Viscardi: “Con “Tra me e te” ho deciso di creare un inno dedicato all’abbandono per esorcizzarlo”

Viscardi

In esclusiva direttamente da Sanremo per la finale di Sanremo Giovani, nel corso della puntata settimanale della Hit Chart Top 20 abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Viscardi per parlare del suo singolo “Tra te e me”.

Oltre a raccontarci del singolo, Viscardi ci ha parlato delle sue esperienze artistiche, di cosa ha rappresentato la musica da sempre per lui, dei suoi artisti performer di riferimento e di quello che è il suo pensiero su Sanremo.

Viscardi
Ecco la cover ufficiale del nuovo singolo di Viscardi “Tra me e te”, che anticipa la triade dedicata all’aria

Ecco quello che ci ha raccontato Viscardi, durante l’intervista:

“E’ uscito ad ottobre il nuovo singolo di Viscardi “Tra me e te” che dà il via ad una nuova triade di brani dedicati all’aria, ai colori e suoni. Come è nato questo brano dalle influenze R’n’B? Qual è il messaggio che volevi lanciare?”

Il tutto parte dal fatto di voler parlare della tematica dell’abbandono, perché nel mio passato ho sofferto un po’ di questa tematica. Volevo esorcizzare questa esperienza di ragazzo di provincia, che vive dei problemi familiari importanti e che nel tempo lo portano a vivere delle ripercussioni. Ho racchiuso tutto in questa triade dell’aria perché ha questo senso di libertà: se accetti il passato puoi iniziare a vivere bene e realmente il presente. 

“Tra me e te” è un inno all’abbandono e a tutte quelle persone che vivono questa esperienza nella propria vita, che soffrono per questa situazione con il messaggio di fare sempre quello in cui si crede, perché prima o poi una rivincita ci sarà. E’ nato in una serata in cui ero a cena con i miei produttori, in modo molto naturale, tra cheeseburger e un accordo musicale che mi ha molto colpito.

“Abbiamo detto che “Tra me e te” inaugura la triade di singoli dedicata all’aria, dopo i primi tre singoli del tuo percorso dedicati all’elemento del fuoco. Come è nata l’idea di dedicare i tuoi brani ai quattro elementi? Saranno poi contenuti tutti in un album?”

L’idea è nata dalla voglia di far capire alla gente, che ha iniziato a conoscermi, e di comprendermi a 360° quello che stavo facendo. La direzione estetica di un artista è molto importante perché descrive ancora di più quello che sei e dove vuoi andare; quindi con Arianna Pucci, la mia art director, abbiamo fatto questo lavoro di dividere i brani anche a livello estetico. La triade del fuoco indicava l’amore giornaliero per una persona, compreso quello che mi è mancato da piccolino. Da lì è nata poi l’idea di dividere i brani in triadi attraverso la loro linea estetica con aria, fuoco e altri elementi che non posso svelarvi ancora.

“Nella tua infanzia hai sofferto molto la lontananza dei tuoi genitori, vivendo con tua nonna e i tuoi fratelli. Quanto è stata importante per te la musica e quanto lo è ora?”

La musica mi ha aiutato ad uscirne fuori; era una via d’uscita, una porta dalla quale scappare. Attualmente la musica ha anche altri significati per me, prendendo man mano sempre più significati. A parole soltanto non riuscivo ad esprimermi al meglio, ma grazie alla musica ho trovato la mia strada, cosa che non riuscivo a fare nemmeno con uno psicologo. La musica me la immagino come un punto di forza e di aiuto non solo per me, ma anche per gli altri, per essere un aiuto anche per qualche altro ragazzo in giro per il mondo. 

“Non sei solo un cantante ma anche un ballerino; un vero performer come lo sono Justin Timberlake, Usher e Chris Brown che sono sicuramente i tuoi artisti di riferimento. Come mai secondo te in Italia non c’è questa usanza di essere il più completi possibile?”

Penso che in Italia manchi il concetto di avere un artista a 360°: in Italia se fai il cantante ti dicono tutti ‘continua a cantare, concentrati su quello, perché altrimenti dopo troppe chiccherie attorno deconcentrano’. Negli ultimi tempi però sto vedendo che ci sono sempre più artisti italiani che stanno venendo fuori in maniera completa, con la voglia di portare nuove arti insieme. Io sono un ballerino, avendo studiato anche danza in passato, e quindi porto avanti solo quello che conosco e ho studiato e per questo mi sono detto, perché non portare anche la danza nella mia musica? 

Molte volte sono anche le case discografiche a frenarti; però sia tra artisti emergenti che già affermati, si sta pian piano esplorando più campi artistici possibili: penso al caso di Elodie che ha inserito anche il ballo nella sua linea musicale. In Italia si tende a portare avanti sempre e solo una linea artistica ma fortunatamente qualcosa sta cambiando.

Tra due giorni ci sarà la finale di Sanremo Giovani, che decreterà gli ultimi due Big di Sanremo 2022. Cosa ne pensi della reintroduzione dell’unica categoria? Sanremo è nei tuoi piani in futuro?”

Sanremo è nei miei piani sicuramente. Ci ho sempre sperato e sempre sognato, ma credo di volerlo affrontare solo dopo una bella gavetta. Sono super d’accordo con il nuovo regolamento di Sanremo e nel caso specifico per i giovani, perché oggi tutto gira online; quindi ci sono tanti artisti che hanno grandi numeri sui social e non vedo perché non possano essere annoverati tra i Big. Oggi conta molto di più forse quanto seguito hai su Instagram rispetto a quanti concerti fai in giro per l’Italia.

Per recuperare tutte le interviste passate clicca qui. Appuntamento con la Hit Chart Top 20 ogni lunedì in diretta dalle 20 alle 22 su SPREAKER e sul nostro sito ufficiale.

Matteo Magazzù

Speaker e attore romano, ama la musica, il teatro, l'arte, il cinema, la televisione.

View All Posts

Lascia un commento