Pier: “‘Ciabatte’ è il brano catartico che mi ha permesso di andare avanti dopo la fine della mia lunga relazione durata sette anni.”

Pier

E’ stato nostro ospite, durante la scorsa puntataPier che ci ha presentato il suo singolo di debutto “Ciabatte”.

Onorati di essere la prima intervista in assoluto di Pier, ci ha parlato del suo singolo di debutto, della nascita della sua passione per la musica, delle varie collaborazioni fino a tutti suoi progetti futuri.

Pier
Questa è la copertina ufficiale del singolo di debutto di Pier dal titolo “Ciabatte”.

Ecco quello che ci ha raccontato Pier durante l’intervista:

“Diamo il benvenuto a Pier che ci presenta oggi il suo singolo dal titolo “Ciabatte”, uscito il 7 ottobre, dove racconti le sensazioni della fine di una relazione con la perdita della quotidianità. Ci racconti come è nata questa canzone?”

Il brano è nato alla fine di una relazione che è stata abbastanza lunga durata sette anni, quindi vi lascio immaginare come stavo quando ci siamo lasciati. Avevamo questa relazione che era molto bella da un lato, perché comunque riuscivamo sempre a curarci le ferite a vicenda in qualche modo e trovavamo rifugio sempre l’uno nell’altro, però quando ci confrontavamo sulle vedute della vita, eravamo davvero molto diversi.

A un certo punto questa relazione è esplosa, ci siamo lasciati e diciamo che tutte quelle situazioni che vivevamo nel quotidiano, che fanno parte della casa sono finite e mi sono trovato in una situazione di vita completamente diversa, da single, a ricostruire un po’ tutto in maniera diversa. Tutta questa valanga di ricordi scorreva nella mia testa e mi impediva un po’ di andare avanti, così ho deciso di prendere questa valanga e di condensarla in “Ciabatte”. E’ stata una cosa terapeutica per me che mi ha permesso di andare avanti.

“Sei quello che potremmo definire un enfant prodige: a cinque anni hai imparato da solo la melodia di “The Lion Sleeps Tonight”, poi studi al Conservatorio pianoforte classico, ottiene borsa di studio al CET di Mogol… ma qual è stata la scintilla che ti ha fatto innamorare della musica?”

Ho iniziato molto presto, non mi ricordo di un’età in cui non suonavo. Nella mia testa non ci sono ricordi proprio perché suono da sempre. C’era una tastierina di mio zio qui, a casa, e ogni tanto l’accendevo e provavo a suonare a caso. A un certo punto ho iniziato a trovarmi le melodie da solo e quindi mio padre mi ha comprato un pianoforte e da lì la musica mi ha accompagnato sempre. Ho sempre saputo quello che volevo fare nella vita e questa è una bella fortuna. Non ho mai avuto quell’indecisione.

“Nella tua carriera musicale non solo sei cantautore, ma pure arrangiatore per diversi artisti da Arisa a Morgan, a Giuliano Sangiorgi fino a Karima. Con chi altro ti piacerebbe collaborare? Con chi ti sei trovato meglio e con chi è stato più difficile lavorare?”

Per quanto riguarda gli artisti che hai citato, è stato particolarmente bello per me lavorare con Arisa collaborando con i  suoi produttori che l’hanno seguita nell’ultimo disco. E’ stato particolarmente bello perché ho avuto l’occasione di dirigere gli archi in uno dei suoi brani “L’Arca di Noè” scritta da Giuseppe Anastasi. Anche con gli altri ho lavorato in ambito orchestrale, però ero un po’ più dietro alle quinte ma ho cercato di prendere la parte migliore di tutti gli artisti.

“Ci avviciniamo a Sanremo Giovani e al prossimo Sanremo targato Amadeus. E’ un palco che ti piacerebbe affrontare o Sanremo non è nei tuoi piani al momento?”

A me Sanremo è sempre piaciuto molto quindi mi piacerebbe. Vorrei procedere a piccoli passi però e poi magari decidere se provarci. Non lo so, sinceramente sono molto aperto a tutto quello che può succedere ma non mi programmo tutto. 

“Come proseguirà la tua carriera artistica? Quali sono i prossimi progetti che ci puoi anticipare? Album in vista?”

In questi anni ho tenuto nascosto un po’ a tutte le persone più vicine, anche ai miei genitori e miei amici, tante canzoni che ho scritto. Il mio progetto nel futuro è farle uscire perché rappresentano il mio cammino in questi anni. C’è anche il progetto di essere felice, ma forse è il più difficile da riuscire a realizzare. Mi sapete dare qualche consiglio?

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