunque soddisfatto del risultato. Continuerò ad insistere!
“Anche nel videoclip ufficiale si mantengono le due ‘personalità’, i due modi di reagire alla vita, spesso in contrasto tra loro fino quasi a voler eliminare l’altra parte con un colpo di pistola. Di chi è stata l’idea della clip? C’è qualcosa quindi che vorresti cambiare del tuo carattere?”
Esattamente così: la parte buona cerca la parte cattiva, anche se, guardando fino alla fine il video, senza fare spoiler, si scoprirà forse che quella parte buona, tanto tanto tanto buona in realtà non era. C’era la volontà di inserire questo dualismo forte con lo scopo anche di cercarsi e ricercarsi.
Non uscivo da un periodo diciamo fiorente e quindi mi sono detto che alle volte una scelta da fare, con il nostro lato cattivo, ci costringe a far allontanare alcune persone o a litigare con altre. Quindi la mia volontà sicuramente è quella di cercare di abbandonare tutte quelle scelte sbagliate, che sicuramente è un po’ utopico perché fino alla fine non ci riusciremo mai, ma con “Ancorami” ho cercato di esorcizzare il tutto.
“Tu hai iniziato la tua carriera come dj a 14 anni e poi come producer di musica EDM per altri artisti. Quando poi hai deciso che era il momento di metterci anche la tua voce? Qual è stato il fattore scatenante per buttarti appieno in prima linea?”
La passione per la musica nasce da quando ero piccolo: senza farla troppo lunga mi piaceva molto mettermi davanti alla telecamera o davanti ai riflettori. Dopo aver collaborato con tanti artisti locali mi è nata la voglia di scrivere per comunicare un qualcosa di mio, perché in molti mi dicevano “Guarda Andrea, hai delle basi molto fighe ma devi trovare qualcuno che le interpreti”. Io ho iniziato quando la musica era appannaggio dell’EDM, perché ricordiamolo anche la musica ha le sue mode, però adesso ci sono le voci, c’è il rap quindi avevo bisogno di qualcuno che ci cantasse sopra e io ancora non me la sentivo, anche perché lasciavo massima libertà a chi apprezzava le mie basi.
Prima di “Zero”, che è stato poi il mio singolo ufficiale, ho avuto una collaborazione con un rapper locale per la canzone “Mamma mia”, dove con il mio featuring possiamo dire sia stata la mia vera prima volta come cantante in assoluto. Ho imparato molto da quell’esperienza ed ho deciso di buttarmi in questo aspetto, perché la musica per me è stata sempre un hobby e forse continua ad esserlo ancora oggi, dato che comunque non ho smesso di studiare all’Università.
“C’è stato un periodo, negli anni passati, nella quale la dance in generale e i dj, erano i nuovi Re Mida. Oggi al momento sembra tutto invece appannaggio della trap e del rap. Come mai secondo te la musica vive costantemente queste fasi? Da cosa viene scaturito tutto ciò secondo te?”
E’ una bellissima domanda e la risposta è altrettanto bella ma difficile. Per quanto la musica si muova sull’ispirazione artistica, l’artista la trova nelle altre persone e quindi bisognerebbe spostare l’attenzione anche su tutte le persone che ascoltano musica in generale. Non possiamo dire che l’ascoltatore non faccia parte del mondo della musica, anche perché gli artisti molto spesso scriviamo anche per loro. Credo quindi che l’ascoltatore sia anche in grado di modificare la rotta: basti pensare al grande trionfo dei Maneskin a livello addirittura mondiale.
Hanno dato una grande scossa al genere musicale: dai dj come dicevi, veri Re Mida, un tempo, adesso stiamo secondo me tornando un po’ agli anni ’70/’80 dove erano presenti le band che suonavano realmente dal vivo. E’ l’ascoltatore che proclama vincitore l’artista che poi muove l’onda, una sorta di loop infinito ma bello.
“Parliamo ora di progetti futuri: su cosa stai lavorando? Pensi già ad un album? C’è qualche altro artista della scena italiana o internazionale con il quale ti piacerebbe lavorare?”
Parto dalla seconda domanda dicendoti che il primo fra tutti con il quale mi piacerebbe collaborare è Jovanotti, che è appena uscito con il nuovo singolo “Il boom” che spacca davvero; lo trovo pazzesco lui. A livello internazionale il sogno sarebbero i Coldplay. Attualmente mi sto concentrando sui singoli, già finito e che rispecchierà il mood di “Ancorami”, mentre per l’album se ne riparlerà forse l’anno prossimo. Preferisco fare le cose con calma, a piccoli passi, per far raggiungere al meglio il messaggio che voglio mandare a tutti.
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